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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2004
 
   
  Pagina1  
  LA CARICA DEI TORINESI 790 SEDI DI IMPRESE TORINESI A MILANO CHE CREANO 21 MILA POSTI DI LAVORO PER I MILANESI.  
   
 

Milano, 18 ottobre 2004. Lo scambio esiste già: sono oltre 790 le imprese torinesi che hanno aperto sede a Milano e danno lavoro a oltre 21 mila addetti e 1233 quelle milanesi a Torino che creano più di 27 mila posti di lavoro. Le reciproche attenzioni proseguono: ci sono i torinesi che hanno aperto impresa direttamente a Milano invece di scegliere Torino: altre 580 ditte individuali create, simile al numero delle ditte create dai milanesi a Torino (564). La carica dei torinesi supera di gran lunga Milano nelle cariche societarie: 3154 amministratori d’impresa torinesi a Milano contro 1516 milanesi a Torino, 492 soci contro 549, 2601 tra altre cariche contro 1034. Ci sono poi 20 mila pendolari che si spostano ogni giorno tra Torino e Milano in treno. Ma anche 10930 torinesi di nascita che lavorano nelle imprese della provincia di Milano e 4.594 milanesi di nascita che lavorano nelle imprese della provincia di Torino. Tra i residenti in Piemonte sono poi 23.151 quelli che lavorano nelle imprese milanesi e 5.823 i residenti lombardi che lavorano nelle imprese piemontesi. E 250 torinesi in media ogni anno, negli ultimi quattro anni si trasferiscono nel comune di Milano, contro 200 milanesi che vanno a Torino. Milano e Torino insieme: pesano il 10,4% sul totale italiano, con quasi 330 mila imprese attive a Milano, oltre 190 mila a Torino su 5 milioni in Italia. Contano ancora di più per l’occupazione: insieme danno lavoro a circa 2 milioni e 320 mila addetti (oltre 1 milione e mezzo Milano, più di 750 mila Torino), il 15% sul totale italiano. Per numero di imprese nella classifica europea Milano e Torino superano Paesi come Svizzera (320 mila imprese), Svezia (270 mila) e Austria (225 mila), e si avvicinano a Belgio (545 mila) e Olanda (555 mila). I settori più forti? Con una struttura settoriale simile Milano e Torino insieme raggiungono picchi come nei servizi alle imprese (quasi 77 mila più 34 mila, il 22,9% nazionale), l’intermediazione monetaria e finanziaria (circa 9 mila imprese e 5 mila, 14,2%) e i trasporti (18 mila imprese e 8 mila, 13,8%). Un’economia forte con conseguenze per la ricchezza: il reddito disponibile supera quello nazionale (oltre 16.300 euro a Torino, quasi 20 mila a Milano contro i 14.683 euro nazionali). E se Milano e Torino fossero un solo territorio? Come Pil sarebbero dietro solo a Londra, Parigi, Monaco, superando Vienna, Amsterdam, Barcellona. Per interscambio Milano e Torino insieme valgono il 31% dell’import italiano e il 19% dell’export e pesano come l’Irlanda con i loro oltre 66 miliardi di euro di import – export, superando Danimarca, Finlandia e Portogallo. Come settori, rispetto al totale italiano, l’interscambio di Milano – Torino, considerate insieme, peserebbe particolarmente nelle macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche (60% dell’import italiano; 34% dell’export), nei prodotti delle attività informatiche, professionali e imprenditoriali (68% import; 43,4% export), nei mezzi di trasporto (34% import; 26% export). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano a partire dai dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2004 e al 1999 per le delocalizzazioni, in occasione del seminario “Torino Milano 2010, una ferrovia, due poli, una regione europea” promosso dalla Camera di commercio di Milano e di Torino oggi a Villa d’Este, alla presenza tra gli altri del sottosegretario alla giustizia Michele Vietti, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Sindaco di Milano Gabriele Albertini, il ministro della sanità francese Philippe Douste Blazy, il presidente onorario Rcs Mediagroup Cesare Romiti, il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera. “Vogliamo proporre un cammino di collaborazione, nel quale i veri protagonisti sono le istituzioni e le imprese – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Un progetto che evidenzia quello che già c’è a partire dai 48 mila posti di lavoro creati grazie alle sinergie dirette tra le due realtà. Un’iniziativa che si muove su diversi fronti di collaborazione a partire da quelli prioritari per il rafforzamento della competitività: l’alta formazione, la sanità, il sistema fieristico e congressuale, l’arte, la cultura, le infrastrutture come gli aeroporti. Il contributo delle Camere di commercio di Milano e Torino a questa iniziativa prevede attività comuni. A partire dall’internazionalizzazione, con la realizzazione condivisa di strutture in Brasile, Russia, Cina, India, Usa. All’innovazione con un bando per le imprese nei settori della biotecnologia e Ict e con un repertorio unico delle imprese innovative. Alla formazione, per sostenere insieme Università, progetti di stage, borse di studio all’estero, prestiti d’onore”. “Se questa collaborazione non si realizza – commenta Bruno Ermolli, Presidente di Promos, azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di commercio di Milano -, le due regioni, Lombardia e Piemonte, perderebbero nei prossimi decenni due milioni e mezzo di posti di lavoro e 176 miliardi di euro di valore che equivale al Pil della Grecia. Ed ecco alcune proposte per Milano e Torino: la “Conferenza permanente aperta” col mondo istituzionale ed economico, il “Laboratorio del Policentrismo” un comitato ristretto dotato di sportelli territoriali, i “Gruppi di progetto” impegnati sulla cooperazione settoriale da realizzare secondo la logica del “Project financing””. La carica dei piemontesi: che settori controllano a Milano. Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca con 98 titolari, 264 soci, 1345 amministratori, 661 altre cariche, per un totale di 2368 cariche; commercio ingrosso e dettaglio-riparazione beni personale e per la casa con 226 titolari, 93 soci, 472 amministratori, 375 altre cariche, per un totale di 1166 cariche; attività manifatturiere con 64 titolari, 49 soci, 456 amministratori, 539 altre cariche, per un totale di 1108 cariche. Il totale delle cariche di torinesi a Milano è di 585 titolari, 492 soci, 3154 amministratori, 2601 altre cariche, per un totale di 6832. Unità locali di imprese torinesi aperte a Milano: quanti posti di lavoro creano. Sono oltre 790 le imprese torinesi che hanno aperto sede a Milano e danno lavoro a oltre 21 mila addetti e 1233 quelle milanesi a Torino che creano più di 27 mila posti di lavoro. E se Torino sceglie di investire in servizi alle imprese (79 imprese ma con ben 8094 addetti) e naturalmente sui mezzi di trasporto (20 imprese con 3752 addetti), Milano punta sul commercio (244 imprese con 6642 addetti). Classifica europea delle imprese: Milano e Torino con circa 520 mila superano Paesi come Svizzera (320 mila), Svezia (270 mila), Austria (225 mila), Finlandia (210 mila), Danimarca (180 mila), Norvegia (175 mila imprese), Irlanda (95 mila), Lussemburgo (20 mila). E si avvicinano a Belgio (545 mila) e Olanda (555 mila). Restando più basse di Germania, (3.550), Regno Unito (3490), Spagna (2700), Francia (2490), Grecia (800), Portogallo (685) Specializzazioni settoriali di Milano e Torino. Torino è un po’ più specializzata di Milano in agricoltura (7,9% rispetto a 1,7% di tutte le imprese), comunque meno della media italiana (19,2%). E anche nelle costruzioni (15,1% rispetto a 12,9%, contro il 13,6% italiano). Milano un po’ più specializzata di Torino in industria (15,3% contro 12,5%, media italiana 12,8%) e trasporti (5,5% contro 4,3% Torinese, 3,8% italiano). Nell’industria Torino è più specializzata di Milano in alimentari e bevande (12,2% sul totale del settore contro 6,2%) e metallo (25,5% a Torino, 17,8% a Milano, 17,4% in Italia). Nei trasporti Milano è più specializzata di Torino in agenzie viaggi ( 18,5%a Milano, 12,1% a Torino, 14,8%) e Torino più di Milano in trasporti terrestri (75,3% di tutto il settore a Milano, 84,4% a Torino, 81,1% in Italia). Un’economia in crescita: le imprese dal 2000 al 2004 sono aumentate del 7,2% a Milano, del 5,2% a Torino. Crescono di più in alcuni settori: a Milano le costruzioni (+18%), i servizi alle imprese (+14,5%) tra i settori con più peso, l’istruzione (+40,5%) e la sanità (+23,7%) tra quelli minori. Nell’intera area Milano Torino si concentra quasi il 15% degli addetti italiani. In alcuni settori l’area conseguirebbe primati italiani quali: il 43,5% degli addetti nella fabbricazione di macchine per ufficio ed elaboratori, quasi il 39% degli addetti nel campo delle assicurazioni, il 35% nella fabbricazione di autoveicoli, il 29% circa nella produzione di prodotti chimici, il 28% degli informatici, quasi il 28% nei settori della fabbricazione degli apparecchi radiotelevisivi, ricerca e sviluppo ed il 27 % nell’editoria. Ottimi risultati si avrebbero anche nel settore delle attività immobiliari con il 22,5%, nella fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici (21,60%), intermediazione finanziaria (19,5%), nella fabbricazione di macchine e apparecchi medicali, precisione e ottici (18,6%). Milano – Torino insieme verso il mondo. Se consideriamo insieme le aree di Milano e Torino il valore complessivo del commercio estero, nei primi sei mesi del 2004, lievita fino a sfiorare i 67 miliardi di euro, quasi 42 miliardi di import e 25 miliardi di export, con una crescita complessiva rispetto allo stesso periodo del 2003 del 4,4% (6% import; 2% export). E l’area Milano – Torino rappresenta da sola il 30,6% dell’import italiano e il 19% dell’export. Mentre se si paragona ai dati Eurostat dell’intero commercio estero dell’Europa a 25, l’alleanza Milano - Torino arriva a pesare complessivamente una quota del 2,3%, pari a quella dell’intera l’Irlanda e più di Paesi come Danimarca (2%), Finlandia (1,5%) e Portogallo (1,2%).

 

A Agricoltura, caccia e silvicoltura

B Pesca,piscicoltura e servizi connessi

C Estrazione di minerali

D Attivita' manifatturiere

E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua

F Costruzioni

G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa

H Alberghi e ristoranti

I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.

J Intermediaz.monetaria e finanziaria

K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca

L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria

M Istruzione

N Sanita' e altri servizi sociali

O Altri servizi pubblici,sociali e personali

P Serv.domestici presso famiglie e conv.

X Imprese non classificate

Totale

Milano

5.587

25

123

50.253

278

42.416

88.330

13.275

18.076

9.075

76.862

93

1.298

1.726

15.568

5

5.931

328.921

Milano: peso di ogni settore su totale imprese

1,7%

0,0%

0,0%

15,3%

0,1%

12,9%

26,9%

4,0%

5,5%

2,8%

23,4%

0,0%

0,4%

0,5%

4,7%

0,0%

1,8%

100,0%

Torino

15.186

22

92

23.978

93

28.801

54.454

8.718

8.239

4.706

34.335

20

828

619

8.882

2

2.312

191.287

Torino: peso di ogni settore su totale imprese

7,9%

0,0%

0,0%

12,5%

0,0%

15,1%

28,5%

4,6%

4,3%

2,5%

17,9%

0,0%

0,4%

0,3%

4,6%

0,0%

1,2%

100,0%

Italia

965.330

11.471

4.282

643.932

2.874

681.327

1.404.627

243.726

190.525

96.882

486.308

402

16.469

20.409

219.339

67

35.142

5.023.112

Italia: peso di ogni settore su totale imprese

19,2%

0,2%

0,1%

12,8%

0,1%

13,6%

28,0%

4,9%

3,8%

1,9%

9,7%

0,0%

0,3%

0,4%

4,4%

0,0%

0,7%

100,0%

Differenza peso settori tra Milano e Torino

-6,2%

0,0%

0,0%

2,7%

0,0%

-2,2%

-1,6%

-0,5%

1,2%

0,3%

5,4%

0,0%

0,0%

0,2%

0,1%

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