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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Marzo 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  ALTROCONSUMO: SPEZIE E INTEGRATORI ALIMENTARI IRRAGGIATI, MA NESSUNO LO DICE AL CONSUMATORE  
   
  Molti integratori alimentari e spezie, per essere meglio conservati, sono trattati con radiazioni ionizzanti. Sulle etichette non ci sono informazioni sul trattamento, mentre l’indicazione è obbligatoria per legge, e i controlli sono nulli. Altroconsumo denuncia tale prassi con un dossier sui trattamenti nascosti negli alimenti, pubblicato sul numero di marzo della rivista omonima dell’associazione. L’inchiesta è stata condotta oltre che in Italia, anche in altri paesi europei come Portogallo, Spagna e Belgio: il problema dell’irraggiamento nascosto esiste anche fuori dai nostri confini nazionali. In Italia su 51 prodotti analizzati, il 12% è stato sottoposto al trattamento; in Spagna il 22% del campione è risultato irraggiato; in Portogallo il 17% e in Belgio il 27%. Scopo dell’irraggiamento è conservare più a lungo un alimento, ritardandone la maturazione e distruggendone batteri e parassiti. Il trattamento non elimina però tutti i problemi, lasciando intatte, per esempio, le tossine dannose prodotte dai batteri, come il botulino. Tale tecnica non può dunque sostituire le regole igieniche e le attenzioni nella conservazione del prodotto, per evitare qualsiasi tipo di ricontaminazione. Inoltre, l’irraggiamento per gli integratori alimentari non è attualmente consentito dalla legge, ancora incompleta per la parziale attuazione delle due direttive europee dedicate a questa tecnica. E’ indice di scarsa trasparenza e informazione al consumatore non indicare tali trattamenti nell’etichetta che accompagna i prodotti analizzati da Altroconsumo. L’associazione invita i produttori a rispettare la legge, stampando a chiare lettere in etichetta l’avvenuto irraggiamento, per poter dare al consumatore tutte le informazioni per una scelta più consapevole.  
     
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