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Notiziario Marketpress di
Venerdì 22 Ottobre 2004
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I FOSSILI DEL PO IN MOSTRA A SAN DANIELE PO (CR) – APRE LA NUOVA SEZIONE SULL’EVOLUZIONE DELLA VITA – IN MOSTRA ANCHE IL FOSSILE DI UN DINOSAURO.
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Il fiume Po, il più lungo ed importante dei corsi d’acqua italiani sta diventando sempre di più una via di interesse turistico e culturale. Il Grande fiume (così lo chiamano le popolazioni che vivono sulle sue rive) è in grado di riservare a tutti molteplici sorprese: paesaggi incantati, itinerari in barca, divertimenti e tanto altro ancora. Fra le “chicche” spicca quella dei tanti “tesori” che si trovano sui suoi spiaggioni. Su tutti i resti fossili di animali che un tempo scorrazzavano all’ombra delle grandi foreste che un tempo occupavano le aree dove oggi scorrono, dal Monviso all’Adriatico, le acque del Po. E c’è anche chi ha pensato di raccogliere queste preziosissime testimonianze del passato per dare vita a un museo. E’ successo in un piccolo centro della campagna cremonese, San Daniele Po, borgata situata a una quindicina di chilometri da Cremona in direzione Casalmaggiore, a ridosso del ponte “Giuseppe Verdi” che collega le terre lombarde con quelle emiliane. Un museo attivo da qualche anno in cui si trovano fossili, di inestimabile valore. Ai tanti “tesori” che lo compongono si è aggiunto di recente il cranio di un Mosasauro, un grosso dinosauro vissuto nel Cretacino Superiore (95/65 milioni di anni fa), proveniente dal Marocco. Questo, insieme ad un rarissimo fossile di testuggine marina sarà fra i “pezzi forti” della nuovissima sezione di Paleontologia Generale dedicata all’“Evoluzione della vita”, che sarà ufficialmente inaugurata domenica 7 novembre, alle 16, in occasione della fiera del paese. “Si è scelto come tema espositivo –ha spiegato il direttore del museo Davide Persico– la teoria dell’evoluzione della vita di Darwin dal momento che rappresenta la base delle moderne scienze naturali gran parte delle quali, se non ci fosse questa teoria, non avrebbero senso”. Il progetto di questa sezione, fondamentale per l’opera di riqualificazione del museo, era in cantiere già da qualche anno e ora è finalmente andato in porto e la vasta collezione che già era presente è stata ulteriormente integrata con nuovi e importanti reperti di valore scientifico e culturale. “Essendo la paleontologia uno degli strumenti che Darwin usò per la sua teoria –ha spiegato ancora Persico– si è pensato di basare tutta l’esposizione sulla teoria dell’evoluzione e sul principio dell’attualismo. Prendendo anche spunto da una recente esperienza internazionale che ho vissuto a Francoforte, ho pensato di affiancare ai fossili anche reperti attuali che, studiati attentamente, consentono di ricostruire gli organismi oggi fossili non solo nel loro aspetto, ma anche nel loro comportamento, nel loro ruolo ecologico e nel contesto climatico in cui vivevano. All’ingresso ci sarà una vetrina con dei preparati biologici di organismi attuali comparati con i loro corrispondenti fossili e questa sarà la ‘Vetrina dei fossili viventi’. Poi si procederà col percorso didattico facendo un viaggio a ritroso nel tempo, dal Quaternario fino al Paleozoico e quindi all’inizio della vita, pertanto dalle forme di vita più complesse a quelle più primitive ed arcaiche. Conseguenza di questo percorso temporale è anche un percorso evolutivo”. La nuovissima sezione è frutto degli sforzi messi in campo da Provincia, Comune e Gnp. “Oltre alla volontà di dare un preciso percorso didattico –ha sottolineato Persico– c’è stata la volontà di donare a San Daniele reperti che riteniamo essere molto importanti a livello scientifico”. Ci saranno, oltre al cranio di un Mosasauro e al fossile di testuggine marina, alcune “chicche” come il calco di uno dei fossili più famosi che siano mai stati trovati: l’Archaeopterix (ne sono stati trovati in tutto in sei esemplari nel giacimento tedesco di Solenhofen). “Il nostro –ha detto Persico– è il calco del fossile che è conservato al Museo di Berlino”. L’Archaeopterix, lo ricordiamo, era un piccolo dinosauro piumato con caratteri da rettile e da uccello e su questa specie vi sono tuttora in corso numerosi studi. “La tendenza –ha sottolineato Persico– è quella di dimostrare, così come Darwin con la sua teoria, l’origine comune di tutte le specie viventi che nel corso di milioni di anni del nostro pianeta si sono evolute e continuano ad evolversi”. La visita alla sezione si concluderà, non a caso, con una celebre frase di Darwin su “l’origine della specie”. In occasione dell’apertura di questa nuova sezione Davide Persico ha realizzato anche apposite dispense per le scuole con tutte le spiegazioni ed i documenti necessari nonché una guida comprendente una raccolta di articoli scientifici usciti sulle più prestigiose riviste del settore. Per tutti gli interessati, il museo è aperto ogni seconda e quarta domenica del mese dalle 14.30 alle 19. Per informazioni e prenotazioni: 338.8473717, 0372.65774.Infolink: www.museosandanielepo.com
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