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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Marzo 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  CETIRIZINA IN ASSOCIAZIONE A PSEUDOEFEDRINA CONFERMATO IL FARMACO DA BANCO PIÙ EFFICACE E SICURO. UNA SOLUZIONE CHE APRE LE PORTE ALL’AUTOGESTIONE RESPONSABILE DELLA RINITE ALLERGICA.  
   
  Un ruolo fondamentale quello dell’automedicazione responsabile nel percorso terapeutico della rinite allergica, ma anche un’opportunità in più per rispondere alle esigenze di pazienti alle prese con una malattia sempre più diffusa e ancora troppo spesso non adeguatamente trattata. Una conferma nei risultati della ricerca promossa da Reactine in collaborazione con Eurisko. “Su un campione di 718 allergici dai 14 anni in su – ricorda la dottoressa Isa Cecchini, direttrice del Dipartimento delle Ricerche sulla Salute di Eurisko - più del 50% afferma di ricorrere all’automedicazione”. “Un dato che fa riflettere se si considera l’intero universo dei sofferenti, che recenti ricerche epidemiologiche attestano intorno a circa il 10% di tutta la popolazione italiana. – chiarisce il professor Sergio Bonini, dell’Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare (Inmm - Cnr) e dell’Istituto San Raffaele H di Roma. Alla luce di questo scenario, la disponibilità di un farmaco da banco efficace e sicuro apre nuove possibilità a questi pazienti. “Il farmaco da banco può rappresentare una fase di passaggio lungo un percorso che porti poi alla precisazione diagnostica e al trattamento adeguato – commenta l’esperto -. In altre parole, l’automedicazione responsabile diventa parte di una strategia più articolata di auto-management”. È qui che gioca un ruolo fondamentale il farmacista, una figura che emerge chiaramente anche nell’indagine Reactine: “Gli allergici propensi all’automedicazione sono persone che, sebbene vivano la loro condizione in modo ansioso e nervoso, reagiscono informandosi e tra i loro influenzatori ruolo centrale rimane il farmacista, importante punto di riferimento” conferma la dottoressa Cecchini. Il farmacista si trova oggi nelle condizioni di rispondere sempre meglio alle richieste degli allergici grazie alla disponibilità di nuovi farmaci da banco efficaci e sicuri. Attualmente il paziente con rinite allergica può ricorrere ad antistaminici e vasocostrittori, sia da soli, sia in associazione. “Sono proprio le associazioni a garantire il miglior controllo dei sintomi – ricorda il professor Bonini -. È però importante distinguere fra quelle che uniscono il decongestionante, per esempio la pseudoefedrina, a un antistaminico di prima generazione piuttosto che a una molecola di seconda generazione, come la cetirizina. Proprio l’associazione fra pseudoefedrina e cetirizina rappresenta la migliore attualmente disponibile per efficacia e tollerabilità”. Ciò dipende dal fatto che la cetirizina risulta molto attiva nel contrastare sintomi quali gli starnuti, la rinorrea, il prurito nasale, il bruciore e l’arrossamento degli occhi e la loro eccessiva lacrimazione, senza indurre la sonnolenza tipica degli antistaminici di prima generazione. La sua associazione con la pseudoefedrina consente poi di risolvere l’ostruzione nasale, uno dei disturbi più fastidiosi riferiti dai pazienti.  
     
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