Secondo la Corte dell’Unione europea le bollette del telefono trasparenti, dettagliate e senza costi aggiuntivi non violano la tutela della privacy. Al contrario esse rappresentano un diritto che va riconosciuto agli utenti, che non devono sborsare un centesimo in più per avere la lista delle telefonate fatturate. Secondo la Corte non è più sufficiente una fatturazione in cui appare il numero di telefonate, il totale delle unità di prezzo e il prezzo complessivo.