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Notiziario Marketpress di
Venerdì 22 Ottobre 2004
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Web moda & tendenze |
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STIVALERIA SAVOIA RICONQUISTA MILANO |
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In epoca di globalizzazione, un pezzetto della Milano di ieri che fortunamente si salva, una tradizione artigianale che non scompare. Dopo mesi di intensi lavori di ristrutturazione, riaprirà i battenti un indirizzo caro ai Milanesi: la storica Stivaleria Savoia, fondata a Milano nel 1870 e presente in Via Vincenzo Monti, angolo Via F. Petrarca fin dal 1925 che ha visto succedersi due generazioni della famiglia milanese Ballini, a cui subentra ora Maurizio Marinella, titolare dell'omonimo negozio partenopeo di cravatte. Scarpe eleganti e da tempo libero, stivali da equitazione e da polo, tutto rigorosamente prodotto da abili artigiani esperti nell'ars sutoria secondo ferree regole di costruzione e di stile continueranno, oggi come ieri, ad essere proposti a coloro che apprezzano le qualità intrinseche di una scarpa fatta a mano. Accanto alle scarpe realizzate espressamente su misura, saranno proposte anche scarpe di manifattura artigianale sia italiana che inglese (Church's), oltre agli articoli di selleria, alla valigeria, alla piccola pelletteria, agli accessori come sciarpe, cappelli e ombrelli, ad una selezionata collezione di capi sportivi, tra cui giacconi e impermeabili Schneiders e Gremfell, nonchè maglieria scozzese in cashmere, lambswoll e shetland. Il negozio, allo stesso indirizzo, si affaccia con due vetrine su Via Vincenzo Monti. La ristrutturazione è stata totale ma attenta a conservare l'atmosfera di ieri, nonché le testimonianze di un prestigioso passato come le forme in legno di piedi blasonati e le lettere di ringraziamento da parte di illustri clienti per prestigiose forniture. Importanti interventi strutturali hanno permesso di allargare la superficie destinata all'esposizione e alla vendita che risulta separata con un'ampia vetrata dal laboratorio dove un artigiano sarà sempre presente per lavori di manutenzione delle scarpe, assicurando un accurato servizio di risuolatura e lucidatura. Il laboratorio di produzione è stato invece spostato in altra sede per motivi di spazio. "La finalità progettuale è stata la conservazione del patrimonio storico del negozio, per questo abbiamo recuperato buona parte delle armadiature e della boiserie di rovere esistenti, nonché angoli e complementi particolari come la scala in legno realizzata su misura e perfino il vecchio "banchetto da calzolaio" afferma l'arch. Simone Del Portico, incaricato del progetto.
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