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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Ottobre 2004
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Web alimentazione e benessere |
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IL GOVERNO ITALIANO DIVISO SUGLI OGM |
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Con una mossa che ha spaccato il governo, il Consiglio dei ministri italiano ha bloccato la mozione presentata dal ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno per regolare la futura introduzione degli Ogm (organismi geneticamente modificati) in Italia. Dopo la decisione della Commissione europea del mese scorso, che autorizzava gli agricoltori dell'Ue a coltivare a fini commerciali 17 differenti tipi di mais per foraggio, Alemanno aveva proposto una legge per disciplinare rigidamente la coltivazione di piante geneticamente modificate. 'Dobbiamo ancora imparare un mucchio di cose sugli Ogm, e se adesso ci mostriamo troppo flessibili un giorno ci potremmo ritrovare in una situazione fuori controllo', ha detto il ministro, spiegando i motivi del suo approccio prudente. 'Dobbiamo anche tener conto del fatto che 12 regioni italiane si sono dichiarate libere da Ogm', ha aggiunto. Il Primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha definito la misura 'illiberale', affermando che viola la libertà dei cittadini. Il governo si trova così spaccato tra chi considera le misure proposte troppo rigide e chi ritiene che gli Ogm vadano contro la tradizione italiana di prodotti biologici di qualità. Il ministro dell'Industria Antonio Marzano si è schierato con Berlusconi, sostenendo che 'l'Italia non può rinunciare a sviluppare gli Ogm', e lo stesso ha fatto il presidente della regione Veneto Giancarlo Galan, che in una dichiarazione ha detto: 'Penso che la ricerca scientifica non può e non deve arrestarsi. [...] La ricerca scientifica non si ferma di fronte a nulla. Se non la portiamo avanti qui, qualcun altro lo farà altrove. Se non la facciamo in Europa, qualcuno lo farà in Israele o in Egitto. Non la si può fermare'. 'La cosa importante è la tracciabilità del prodotto', ha aggiunto. 'Dobbiamo esigere di sapere cosa stiamo mangiando e bevendo'. Anche Altero Matteoli, ministro per l'Ambiente, ha sollecitato una normativa meno rigida. Prendendo le parti di Alemanno, Ermete Realacci, dell'associazione ambientalista Legambiente, ha detto, secondo quanto riferisce Greenplanet: 'Intuisco le pressioni a cui Berlusconi è sottoposto da parte dei capi di Stato stranieri e di potenti lobby economiche, ma non è possibile affermare prima che turismo e qualità del cibo sono l'oro nero italiano e poi dargli fuoco'. La confederazione delle cooperative italiane ha dichiarato che 'il principale obiettivo da perseguire è la difesa e la valorizzazione della genuinità dell'agricoltura italiana, ovviamente non orientata verso gli Ogm. In una tale ottica, appoggiamo l'iniziativa del ministro Alemanno per regolamentare il settore, iniziativa che favorisce prima di tutto la tracciabilità e garantisce la trasparenza per i consumatori'. Nonostante il gabinetto si sia spaccato senza raggiungere un accordo sulle norme proposte da Alemanno, il ministro dell'Agricoltura ha dichiarato: 'Porterò avanti il mio decreto, e se dovesse risultare impossibile farlo approvare dal Consiglio dei ministri dovremo trovare altre strade'. Un recente sondaggio ha mostrato che il 68% degl'italiani non ha fiducia nella frutta e nei vegetali Gm.
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