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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Ottobre 2004
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L'UEM È UN SUCCESSO, MA OCCORRONO RIFORME STRUTTURALI PER RILANCIARE L'ECONOMIA |
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Bruxelles, 25 ottobre 2004 - Nella relazione di iniziativa di Alain Lipietz (Verdi/ale, Fr), adottata dalla commissione per i problemi economici e monetari, i deputati ritengono che, dopo cinque anni, «l'Uem può essere considerata un grande successo». Tale successo è da attribuire in gran parte al lavoro della Bce e, nell'apprezzare come nel 2003 essa abbia agito correttamente agli sviluppi economici e finanziari, la relazione si compiace dei livelli storicamente più bassi dei tassi d'interesse nell'area euro. Tuttavia, i deputati sottolineano che non sempre «le banche hanno fatto beneficiare ai loro clienti delle successive riduzioni dei tassi di interesse e, quando l'hanno fatto, ciò si è verificato dopo un notevole lasso di tempo». La relativa debolezza dell'attività economica nell'area euro nel 2003, secondo i deputati, non è tanto il risultato di una mancanza di fiducia nella stabilità della valuta «ma di un'assenza di riforme strutturali, oltre che a orari di lavoro ridotti rispetto a quelli applicati in altre parti del mondo». Per tale motivo, convengono con la Bce che «è necessario aumentare il ritmo delle riforme strutturali» per pervenire a livelli di crescita che consentano di raggiungere gli obiettivi di Lisbona, tra cui la piena occupazione. A ciò la Banca centrale può contribuire garantendo la stabilità dei prezzi e, in tal senso, i deputati plaudono alla sua scelta di un tasso di inflazione «inferiore ma vicino al 2%». La relazione, inoltre, chiede alla Bce di estendere il già fruttuoso dialogo con il Parlamento e di continuare le sue iniziative di pubbliche relazioni al fine di rafforzare l'identificazione dei cittadini con l'euro. I deputati, ritengono poi che gli Stati membri debbano garantire che tutte le denominazioni di banconote e monete, «tanto quelle da 1 e 2 centesimi di euro come quelle da 200 € e 500 €», siano accettate in tutti i paesi dell'Uem e invitano la Bce ad avviare una riflessione sulla seconda generazione di banconote, tenendo presenti i rischi di contraffazione. D'altra parte, essi deplorano il perdurare «di costi elevati nei pagamenti al dettaglio transfrontalieri in euro» e, chiedendo alla Bce di insistere per una piena applicazione del relativo regolamento, sostengono «la creazione di uno spazio unico europeo per i pagamenti». La relazione, infine, appoggia l'adozione dell'euro da parte di tutti i vecchi e nuovi Stati membri, sottolineando la necessità di una positiva partecipazione ad Erm Ii nonché il rispetto dei criteri di convergenza.
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