|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Ottobre 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina3 |
|
|
QUARTA CONFERENZA MONDIALE DEI GIORNALISTI SCIENTIFICI A MONTREAL: IL CAMBIO CLIMATICO CIRCUMPOLARE ACCELERATO HA UN IMPATTO GLOBALE, AFFERMA UNA VALUTAZIONE SCIENTIFICA INTERNAZIONALE |
|
|
|
|
|
Montreal, 14 ottobre 2004 - Il clima artico sta cambiando rapidamente - molto più della media globale - con implicazioni a livello mondiale: è quanto è stato detto ad una riunione internazionale di giornalisti scientifici il 5 ottobre. Alla quarta Conferenza mondiale dei giornalisti scientifici di Montreal, in Canada, era stato presentato in anteprima il rapporto Acia (Arctic Climate Impact Assessment, valutazione dell'impatto climatico artico), in cui confluiscono le più aggiornate conoscenze di scienziati europei e nordamericani sulle variazioni climatiche, il mutamento climatico e l'aumento delle radiazioni ultraviolette (Uv). La più drammatica delle dieci scoperte chiave del rapporto, secondo uno degli autori del documento di valutazione scientifica, il Professor Terry D. Prowse, capo progetto del Canadian National Water Research Institute, è che alcune zone artiche stanno mostrando un riscaldamento da cinque a dieci volte superiore a quello della media mondiale. Nel corso degli ultimi decenni, le temperature invernali sono salite di ben 4°C rispetto ad un riscaldamento globale medio di 0,6°C. Il gruppo internazionale di scienziati inoltre prevede per il prossimo secolo un tasso di riscaldamento costante triplo della media globale, con aumenti delle temperature invernali dell'oceano Artico fino a 10°C entro il 2100. 'Vi sono ampie variazioni a causa dell'albedo di neve e ghiaccio', ha spiegato il Professor Prowse, 'e lo scioglimento incrementa le aree di assorbimento del calore dovuto all'irraggiamento solare'. Anche se l'aumento di vegetazione nelle regioni nordiche trasformerà l'Artico in uno sfiato per il carbonio, che assorbirà il biossido di carbonio in eccesso, il Professor Prowse avverte che questo sarà probabilmente compensato dall'assorbimento di calore dovuto al restringimento della coltre di ghiaccio, 'Una calotta vegetativa più grande aumenterà l'assorbimento di radiazioni, e vi sarà un effetto di controbilanciamento dovuto alla ridotta riflessione della superficie terrestre', ha detto. Questi effetti locali o regionali avranno tuttavia un impatto globale, in quanto il maggiore scioglimento dei ghiacci e deflusso dei fiumi aggiungeranno acqua dolce all'oceano, interferendo con le correnti che trasferiscono calore tra i tropici e i poli, e innalzando il livello dei mari. 'L'oceano Artico è circondato da vaste estensioni di terra', ha proseguito il Professor Prowse, 'dove vi è stato un aumento dell'8% di precipitazioni artiche negli ultimi 100 anni e un incremento del deflusso d'acqua dolce di circa 2 km cubi all'anno negli ultimi 60'. A seguito della valutazione scientifica, sarà pubblicato un documento politico, e vi saranno conseguenze drammatiche per le persone e gli ecosistemi dovute ai molteplici effetti del mutamento climatico e agli elevati livelli di radiazione ultravioletta. È probabile che le peggiori conseguenze per gli uomini si registreranno nelle zone costiere, dove le comunità e gli edifici dovranno sopportare maggiori esposizioni alle tempeste. Alaska, Canada e la penisola russa Chukotka sono particolarmente a rischio. Il disgelo del suolo perturberà i trasporti, le costruzioni e l'infrastruttura attorno alle regioni polari, e le comunità indigene dovranno affrontare pesanti catastrofi economiche. L'impatto sarà grave anche per gli ecosistemi artici, in quanto la diversità delle specie animali e la loro distribuzione cambieranno, e gli elevati livelli di Uv colpiranno sia piante che animali. 'La contrazione della crosta di ghiaccio darà luogo ad una diminuzione di habitat e di accesso al cibo per orsi polari e pinnipedi, spingendo certe specie verso l'estinzione, mentre i percorsi storici di migrazione del caribù e della renna dovranno spostarsi', ha detto il Professor Prowse, che ha aggiunto che per il 2100 è prevista la minore estensione di tundra artica degli ultimi 21.000 anni. Potrebbero esserci alcuni sorprendenti risvolti di questa tetra previsione, in quanto entro il 2080 la rotta del passaggio a Nord-ovest tra Europa ed Asia, più corta del 45% di quella del canale di Suez, sarà navigabile per almeno 100 giorni all'anno a causa del ritrarsi della calotta di ghiacci. Però questa non è una buona notizia, in quanto alcuni modelli della valutazione prevedono la completa sparizione della calotta glaciale nordica entro la fine del secolo. Il rapporto, che sarà divulgato il 9 novembre al simposio scientifico internazionale Acia sul mutamento climatico nell'Artico, che si terrà a Reykjavik, in Islanda, è il risultato di un progetto internazionale durato 4 anni e guidato dall'Iasc (International Arctic Science Committee) e dal Consiglio Artico, un'organizzazione che include nazioni europee e nordamericane limitrofe delle regioni polari, oltre a rappresentanti delle popolazioni indigene. Commentando i risultati del rapporto, il membro del Parlamento canadese Karen Kraft Sloan ha detto che il Canada è il 'canarino nella miniera', che fa da campanello d'allarme per il resto del mondo per quanto riguarda il cambiamento climatico. Alla preparazione del rapporto Acia hanno preso parte oltre 250 scienziati e sei organizzazioni indigene circumpolari, sotto la guida dell'Iasc, una Ong che agevola la cooperazione nella ricerca artica nei paesi impegnati in tale ricerca e nella regione artica. Il Consiglio Artico è un forum intergovernativo ad alto livello che comprende Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Federazione russa, Svezia e Stati Uniti. Le rappresentanze indigene artiche, o Partecipanti Permanenti al Consiglio Artico, sono Aleut International Association, Arctic Athabaskan Council, Gwich'in Council International, Inuit Circumpolar Conference, Saami Council, e Associazione russa delle popolazioni indigene del Nord. Infolink: http://www.Acia.uaf.edu/pages/symposium.html Più ampie informazioni sulla quarta Conferenza mondiale dei giornalisti scientifici sono reperibili a questo indirizzo: http://www.Wcsj2004.com
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|