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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Ottobre 2004
 
   
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  ASPIRINA SI CONFERMA EFFICACE CONTRO LA FEBBRE PER RAPIDITÀ, EFFICACIA E TOLLERABILITÀ LE NUOVE RICERCHE CLINICHE CONFERMANO L’USO GIÀ AFFERMATO NELLA PRATICA  
   
  Milano, 12 ottobre 2004 - Milioni di persone ogni anno affrontano le malattie da raffreddamento stagionali affidandosi all’acido acetilsalicilico (asa), il principio attivo di Aspirina. Anche la febbre (oltre a sintomi come la cefalea e i dolori muscolari più o meno diffusi) può essere controllata con l’assunzione di Aspirina e con la stessa efficacia e rapidità di azione del paracetamolo. Lo conferma un vasto studio che è stato presentato in occasione dell’Aspirin Award - tenutosi a Dresda sabato scorso - il prestigioso riconoscimento internazionale per la migliore ricerca sull'acido acetilsalicilico promosso da Bayer. La ricerca è una delle poche che ha valutato in modo rigoroso l’efficacia antipiretica di Aspirina e che in più ne ha confrontato gli effetti con quelli del paracetamolo, molecola che frequentemente medici e pazienti scelgono quando oltre ai classici sintomi del raffreddore è presente anche la febbre. «Nonostante il suo frequente uso per il trattamento della febbre, il numero degli studi clinici randomizzati sull’efficacia antipiretica dell’asa è stato limitato» ha osservato Claus Bachert, (dipartimento di otorinolaringoiatra, ospedale universitario di Gand, Belgio) presentando lo studio all’evento di Dresda. «Inoltre – ha aggiunto – la maggior parte degli studi clinici sulla riduzione della febbre è stata condotta sui bambini e i risultati possono difficilmente essere applicati ai soggetti adulti». La ricerca ha confrontato acido acetilsalicilico e paracetamolo decretando una sostanziale equivalenza tra i due farmaci per rapidità e durata dell’azione, efficacia nel ridurre la temperatura e tollerabilità, sia alla dose di 500 mg sia alla dose di 1000 mg (i dosaggi raccomandati per entrambi i farmaci). Lo studio è stato condotto in 15 centri tra Russia e Ucraina, su 392 pazienti e secondo il disegno sperimentale più rigoroso: doppio cieco e confronto contro placebo. Il lavoro è stato coordinato da Alexander Chuchalin, direttore dell’Istituto Russo Statale di Ricerca per la Pneumologia (Mosca), e Vasiliy Netayzhenko, responsabile di Medicina interna (Kiev). Sia Aspirina che il paracetamolo hanno dimostrato di ridurre in modo significativo la temperatura corporea di partenza già dopo 30 minuti dalla somministrazione, mentre nel caso del placebo non è stata osservato alcun effetto. I dati hanno inoltre dimostrato che l’effetto aumenta con la dose, in modo del tutto simile per Aspirina e paracetamolo.  
     
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