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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Ottobre 2004
 
   
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  L’INNOVATIVO UTILIZZO DEL MEDPOR NELLA CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA DEL NASO PER OTTENERE UNA BASSISSIMA INCIDENZA DI CASI DI RIGETTO  
   
  Milano, 25 ottobre 2004 - Il Dott. Antonio Corti, Specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-facciale, è uno dei pochissimi rinologi in Italia a utilizzare ormai da tre anni un biomateriale lineare di polietilene ad alta densità nella chirurgia ricostruttiva del naso. Il Medpor, questo il nome del materiale da tempo utilizzato nella produzione di impianti chirurgici, consente secondo il Dott.corti ottimi risultati e una bassissima incidenza di casi di rigetto. Quando si affronta l’argomento “Rinosettoplastica” bisogna considerare che ormai donne e uomini, a qualsiasi età, hanno spesso gli stessi problemi e non c’è un gran divario nel numero e nella qualità delle richieste. Tutti chiedono un naso che funzioni e che meglio si inserisca nell’equilibrio del viso e non sia in contrasto con il loro carattere. Nel caso di situazioni particolarmente compromesse, ovvero di nasi che presentano importanti deformità conseguenti a malformazioni congenite, a gravi traumi o ancora ad interventi precedenti poco fortunati si parla di ricostruzione. Quando lo scheletro di sostegno presenta carenze strutturali è spesso necessario ricorrere ad innesti. A tal fine possono essere utilizzati materiali prelevati dallo stesso paziente (Autoplastici), come cartilagini o porzioni di osso, oppure preparati sintetici (Alloplastici) di diverse composizioni chimiche, sia solidi che fluidi. Con ossa e cartilagini si possono effettuare ottime ricostruzioni ma il prelievo di questi innesti prevede un tempo chirurgico aggiuntivo nel corso dell’intervento e, soprattutto nel caso delle cartilagini, l’inconveniente vero che si può presentare è il riassorbimento. Un eccesso di questo fenomeno può determinare problematiche secondarie così da dover ricorrere a ritocchi aggiuntivi od addirittura a reinterventi. I materiali sintetici o alloplastici invece, da tempo sono utilizzati nella chirurgia e rappresentano la vera alternativa per la chirurgia ricostruttiva nasale. Questi materiali sono di facile utilizzo, sono già pronti per l’uso, anche preformati e riducono i tempi chirurgici. Il loro impiego nella struttura nasale non aveva mai sollevato entusiasmi per una non trascurabile percentuale di insuccessi, rappresentati soprattutto da reazione di rigetto oppure dalla mobilità dell’innesto piuttosto che dalla fissità con la cute sovrastante; fenomeni questi che toglievano naturalezza al risultato. Da circa tre anni il Dott. Antonio Corti, laddove si presenta la necessità di rifacimento dello scheletro, sia osseo che cartilagineo, con conseguente impiego di significativi innesti o di delicati rifacimenti della punta del naso (ad esempio: allungamenti del profilo, sostegno della punta, ricostruzioni delle cartilagini alari, correzione di problematiche funzionali come perforazioni settali o pinzature anteriori che riducono la funzionalità respiratoria) utilizza il Medpor un biomateriale di polietilene ad alta densità, poroso. Questa sostanza, molto maneggevole e malleabile, è in commercio sia in forma di foglietti o laminette di spessore variabile fino ad un minimo di 0,2 mm., o in pezzi preformati per ricostruire dorsi nasali od addirittura l’insieme delle cartilagini alari. La particolare struttura a poro aperto interconnesso del biomateriale Medpor consente la crescita tissutale all’interno dell’impianto. Gli impianti chirurgici Medpor sono forniti in un imballo sterile e non pirogeno a doppia busta. I blocchi, i fogli, le sfere ed i modelli preformati possono essere utilizzati come modelli di base ed essere modificati dal chirurgo per essere utilizzati nel modo più appropriato in funzione della situazione particolare di ciascun paziente. Per informazioni Dott. Antonio Corti, Milano, tel.338-9983098  
     
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