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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2004
 
   
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  SCULTURE DEL PRIMO MILLENNIO E BILIARDI STORICI IN MOSTRA A TRIESTE  
   
  Trieste, 11 ottobre 2004 - Da 22 anni ormai, a cavallo tra la fine di ottobre e i primi di novembre, la Stazione Marittima di Trieste, superbo monumento dell’architettura italiana degli anni 30, si trasforma in un tempio dell’antiquariato nazionale ed europeo di altissimo livello. Ospita, infatti, per ben dieci giorni, Triesteantiqua, la mostra-mercato organizzata dal Consorzio Promotrieste con il sostegno della Camera di Commercio; il patrocinio della Regione Autonoma Friuli-venezia Giulia, della Provincia, del Comune, dell’Agenzia d'Informazione e di Accoglienza Turistica di Trieste e con la collaborazione dell’Associazione Antiquari del Friuli-venezia Giulia. L’edizione di quest’anno, la ventiduesima, consolida lo spirito e i contenuti che hanno reso questa mostra-mercato un evento d'eccellenza nel settore, uno dei più importanti appuntamenti annuali dell’antiquariato a livello nazionale, che conferisce alla città di Trieste un ruolo di riferimento nel mercato antiquario italiano e dei Paesi dell’area Mittel-europea (storicamente l’area di appartenenza del capoluogo Giuliano). E’ ormai tradizione consolidata, per Triesteantiqua, ospitare al proprio interno delle mostre collaterali, tutte di grande respiro storico-culturale. Quest’anno, le due collaterali sono dedicate ad oggetti che fanno parte della memoria materiale della nostra storia, lontana e recente. La prima, tradizionalmente allestita a scopo benefico dal comitato del Friuli Venezia Giulia dell’A.i.r.c., Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, mette in luce antiche chiavi e chiavistelli, lucchetti e serrature, custodi fedeli dei segreti dell’uomo, dei suoi tesori, che siano forzieri pieni di ori o intimità famigliare da preservare da curiosi e malintenzionati. Sensibile all'impegno dell'Associazione, come di consueto, Promotrieste devolverà parte del ricavato della vendita dei biglietti d'ingresso a Triesteantiqua, a favore della Ricerca sul Cancro. La seconda collaterale, a cura del collezionista e unico produttore artigiano di tabarri, Sandro Zara, è dedicata all’indumento che affonda le proprie radici nel mantello dei legionari romani, nella cappa dei cavaglieri medievali e poi dei cicisbei, pellegrini, bellezze mondane, mercanti, frati e contadini, tutti avvolti nell’unico caldo abbraccio del tabarro. Al pubblico verranno presentati tabarri storici, antichi strumenti che si usavano per la loro lavorazione, nonché un libro “Tabarro. Storie di cavaglieri, dame e sognatori”, scritto da Nilla Turri e Lorenza Pizzo (ed. Mulino Don Chisciotte, Verona, settembre 2004) e un nuovo profumo, ispirato, appunto, al tabarro, creato dal maestro profumiere parmense Luigi Larini. Triesteantiqua, che si svolgerà dal 23 ottobre al 1 novembre vedrà rappresentati tutti i settori dell’antiquariato: dai mobili agli argenti, dai gioielli ai dipinti, dai disegni alle stampe, dalle sculture ai complementi d’arredo, ma anche tappeti e arazzi, ceramiche e vetri, capolavori dell’arte orientale. L’alto livello degli espositori selezionati, provenienti prevalentemente dal Nord e Centro Italia e dall’Austria, corrisponde alle aspettative del pubblico che a Trieste è notoriamente attento ed esigente: secondo le statistiche, è la città italiana che, per numero di abitanti, ha il maggior numero di botteghe d'arte e di antiquariato. Quest’anno, poi, gli espositori hanno in serbo alcune novità degne di essere esposte nei musei. Tra queste, possiamo citare una collezione di statue in terracotta provenienti dagli scavi archeologici dell’antica Cina, trovate intatte nelle tombe dei dignitari del periodo Tang (tra il ‘600 e il ‘900 d.C): soldati, dame di corte, animali, cavalli, carri con i buoi. Una vera rarità è costituita, poi, dalle statuine e dai bassorilievi tratti delle scene della vita di Buddha appartenenti all’arte del Gandhâra, corrente artistica che si sviluppò nell’area dell’attuale Afganistan sud-orientale e del Pakistan nord-occidentale dall’incontro tra le culture ellenistica ed indiana, tra la fine del I sec. A.c. E il Vii d.C. Da notare che oggetti appartenenti all’arte gandhârica sono ospitati nei musei più importanti del mondo, tra cui il Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma. Parlando sempre di oggetti degni di essere esposti in un museo (che però, va ricordato, alla mostra-mercato di Trieste possono essere acquistati), merita particolare attenzione un’esposizione di argenti storici inglesi, tra cui una teiera con relativo scaldino e un vassoio firmati Paul Storr (argentiere del re Giorgio Iii). Le sue opere, oggi, sono contese dalle più accreditate case d’aste e dai collezionisti di tutto il mondo. Basti pensare che, recentemente, ad un’asta tenutasi a Londra, una biscottiera di Paul Storr ha raggiunto una quotazione da capogiro: ben 500 mila di Euro!. Non meno interessanti, fra i tanti oggetti e opere d'arte proposti dagli espositori di Triesteantiqua (che sono a “numero chiuso”, frutto di una severa selezione da parte del comitato organizzatore), sono anche alcuni argenti di Tiffany, dei candelieri rococò del ‘700, dipinti di Renato Guttuso, Aligi Sassu e Ottone Rosai. Un ritratto ad olio su legno di Dante Alighieri, oltre ad un'ampia selezione di dipinti e stampe antiche. Anche tra i mobili italiani del ''700 e dell'800, spiccano alcuni pezzi di grande valore. In particolare, si potrà ammirare una ribalta veronese della prima metà del ''700 in noce e radica di noce con cassetti segreti celati nello scarabattolo. Merita una speciale attenzione una coppia di tombeaux (comodini cilindrici) del primo decennio dell'800. Sono realizzati in piuma di mogano con piano in marmo bianco di Carrara. Si tratta di esemplari estremamente rari, poiché presentano una tecnologia ebanistica molto complessa, che sin dall'epoca li rendeva costosi oggetti d'alto arredamento. Sempre numerosi i pregevoli esemplari di mobili e oggettistica Biedermeier, soprattutto negli stands degli espositori austriaci, che da diverse edizioni partecipano alla mostra-mercato di Trieste. I complementi d’arredo sono rappresentati da una bella galleria di specchi e appliques del ''700 veneziano, una ricca esposizione di ceramiche e zuppiere policrome, vasi e lampadari, nonché una selezione di preziosi orologi da tavolo, di varie epoche. Meritano un accenno particolare anche due curiosità dell’edizione di quest’anno: un autentico biliardo del tardo ‘800, realizzato in noce con intarsi in stile molto austero, proveniente da un'mportante collezione privata e un tavolo da gioco con piano apribile, di provenienza Austro-ungarica, databile fra il 1830 e il 1850, realizzato in noce e rifinito in radica lucidata a gomma lacca. L’edizione di quest’anno di Triesteantiqua - che assume un’importanza tutta particolare anche perché si svolge negli stessi giorni in cui si susseguiranno le cerimonie più importanti per la celebrazione del cinquantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia e a poco più di un mese dalla decisione, da parte del Comitato Internazionale, riguardo alla nomina del capoluogo giuliano quale sede dell’Expo 2008 - è talmente ricca di oggetti di altissimo livello e pregio, che ogni stand riserva ai visitatori attenti un’infinità di meravigliose sorprese. La grande mostra-mercato di fine ottobre, s'inserisce organicamente nel tessuto storico-culturale di Trieste, città di grande fascino turistico, ricca di testimonianze storiche e artistiche. Punto d'incontro fra culture mediterranee e mitteleuropee, Trieste ancora oggi conserva il fascino di un tempo; basta fermarsi ad osservare i palazzi neoclassici che si affacciano sul mare, per fare un tuffo nel suo periodo di maggior splendore, quando, primo porto dell’Impero Asburgico, rappresentava un punto di riferimento per i viaggi e gli scambi commerciali, attività che ne hanno caratterizzato la crescita nel corso della sua storia. Alla luce della nuova situazione geo-politica, con l’avvento dell’Europa allargata, Trieste è destinata ad un ulteriore sviluppo, che la vede come uno snodo importantissimo sugli assi Est-ovest e Nord-sud non più solo per i traffici portuali, ma anche per il suo sistema produttivo e, di riflesso, per il rifiorire delle iniziative artistico-culturali Per ulteriori informazioni su Triesteantiqua e gli speciali “pacchetti turistici” approntati per i due fine settimana che coincidono con l’apertura della rassegna, si può consultare il sito internet www.Promotrieste.it/triesteantiqua  
     
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