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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Ottobre 2004
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PANNELLI TRUCIOLARI: IL MADE-IN-ITALY CHE CONQUISTA L'ASIA IN FORTE CRESCITA LE ESPORTAZIONI VERSO ASIA E AFRICA DEL NORD |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Dopo alcuni periodi difficili e dopo un 2003 che si è chiuso con una situazione produttiva sostanzialmente stagnante, il settore sembra essere tornato a crescere anche grazie alle esportazioni. L'indagine Epf sui primi nove mesi del 2004 ha messo in luce un dato positivo per il comparto per quanto riguarda la produzione (+12.7% rispetto ai primi nove mesi del 2003). Un aumento che ha coinvolto anche le esportazioni dei primi sei mesi del 2004 con tassi di crescita del 53,1% in quantità (m3). Spiega Paolo Fantoni, coordinatore del gruppo Pannelli Truciolari di Assopannelli, associazione di Federlegno-arredo: "si tratta di un momento critico per l'economia internazionale, ciononostante le esportazioni di pannelli truciolari sono in forte crescita soprattutto verso alcuni paesi dell'Asia e dell'Africa mediterranea. E' un ottimo risultato che deriva dalla capacità degli imprenditori di investire nella qualità e approfittare delle opportunità che si concretizzano con il potenziamento delle vie di commercio verso alcune aree e con l'avanzare della globalizzazione". Le cifre dell'exploit commerciale dei pannelli truciolari sono sorprendenti soprattutto nei confronti di alcuni paesi asiatici: le esportazioni verso la Corea del Sud ad esempio sono aumentate in modo esplosivo tanto da farne improvvisamente il quinto paese cliente con 2,84 milioni di euro e 25.854 m3 di pannelli truciolari acquistati dall'Italia. Non meno significativi poi i risultati di Malesia e Libano rispettivamente sesto e settimo paese cliente, che hanno raddoppiato in valore le importazioni dall'Italia e più che triplicato in termini di volumi. Non fa eccezione nemmeno la Cina, ottavo paese cliente che raggiunge oltre 2 milioni di euro di acquisti con un incremento che triplica il valore e i volumi del primo semestre dello scorso anno. "I produttori italiani di pannelli truciolari – continua Paolo Fantoni - oggi stanno sfruttando una grande opportunità, nata dall'intensificazione dei rapporti commerciali con i paesi asiatici. Il volume di importazione crescente da quei paesi infatti ha fortemente accresciuto la disponibilità di container che fanno la rotta inversa, dal nostro paese verso i paesi asiatici. Oggi i costi di logistica sono quindi fortemente ribassati per tutti i trasporti verso la Cina ed altri paesi asiatici ed essendo una componente importante sul prezzo finale dei pannelli, è nata per i produttori italiani una straordinaria opportunità. Paradossalmente oggi il costo del trasporto dall'Italia verso Shangai è inferiore a quello pagato per attraversate la nostra penisola. Si è quindi aperta una grande opportunità di commercio che i produttori italiani hanno avuto il merito di saper sfruttare." "La forte crescita dei paesi asiatici – continua il coordinatore del Gruppo Pannelli Truciolari - ha reso insufficiente la capacità produttiva di pannelli truciolari interna a quei paesi e ciò ha costituito un ulteriore elemento di crescita delle nostre esportazioni. Sono soprattutto la qualità del prodotto, la continuità nelle forniture e l'affidabilità nella tempistica di consegna a rendere interessante l'offerta italiana rispetto ad altre industrie europee. La fase di nobilitazione dei pannelli, quella più influenzata dalle esigenze e dalle evoluzioni del design, costituisce però il vero elemento di differenziazione dell'offerta italiana." Questo risultato positivo nelle esportazioni, fa pensare ad una conclusione d'anno favorevole, modificando in prospettiva le aspettative del settore. Dopo alcuni periodi di ristrutturazione in cui molte aziende hanno dovuto fronteggiare difficoltà di tipo finanziario legate anche ad un forte calo dei prezzi, si assiste oggi ad un consolidamento delle posizioni e pare ormai essere raggiunto un sostanziale equilibrio sul fronte dell'offerta. "Alcune aziende del comparto sono fallite, - continua Fantoni - altre sono state ridimensionate, ma nel complesso oggi possiamo dire di avere lasciato alle spalle il momento peggiore. Del resto per diverse ragioni anche le altre industrie europee hanno subito una ristrutturazione. In Germania il settore sta da tempo trasferendo la propria capacità produttiva verso Russia e Ucraina anche in considerazione della crisi attraversata dall'industria tedesca del mobile. In questo senso l'industria italiana gode di un vantaggio temporale che deve sfruttare." La crescita delle esportazioni di pannelli truciolari offre dunque un importante elemento di positività per il settore e consente alle aziende di guardare ottimisticamente ai prossimi mesi, ma l'analisi di medio-lungo periodo non può prescindere dalle evoluzioni strutturali della competizione internazionale e dei mercati di sbocco. "Nel medio termine - conclude Paolo Fantoni - la capacità propulsiva delle esportazioni verso l'Asia verrà meno o si attenuerà almeno nel prodotto più basico ovvero quello non nobilitato, visto che gli stessi paesi asiatici stanno investendo in propria capacità produttiva. Il nostro paese potrà invece avere un ruolo nella gamma alta dei prodotti, quelli nei quali i processi di nobilitazione forniscono spunti e traggono ispirazione dalle tendenze di design. Altri paesi poi si affacciano oggi all'orizzonte soprattutto nell'area del mediterraneo come Turchia, Siria, Libano, ma anche Egitto Marocco e Algeria; proprio questi ultimi due paesi sono stati protagonisti anch'essi di una crescita consistente degli acquisti di pannelli truciolari nei primi sei mesi del 2004. Sul fronte interno invece, l'industria italiana del mobile sembra già essere uscita dal periodo negativo, ma rimangono alcuni fattori strutturali che dovranno essere in breve corretti: accorpamenti tra imprese che consentano una crescita dimensionale e maggiori disponibilità di investimento nel marketing e nella comunicazione sono le linee di tendenza sulle quali le imprese italiane del mobile svilupperanno le proprie strategie." Totale Pannelli Truciolari - Esclusi Waferboard E Osb Esportazioni Italiane Per Paesi Di Destinazione Periodo: Gennaio-giugno 2004 Var.% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Dati 2004 provvisori, 2003 provvisori ) | Paese | Milioni di Euro | Var. % | Tonnellate | Var. % | m³ | Var. % | 1 | Francia | 6,95 | 19,6% | 6.024 | 20,9% | 10.372 | 6,5% | 2 | Germania | 4,95 | -28,6% | 4.003 | -21,5% | 6.641 | -16,3% | 3 | Grecia | 3,96 | -3,5% | 13.543 | -9,8% | 17.901 | -14,5% | 4 | Spagna | 3,44 | 25,7% | 6.760 | -0,2% | 9.697 | -1,8% | 5 | Corea Sud | 2,84 | 2526,8% | 20.175 | 80349,8% | 25.854 | 107625,0% | 6 | Malaysia | 2,61 | 99,9% | 16.090 | 130,5% | 20.378 | 249,4% | 7 | Libano | 2,14 | 98,3% | 11.629 | 200,3% | 15.359 | 225,5% | 8 | Cina | 2,08 | 261,1% | 14.538 | 249,4% | 21.157 | 276,1% | 9 | Tunisia | 1,80 | -6,6% | 8.039 | -5,3% | 10.801 | -2,4% | 10 | Algeria | 1,79 | 141,2% | 8.100 | 208,0% | 10.399 | 200,2% | 11 | Russia | 1,76 | 117,4% | 2.396 | 120,1% | 3.120 | 143,0% | 12 | Taiwan | 1,72 | … | 11.656 | … | 15.720 | … | 13 | Albania | 1,36 | 43,1% | 7.442 | 40,2% | 10.574 | -7,0% | 14 | Israele | 1,15 | 29,2% | 6.223 | 37,6% | 8.352 | 48,3% | 15 | Slovenia | 1,05 | 12,9% | 2.497 | -29,0% | 3.437 | -31,6% | 16 | Austria | 0,95 | -5,3% | 693 | 9,8% | 1.021 | -3,4% | 17 | Ungheria | 0,90 | -29,7% | 1.411 | -34,2% | 2.074 | -40,6% | 18 | Hong Kong | 0,88 | 400,4% | 5.265 | 850,2% | 6.900 | 2409,1% | 19 | Stati Uniti | 0,81 | -8,2% | 940 | -11,5% | 1.180 | -7,1% | 20 | Regno Unito | 0,78 | -57,7% | 279 | -67,0% | 519 | -59,1% | | Altri | 10,33 | -14,1% | 23.394 | -14,5% | 30.522 | -25,7% | | Totale | 54,27 | 17,4% | 171.096 | 62,1% | 231.978 | 53,1% | (…) var. % non accertata Fonte: elaborazioni Centro Studi Cosmit/federlegno-arredo su dati Istat
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