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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2004
 
   
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  DIRITTO SOCIETARIO: IN VIGORE LO STATUTO DELLA SOCIETA’ EUROPEA  
   
  A partire dall’8 ottobre 2004 è entrata in vigore la Direttiva europea relativa allo statuto della Società Europea, vale a dire la società per azioni o la società a responsabilità limitata con sedi in più stati membri dell’Unione europea con un capitale sociale di almeno centoventi mila euro. Il primo progetto di regolamento di tale tipo di società è stato elaborato nel 1970 (Gu C 124 del 10 ottobre 1970). Verso la fine degli anni '80 sono state elaborate due proposte distinte: una proponeva un regolamento relativo allo Statuto della società per azioni europea basato sull'art. 100 del trattato CE  art. 95 del trattato UE  e l’altra contenente una direttiva di integrazione di tale statuto per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori, sulla base dell'art. 54 del trattato CE  art. 44 del trattato UE Solo durante il Vertice di Nizza, il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea ha raggiunto l’accordo politico sullo Statuto della Società Europea (forma giuridica sopranazionale di cooperazione e concentrazione tra imprese operanti a livello transnazionale) e sulla direttiva che disciplina la partecipazione dei lavoratori nella Se. Austria, Belgio, Finlandia, Danimarca, Islanda e Svezia hanno già adottato le misure necessarie per permettere la costituzione delle societa europee sul loro territorio. M. Frits Bolkestein, commissario incaricato del mercato interno, ha dichiarato che: "Le statut de la société européenne permettra à ces entreprises de développer et de restructurer leurs activités transfrontalières sans passer par les formalités administratives interminables et coûteuses qu'implique l'établissement d'un réseau de filiales. Non seulement cela va encourager les sociétés à utiliser cette structure efficace pour leurs opérations à l'échelle européenne, mais la réduction des coûts devrait en fin de compte entraîner une pression à la baisse sur les prix et améliorer la compétitivité européenne dans son ensemble. Mais ce sont des promesses en l’air si les États membres ne tiennent pas leurs engagements et ne mettent pas en place le cadre nécessaire pour permettre la constitution de sociétés européennes. En attendant, ils brident leurs propres entreprises et l’économie européenne. C’est inacceptable."  
     
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