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Notiziario Marketpress di
Venerdì 15 Ottobre 2004
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LIGURIA / FESTIVAL DELLA SCIENZA A GENOVA, CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2004, DAL 28 OTTOBRE ALL’8 NOVEMBRE 2004 |
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Per dodici giorni, dal 28 ottobre all’8 novembre, Genova diventa nuovamente capitale della divulgazione scientifica. Dopo il successo superiore a ogni aspettativa riscosso l’anno scorso (oltre 130 mila visite), il ‘Festival della Scienza’ torna ad animare le piazze, i musei, i teatri e gli edifici storici cittadini, trasformati nelle molteplici tappe di un nuovo viaggio alla scoperta di conoscenze, ricerche e tecnologie che si sono dimostrate in grado di suscitare un’attenzione sorprendentemente ampia e partecipe. Tra le manifestazioni di punta di Genova Capitale Europea della Cultura 2004, l’edizione di quest’anno accentua la vocazione internazionale del Festival, testimoniata da una rete sempre più estesa di collaborazione con istituzioni estere, e presenta un programma di oltre 200 eventi fra mostre, laboratori didattici, conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, giochi, gare e performance. Il tema del 2004, l’esplorazione, percorre trasversalmente l’intera seconda edizione, sia facendo riferimento diretto alle nuove frontiere raggiunte in diversi campi d’indagine, sia segnalando la tendenza di molte scienze a uscire sempre più spesso dai confini del proprio ambito specialistico e a confrontarsi con altre discipline. Anche quest’anno il Festival si propone, quindi, come un’occasione unica di confronto diretto tra scienziati e cittadini su temi e argomenti che interessano l'intera società, un percorso alternativo e divertente per sperimentare e capire tanti fenomeni della vita quotidiana, un modo innovativo per sviluppare e favorire la cooperazione fra Paesi europei. Organizzato dall’Associazione Festival della Scienza in partnership con Progetto Italia di Telecom Italia, Compagnia di San Paolo e Finmeccanica, il Festival si avvale, nella seconda edizione, del supporto e del sostegno di Genova 2004.MOSTRE E LABORATORISono una trentina gli allestimenti espositivi rivolti alle più ampie fasce di pubblico, dai bambini, agli studenti, agli adulti con competenze e interessi specifici. Appuntamento fisso del Festival e grande successo della scorsa edizione (oltre 14 mila visitatori), la mostra didattica interattiva ‘Le Meraviglie della Scienza’ presenta exhibit totalmente inediti, realizzati da una quarantina di studenti provenienti da 21 paesi diversi. L’allestimento rientra nell’ambito del progetto AESOTOPE (Asia-Europe Scientists of Tomorrow Programme), frutto della collaborazione tra INFM-Istituto Nazionale per la Fisica della Materia e ASEF (Asia-Europe Foundation) e volto a favorire la cooperazione e lo scambio culturale tra giovani e giovanissimi scienziati asiatici ed europei. Alla mostra si collegano i laboratori interattivi de Le Meraviglie della Scienza, che nel 2003 hanno registrato la partecipazione di un altissimo numero di visitatori (7 mila) e che, dedicati quest’anno a una pluralità di temi nuovi, tra cui la cucina scientifica e la complessità della natura, permettono al visitatore di “toccare la scienza con mano” e di fare esperienze molteplici: scoprire i segreti del forno a microonde, familiarizzare con i frattali, confrontarsi con un robot capace di decisioni “intelligenti”…Rientra nelle iniziative di respiro internazionale il network Esciential, che porta a Genova mostre e laboratori a cura di diverse istituzioni europee impegnate nella comunicazione della scienza in ambito museale (Museo de la ciencia della Fundación “La Caixa” di Barcellona, Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze dell’Università di Edimburgo, Techniquest di Cardiff, Institut Non Linéaire di Nizza, Tehniski Musej Slovenije di Lubiana). Coordinato dall’Associazione Festival della Scienza e cofinanziato dall’Unione Europea nel quadro della “Settimana europea della scienza e della tecnologia 2004”, Esciential è un microcosmo in cui il visitatore ha molteplici possibilità: diventare paleontologo per un giorno, trasformarsi in detective che dà la caccia ai microbi responsabili di un’intossicazione alimentare simulata da un gruppo di attori, addentrarsi nei meandri del cervello umano per scoprirne il funzionamento… Si collega direttamente al tema dell’edizione 2004 la mostra ‘Esplorando’: un ideale viaggio dalla terra allo spazio attraverso i molti ritrovati tecnologici entrati nell’uso quotidiano (dal teflon ai chips) e derivati dalla ricerca applicata ai programmi e alle missioni extraorbitali, unito all’invito a scoprire i tanti mezzi, strumenti e materiali d’uso abituale di cui spesso non viene considerato il lato innovativo. La mostra ‘Biodiversità. Il motore della vita’, realizzata su iniziativa del Museo di Storia naturale di Genova, introduce un altro tema ricorrente nella seconda edizione del Festival. L’allestimento si presenta come una sorta di racconto che, partendo dall’origine della vita, accompagna il visitatore fino ai giorni nostri, offrendo un quadro sintetico, ma esauriente, dell’immensa varietà delle forme viventi sulla Terra e dell’importanza che la biodiversità riveste nell’economia del nostro pianeta.Sulla falsariga dell’interdisciplinarietà che caratterizza il Festival, alcune mostre coniugano direttamente scienza e arte. Realizzata dalla “Villamonte Editores” di Madrid, la mostra itinerante ‘Leonardo da Vinci e la musica’ esplora uno degli aspetti meno conosciuti della poliedrica genialità dell’artista-scienziato. L’allestimento presenta, infatti, una serie di strumenti musicali di sua invenzione ricostruiti per l’occasione –perfettamente funzionanti e utilizzati per concerti– e inseriti nella cornice di uno stimolante ambiente interattivo che ricrea, attraverso giochi, esperimenti acustici e proiezioni audiovisive, le suggestioni dell’universo culturale del Rinascimento. ‘L’incanto della scienza’ presenta, per la prima volta in Italia l’opera di Felice Frankel, la fotografa americana ricercatrice del MIT-Massachusetts Institute of Technology che, specializzata in immagini scientifiche, si è posta ormai anche all’attenzione del mondo artistico internazionale. Realizzate spesso con l’aiuto del microscopio, concepite come una sorta di “vocabolario visuale della scienza”, le originali fotografie testimoniano la bellezza sorprendente di un universo per lo più ignoto al grande pubblico.Il mondo quotidiano che può essere improvvisamente sconvolto da un’emergenza è, invece, lo scenario di ‘Survival Festival: obiettivo sicurezza’. Attraverso un percorso dotato di postazioni interattive, la mostra guida il visitatore ad affrontare situazioni di pericolo in un gioco di ruoli continuamente scambiati tra vittima e soccorritore, comune cittadino e operatore dei Corpi d’intervento.CONFERENZE E TAVOLE ROTONDESono circa 120, tra conferenze e tavole rotonde, gli appuntamenti con esponenti di punta della comunità scientifica in Italia e nel mondo, che il Festival propone quest’anno. Tra i diversi filoni, un’attenzione particolare è dedicata alle neuroscienze. In continuo e rapido progresso, lo studio della struttura del cervello e del funzionamento della mente è il tema cui sono dedicati gli interventi di scienziati diversi per orientamento e formazione. Tra questi, il francese Jean-Pierre Changeux, uno dei padri indiscussi delle “scienze della mente”, il neurobiologo inglese Semir Zeki, pioniere nell’apparentare arte e scienza, il filosofo della percezione Alain Berthoz, esperto di processi decisionali, Mauro Mancia, uno dei maggiori studiosi italiani di psicoanalisi. A questi si aggiungono lo psicobiologo Alberto Oliverio e la psicologa Anna Oliverio Ferraris, che, in Italia, hanno approfondito lo studio dell’evoluzione dell’intelligenza, e l’esperto di genetica comportamentale Gary Marcus, che indaga la relazione tra geni e cervello. Il Festival ricorda inoltre, a cento anni dalla nascita, il cibernetico e antropologo Gregory Bateson, fondatore dell’“ecologia delle idee”, attraverso la testimonianza della figlia Mary Catherine Bateson.Il tema della biodiversità ritorna con una tavola rotonda internazionale che vede protagonisti il paleontologo e biologo Niles Eldredge, gli etologi Enrico Alleva, Patrick Bateson e Danilo Mainardi, l’enogastronomo Carlo Petrini, lo storico della scienza Pietro Corsi, l’epistemologo Telmo Pievani. L’occasione dell’incontro è data dalla pubblicazione in italiano di ‘La vita sulla terra’ (Codice Edizioni, Torino 2004), la prima enciclopedia integrata della biodiversità che include, attraverso un’impostazione interdisciplinare, rimandi sostanziali all’ecologia e all’evoluzione. L’attenzione al tema della tutela dell’ambiente e della varietà delle specie è ribadita anche dalla presenza di un famoso naturalista come Folco Quilici.Il tema dell’esplorazione viene poi affrontato specificamente in diverse conferenze dedicate alla cosmologia. Il noto matematico di Cambridge John Barrow interviene su ‘I numeri dell’universo’, l’astrofisico indiano Jayant Vishnu Narlikar, studioso universalmente noto per le sue ricerche sulla gravitazione, su ‘Le illusioni cosmiche’, e l’astrofisico Giovanni Fabrizio Bignami sull’esplorazione del cielo fra scienza, arte e storia. Il binomio arte-scienza è anche al centro di ‘Ottica e pittura’, conversazione a due voci tra lo studioso di scienze ottiche Charles M. Falco e lo storico dell’arte John T. Spike. Tra gli altri studiosi ospiti del Festival, Stephen Smale, uno dei più grandi matematici viventi, parla con Tomaso A. Poggio, uno dei massimi esperti mondiali di intelligenza artificiale, degli ostacoli che limitano la creatività scientifica e gli sviluppi fondamentali del sapere e della tecnologia, mentre il logico-matematico Piergiorgio Odifreddi intreccia nei labirinti del paradosso arte e letteratura. Gli esiti della ricerca più avanzata sulla materia vengono illustrati dal fisico Francesco De Martini, esperto di teletrasporto, e dal chimico Vincenzo Balzani, finalista del premio Europeo Descartes per i suoi lavori sulle macchine molecolari. Di costante attualità, le nuove frontiere della genetica danno anche quest’anno spunto ad approfondimenti guidati da scienziati di grande caratura, quali Marcello Buiatti, Luigi Luca Cavalli Sforza, Alberto Piazza.La necessità di un progetto di “promozione della scienza” e di un maggior dialogo tra mondo scientifico e società civile è al centro dell’intervento di Umberto Veronesi e si ricollega idealmente al ciclo di conferenze Scienziati nelle scuole. Testimonianza del costante impegno del Festival a favore della divulgazione, la nuova iniziativa prevede che una selezione di classi di istituti genovesi possa ascoltare dalla viva voce di esponenti autorevoli del mondo scientifico riflessioni e aggiornamenti sulle prospettive della ricerca in campi disciplinari diversi.A denotare una tendenza sempre più diffusa, è particolarmente significativa, nell’edizione 2004, la presenza di scienziati scrittori che valicano il confine della pura saggistica per dedicarsi all’attività narrativa in senso lato. Tra questi, il chimico Carl Djerassi, inventore negli anni Cinquanta della pillola anticoncezionale e oggi autore di romanzi e testi teatrali, presente al Festival con una pièce dedicata a ‘Il sesso nell’epoca della riproduzione meccanica’. Molto frequentato è il genere biografico, con cui studiosi e divulgatori di fama raccontano la storia della scienza attraverso personaggi di spicco. Tra questi, lo storico della medicina e scrittore statunitense Sherwin Nuland, il giornalista scientifico James Gleick, la biografa Brenda Maddox, il chimico Peter Atkins. Lo storico della scienza Enrico Bellone parla di progresso culturale e scoperta scientifica ispirandosi a Galileo, mentre una particolare rievocazione è dedicata a ‘Il cugino di Darwin’, Francis Galton, eclettica figura di scienziato esperto di statistica, fotografia ed eugenetica. Ne parlano il fotografo Ferdinando Scianna, i filosofi Giulio Giorello e Simona Morini, il giudice Amedeo Santosuosso, il biologo Carlo Alberto Redi.In un contesto interdisciplinare è rilevante anche, nell’edizione 2004, la sempre più stretta connessione tra filosofia e scienza testimoniata dalla presenza di numerosi studiosi di formazione umanistica, quali Remo Bodei e Salvatore Veca. In un’originale conferenza-spettacolo un panel di filosofi e scienziati – Stefania Bandini, Aldo Giorgio Gargani, Giulio Giorello, Salvatore Natoli, Franco Rebuffo, Carlo Sini – mette in scena una serie di pièce volta a ricostruire, con l’aiuto di un’immaginaria macchina del tempo, i contesti storici che hanno segnato le grandi scoperte scientifiche. In un altro dibattito, esperti di materie diverse – Pietro Corsi, Aldo Fasolo, Giacomo Giacobini, Francesco Remotti con Bruno Gambarotta in veste di moderatore – esaminano collegialmente i contributi dati dalle rispettive discipline al tema, sempre affascinante, dell’evoluzione dell’uomo. Il rapporto tra scienza, immaginazione e comicità è, infine, il filo conduttore della conferenza-spettacolo di Stefano Benni, mentre Alessandro Bergonzoni incentra le sue surreali affabulazioni sul dilemma della Con o scienza. SPETTACOLIDiversi spettacoli teatrali e musicali contrappuntano l’edizione 2004 del Festival. In prima mondiale, ‘La musica di Leonardo’ porta in scena, con un concerto cameristico composto da brani del periodo rinascimentale, gli originali strumenti progettati da Leonardo da Vinci, tra cui spiccano la viola organista, l’organo di carta, la lira da braccio a forma di teschio di cavallo in argento, in esposizione al Festival nella mostra interattiva ‘Leonardo da Vinci e la musica’. La musica contemporanea è, invece, protagonista del concerto ‘Scienza e coscienza’, realizzato da “Sentieri selvaggi”, che presenta brani di autori italiani e stranieri, tra cui Acts of Beauty, opera in quattro “pannelli” recentemente composta da Michael Nyman. All’insegna del connubio fra tecnologia e creatività, la scienza incontra la danza in ‘Sylvatica’, spettacolo realizzato dalla Compagnia Altroteatro utilizzando la sofisticata tecnica del motion capture, sistema digitale di riproduzione del movimento che sfrutta i mezzi messi a disposizione dalla bioingegneria. Con lo spettacolo ‘Ambrossia’ si alza, invece, il sipario sulla poesia visiva delle bolle di sapone, corpi sensibili, duttili e privi di gravità, modellati dai geometrici virtuosismi dell’artista-architetto catalano Pep Bou.Il tema biografico è presente anche in questa sezione attraverso la produzione de ‘La vita di Galileo Galilei’, con cui il regista Massimo Mesciulam, l’attore Alberto Giusta e gli allievi della Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova mettono in scena il capolavoro di Bertold Brecht in forma di esercitazione. La rassegna ‘Vedere la Scienza’, accolta con grande favore dal pubblico del Festival nell’edizione 2003, torna con un nuovo programma di film e una formula ampliata e arricchita, in cui trova spazio anche un percorso tematico dal titolo ‘Homo technologicus’. Alle proiezioni sono abbinati interventi di esperti a vario titolo, tra cui il fotografo Oliviero Toscani, il sociologo Paolo Crepet, il regista Paolo Benvenuti, gli astronauti Franco Malerba e Umberto Guidoni, il geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi. EVENTIDiverse iniziative offrono un corollario spettacolare al Festival, a cominciare dall’inaugurazione notturna tra il 27 e il 28 ottobre, durante la quale il pubblico parteciperà a una sorta di after hour all’insegna dell’astronomia in occasione dell’eclissi totale di luna. A mezzanotte e un minuto, verranno aperte al pubblico le installazioni più spettacolari di Piazza delle Feste, tra cui quelle dello Spazio Telecom, destinate a essere uno dei principali fulcri d’attrazione della “notte bianca senza luna” e dell’intero Festival. All’interno dello Spazio saranno infatti dislocate quattro postazioni interattive, dedicate ad altrettante nuove tecnologie (virtual bike, graffiti digitali, cromo-pentagramma e Phantom) che avvicineranno il pubblico alle piccole e grandi invenzioni potenzialmente capaci di cambiare la nostra vita. Inoltre, lo Spazio Telecom sarà teatro di una sfida via web, “DNA? Per gioco si può!”, che vedrà impegnate due squadre di ragazzi, una in rappresentanza del Museo della Scienza di Barcellona – in occasione della concomitanza con il convegno annuale di ECSITE – l’altra del Festival della Scienza.Nella sala Gioco del Lotto, il pubblico potrà divertirsi anche partecipando a “una sfida con i numeri” in cui i visitatori-pedine, per procedere lungo un percorso simile a quello del gioco dell’Oca, devono risolvere quesiti logico-matematici.Tra le altre iniziative che coniugano intrattenimento e divulgazione, i duetti artistico-scientifici di ‘Circoscienza’ mettono a confronto funamboli e giocolieri con esperti e studiosi chiamati a spiegare e illustrare fenomeni, equazioni, teoremi sottesi alle loro esibizioni. In un’interazione con il pubblico che già nella passata edizione ha suscitato grande entusiasmo, i fisici Andrei Varlamov e Sergej Krotov testimoniano anche quest’anno, nel corso dell’iniziativa ‘Arrivano i russi’, la grande tradizione divulgativa del loro Paese associando la scienza allo sport, all’arte, al cinema, alla cucina.Torna infine, nella seconda edizione, l’iniziativa molto gradita di ‘Sapori di Scienza’. Per tutta la durata del Festival, il Ristorante Sul Fronte del Porto proporrà una carta con le specialità di gastronomia molecolare elaborate da Ettore Bocchia, executive chef del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio (Como), e dal fisico Davide Cassi. Il pubblico potrà, inoltre, partecipare a cene con gli scienziati che racconteranno curiosità scientifiche ai commensali negli oltre 20 ristoranti cittadini aderenti all’iniziativa, oppure seguire le conferenze sulla fisica del vino, abbinate a degustazioni, tenute dal fisico Andrei Varlamov e dal sommelier Marino Giordani.
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