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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Ottobre 2004
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TORNARE IN FORMA DOPO LA GRAVIDANZA : TUTTI GLI INTERVENTI PER TIRARSI SU DOPO IL PARTO |
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Il bambino è nato: dopo nove mesi di attesa è un’emozione unica poterlo finalmente stringere fra le braccia! Ora che il cordone ombelicale è stato reciso la neo-mamma ha voglia di prendersi di nuovo cura di sé, ricomincia gradualmente a percepire che non esiste solo il suo "essere mamma", ma anche il suo "essere donna": durante la gravidanza, invece, la donna spesso non si cura delle modificazioni alle quali il suo corpo è continuamente sottoposto perché diventano di primaria importanza il benessere e la sicurezza del nascituro, piuttosto che il suo aspetto fisico. Purtroppo, la "dolce attesa" lascia spesso in eredità antipatici inestetismi difficili da prevenire: sotto la spinta degli ormoni e della crescita del feto, notoriamente si acquista peso, aumenta la circonferenza di seno, cosce e glutei, la pelle si rilascia…e non è di grande consolazione sapere che le "rotondità" acquistate in gravidanza diminuiscono gradualmente fino ad annullarsi circa due anni dopo il parto! Se la neo-mamma vuole accorciare i tempi e riconquistare la sua vecchia linea il prima possibile possono essere utili trattamenti estetici mirati, una dieta bilanciata e il costante esercizio fisico: se ancora non bastasse, se la propria immagine continua ad essere fonte di insoddisfazione o addirittura di vergogna ci si può rivolgere al chirurgo estetico per ritrovare la forma perduta. Il dottor Ruben Oddenino, chirurgo plastico ed estetico operante a Milano, avverte che una delle conseguenze post parto più tipiche è la ptosi mammaria, cioè il seno svuotato e cadente dovuto all’allattamento: in questo caso la paziente viene sottoposta ad un intervento di mastopessi, mirato a "tirare su" il seno e restituirgli forma e volume; l’intervento può in alcuni casi essere perfezionato attraverso l’inserimento di una protesi mammaria (in tal caso si tratterebbe più specificamente di mastoplastica additiva) soprattutto nel caso in cui non si desideri solo risollevare il seno ma anche aumentarne il volume: chi sceglie questa soluzione è spesso una donna che non ha mai avuto un seno abbondante e che durante la gravidanza, per effetto delle spinte ormonali, si ritrova la tanto sospirata taglia in più; purtroppo però nel post gravidico il seno torna a rimpicciolirsi, oltre ad apparire vuoto e "pendulo", rendendo necessario l’inserimento delle protesi. Dopo aver eseguito gli esami di routine, l’intervento si svolge in anestesia generale, e prevede una notte di degenza; nell’immediato post-operatorio, il seno deve rimanere fasciato per una settimana e successivamente sostenuto da un reggiseno apposito per una ventina di giorni. Per assicurare il miglior esito estetico dell’intervento di mastopessi, i punti vengono rimossi gradualmente iniziando dalla quarta giornata post operatoria, per poi essere tolti del tutto dopo circa una settimana. Non solo il seno, ma anche l’addome risente parecchio dei nove mesi di attesa, presentando la classica "pancetta" e mostrandosi rilassato e pieno di grinzosità cutanee: come suggerisce il dottor Ruben Oddenino, le soluzioni ideali, se il regime dietetico non ha dato risultati apprezzabili, sono almeno tre, con l’avvertenza importante di intervenire almeno 6 mesi dopo il parto: liposuzione: è possibile solo in presenza di accumuli adiposi; si praticano piccole incisioni lunghe 2-3 millimetri in parti cutanee nascoste, sufficienti per introdurre le piccole cannule di aspirazione; tale intervento non prevede ricovero notturno; miniaddominoplastica: è utilizzata se il rilassamento cutaneo è contenuto, ma la cute non è sufficientemente elastica da trarre giovamento dalla liposuzione; viene praticata eliminando parte della cute e del grasso al di sotto dell’ombelico e rinforzando la muscolatura sottombelicale; l’intervento può essere eseguito in anestesia generale e prevede una notte di ricovero, la cicatrice è scarsamente visibile e può essere agevolmente nascosta dagli indumenti intimi; addominoplastica: si tratta dell’intervento in assoluto più impegnativo, indicato in particolar modo per addomi voluminosi che presentano una notevole eccedenza cutanea; oltre all’eliminazione di cute e grasso, l’operazione prevede il rinforzo della muscolatura sovra e sotto ombelicale. Se quindi una volta le gravidanze lasciavano segni indelebili sul corpo delle puerpere, al giorno d’oggi non esiste nessuna giustificazione per rinunciare ad essere non solo una "bella mamma" ma anche una "bella donna": se l’attesa ha lasciato dei "segni", questi ora possono essere anche corretti chirurgicamente, fino a risultare meno evidenti e a permettere alla paziente di godersi il proprio bambino senza dover rinunciare alla propria femminilità. Infolink: www.Chirurgiaestetica.net
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