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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2004
 
   
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  LA PIÙ GRANDE KERMESSE D’EUROPA SI È CHIUSA IERI CON UN BILANCIO POSITIVO DAL MERCANTEINFIERA DI PARMA UN SEGNALE DI RIPRESA PER IL SETTORE DELL’ANTIQUARIATO E DEL COLLEZIONISMO  
   
  Parma,11 ottobre 2004 – Considerevole aumento del numero dei visitatori rispetto alle ultime edizioni e giro d’affari complessivo che gli stessi espositori definiscono “più che soddisfacente” soprattutto per le vendite agli operatori professionali giunti a Parma dall’Inghilterra, dalla Francia, dall’Olanda, dal Beglio e dagli Stati Uniti , che, da sole, hanno fatto registrare un incremento valutato attorno al 20-25% : è con questo bilancio “a caldo”, che si è chiusa alle 20 di ieri nel qiartiere fieristico di Parma la ventitreesima edizione autunnale di Mercanteinfiera. “Sul fronte dei visitatori”, dicono gli organizzatori, “ci siamo avvicinati i livelli delle edizioni-primato degli anni del boom. Anche le contrattazioni, nonostante la congiuntura economica non certo favorevole, hanno fatto registrare un fatturato complessivo che consente di affermare che l’edizione di quest’anno di Mercanteinfiera autunno sarà archiviata all’insegna della ripresa e, quindi, della fiducia per un futuro migliore per tutto il settore dell’antiquariato, del modernariato e del collezionismo”. Insomma, la mostra-mercato parmense, la più importante d’Europa per numero di espositori e durata di apertura al pubblico, caratterizzata dalla filosofia originale ed accattivante di uno show-market gioioso e irriverente, esuberante, dinamico, mai uguale a se stesso, lontano dal silenzio crepuscolare delle botteghe antiquarie tradizionali, si è rivelata ancora una volta non solo al passo coi tempi, ma anche in grado di vincere il confronto a distanza con un sempre crescente numero di iniziative analoghe organizzate un po’ ovunque in Italia, con la conseguenza, spesso, di disorientare espositori e visitatori. Nella giornata di sabato e ieri fino a sera (come del resto era già accadutro nel primo week-end) l’ affluenza di pubblico nei quattro padiglioni del qiartiere fieristico di Parma in cui si articolava la mostra-mercato è stata particolarmente sostenuta. Collezionisti, professionisti di design e arredamento, scenografi, buyers di importanti case d'aste ma anche semplici appassionati, si sono soffermati per ore ad ammirare nei 1200 stand allestiti su un fronte di 11 chiliometri come altrettanti “scrigni” o botteghe d’altri tempi, una miriade di proposte adatte a qualsiasi esigenza: dai mobili d’alta epoca e alle opere d’arte di grande pregio degne di un museo, a monili, argenti, tappeti, ceramiche, orologi, libri, stampe, giocattoli, strumernti scientifici, oggetti d’uso comune che il trascorrere del tempo rende sempre più rari e quindi, più preziosi. Sono state particolarmente apprezzate dal pubblico anche le due mostre collaterali (come sempre si è trattato anche stavolta di eventi di grande respiro culturale) allestite, rispettivamente, nel padiglione 1 (quella intitolata I rivali di Norman Rockwell, la raccolta di circa 60 dipinti realizzati da un gruppo di llustratori americani degli anni ’30 , ‘40 e ’50), e nel padiglione 2 (la mostra fotografica intitolata Facce da mercante, atto primo, realizzata dal giornalista Luca Campana ).  
     
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