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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Ottobre 2004
 
   
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  SCAMBIO DELLE QUOTE DI EMISSIONE DI CO2: LA COMMISSIONE DÀ IL VIA LIBERA AD ALTRI 8 PIANI E APRE LA STRADA ALLO SCAMBIO DELLE QUOTE  
   
  Bruxelles, 25 ottobre 2004 - La Commissione europea ha accolto altri otto piani nazionali di assegnazione delle quote di emissione di Co2. Sei piani – presentati da Belgio, Estonia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo e Repubblica slovacca – sono stati accettati senza riserve; altri due – di Finlandia e Francia – sono stati approvati a condizione che vengano apportate alcune modifiche tecniche che li renderanno automaticamente accettabili, senza la necessità di una seconda valutazione da parte della Commissione. I piani nazionali di assegnazione definiscono il numero di quote di emissione[1] di Co2 che gli Stati membri intendono assegnare agli impianti industriali ad alto consumo energetico, affinché possano partecipare al sistema di scambio delle quote di emissione a partire dal gennaio 2005. La decisione di oggi dà il via libera all'assegnazione delle quote per oltre 2 100 impianti, pari al 15% delle quote dei 12 000 impianti stimati dell’Ue a 25. A luglio la Commissione aveva approvato otto piani riguardanti più di 5 000 impianti, corrispondenti al 40% circa delle quote previste. Il sistema comunitario di scambio delle quote di emissione garantirà che le emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale siano abbattute al minor costo possibile per l’economia, facendo sì che l’Ue e i singoli Stati membri possano raggiungere gli obiettivi di emissione fissati nell’ambito del protocollo di Kyoto del 1997. La Commissaria per l’ambiente, Margot Wallström, ha dichiarato: "La decisione di oggi rappresenta un altro passo importante per il varo del sistema europeo di scambio delle quote di emissione, che sarà operativo tra meno di 80 giorni. La Commissione ha il compito di garantire che il sistema di scambio funzioni e che non vengano assegnate troppe quote. Rilevo con soddisfazione che vari Stati membri hanno modificato i loro piani per rispettare i criteri e che saranno pronti a scambiare le quote dal gennaio 2005. Le decisioni odierne dimostrano ancora una volta che la Commissione svolge un ruolo determinante per garantire l’integrità del sistema e la coerenza tra le decisioni adottate nei vari Stati membri.” Valutazione dei piani I piani nazionali di assegnazione indicano il numero delle quote di emissione di Co2 che gli Stati membri prevedono di assegnare per il periodo di scambio 2005-2007 e il numero di impianti che le riceveranno. La Commissione ha il compito di esaminare i piani rispetto agli undici criteri di assegnazione definiti nell’allegato della direttiva sullo scambio delle quote di emissione[2]. I criteri più importanti sono finalizzati a far sì che il piano sia compatibile con la strategia globale che i vari paesi mettono in atto per conseguire gli obiettivi di Kyoto; altri criteri riguardano invece l’aspetto della non discriminazione, le norme Ue sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato e alcuni aspetti tecnici. La Commissione può accogliere i piani nella loro interezza o solo parzialmente; se un piano è approvato incondizionatamente, lo Stato membro può adottare una decisione definitiva sull'assegnazione. La Commissione ha chiesto modifiche in tre casi ritenuti di importanza generale: se il volume di quote assegnate per il periodo di scambio 2005-2007 non consentiva al paese di rispettare l’obiettivo di Kyoto nel primo periodo di impegno (2008-2012); se il volume di quote per il periodo di scambio 2005-2007 non era compatibile con la valutazione dei progressi realizzati per conseguire l’obiettivo di Kyoto, cioè se venivano assegnate più quote delle emissioni previste; se uno Stato membro intendeva procedere ai cosiddetti “adeguamenti a posteriori” delle assegnazioni, cioè se prevedeva di ridistribuire le quote tra le imprese partecipanti durante il periodo 2005-2007. Questa procedura avrebbe l’effetto di creare incertezza nelle imprese, ostacolando così lo scambio delle quote a condizioni di mercato. Nei casi in cui è stata necessaria una modifica la Commissione ha indicato allo Stato membro interessato come procedere per adeguare il piano affinché potesse essere accolto. Volume approvato di quote assegnate e impianti interessati
Stato membro Quote di Co2 in milioni di tonnellate Impianti
Belgio 188.8 363
Estonia 56.85 43
Finlandia 136.5 535
Francia 371.1 642[
Lettonia 13.7 95
Lussemburgo 10.07 19
Portogallo 114.5 239
Repubblica slovacca 91.5 209
Totale 983.02 2.145
Politica sui cambiamenti climatici:
http://europa.Eu.int/comm/environment/climat/emission.htm
Piani nazionali di assegnazione: http://europa.Eu.int/comm/environment/climat/emission_plans.htm
 
 
     
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