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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Ottobre 2004
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I RICERCATORI OLANDESI PRONTI AL DIVIETO DELL'UE SUGLI AMMORBIDENTI PER LA PLASTICA |
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Bruxleles, 18 ottobre 2004 - Le inquietudini sugli impatti per la salute degli ftalati ha spinto alcuni ricercatori a reagire rapidamente alla decisione del Consiglio competitività dell'Ue del 24 settembre di vietare l'uso di sei ftalati nei giocattoli. Anche se gli scienziati sono ancora divisi, negli ultimi 20 anni sono state espresse preoccupazioni sull'uso degli ftalati (per rendere i prodotti morbidi anziché fragili), che potrebbero causare cancro, danneggiare i reni e alterare il sistema ormonale. Ciò considerato, i ministri del Consiglio Competitività hanno deciso di vietare l'uso di tre ftalati nei giocattoli e nei prodotti per l'infanzia, e di altri tre ftalati nei giocattoli e nei prodotti per bambini al di sotto dei tre anni, che potrebbero portarli alla bocca. La decisione verrà riesaminata tra quattro anni. I ricercatori della Wageningen University e del Research Centre dei Paesi Bassi, in stretta collaborazione con l'industria del Pvc, hanno sviluppato con successo un gruppo alternativo di ammorbidenti a base di alcol di zucchero. Le prove hanno mostrato che i nuovi materiali non sono tossici, e quindi non influiscono sugli ormoni, e che sono particolarmente adatti a una produzione di massa sostenibile, poiché derivano interamente da materie prime rinnovabili. Daan van Es e Kees de Gooijer, che hanno coordinato i ricercatori, pensano che gli ammorbidenti potrebbero essere immessi sul mercato entro due o tre anni, ma hanno aggiunto che, perché ciò avvenga, potrebbe essere necessario l'intervento governativo, dato che le industrie si mostrano per il momento restie a investire in prodotti alternativi con margini di profitto incerti. Fino ad oggi non si è prestata molta attenzione ai prodotti sostitutivi degli ftalati, che attualmente rappresentano solo il 10% del mercato, il cui sviluppo è stato scoraggiato dai costi e dai limiti tecnici per l'adozione a grande scala. La decisione dell'Ue non ha effetti immediati sui fabbricanti di giocattoli, perché già dal 1999 l'uso di ftalati nei giocattoli è stato vietato a titolo temporaneo, ma fa chiarezza sull'uso di questi prodotti chimici. La proposta di rendere il divieto permanente era stata fino ad oggi respinta da alcuni governi nazionali.
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