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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Marzo 2004
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QUALE FUTURO PER LE POLITICHE RELATIVE A ISTRUZIONE E CITTADINANZA? LA COMMISSIONE ADOTTA ORIENTAMENTI SUI FUTURI PROGRAMMI PER IL DOPO 2006 |
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Strasburgo, 11 marzo 2004 - La Commissione ha adottato due comunicazioni, «La nuova generazione dei programmi di istruzione e formazione 2007-2013» e «La cittadinanza in azione», che definiscono gli orientamenti generali dei futuri programmi destinati a sostituire, a partire dal 2007, gli attuali programmi comunitari Socrates, Leonardo da Vinci, Tempus, Gioventù, Cultura 2000 e Media Plus. Questi documenti, che fanno seguito alla comunicazione del 10 febbraio scorso sulle prospettive finanziarie[1], sottolineano la necessità di attuare programmi rafforzati e ristrutturati, maggiormente intelligibili per i cittadini dell’Unione europea allargata, che consentano in particolare a questi ultimi di beneficiare di un vero spazio comune in termini di mobilità. Una volta attuati, i nuovi programmi consentiranno inoltre alle istituzioni una migliore cooperazione nei settori dell’istruzione, della formazione e della cultura. Questi programmi contribuiranno anche a realizzare l’obiettivo di Lisbona, ossia rendere l’Europa l’economia basata sulla conoscenza più competitiva entro il 2010. Le comunicazioni non pregiudicano il contenuto delle proposte legislative che devono essere adottate all’inizio dell’estate, in particolare per quanto concerne gli aspetti finanziari. «Mi ero impegnata a tracciare, nel corso del primo semestre 2004, le prospettive dei programmi europei di cui sono responsabile; è cosa fatta!» ha dichiarato Viviane Reding, commissario europeo incaricato di Istruzione e cultura. Il commissario ha aggiunto: «Le due comunicazioni adottate oggi riguardano tutti gli europei, dall’apprendimento scolastico alla vita di cittadini». «Le questioni relative all’istruzione e alla cittadinanza rientreranno effettivamente tra le principali sfide del prossimo decennio», ha proseguito Viviane Reding. «In un’Unione che nel 2007 dovrebbe comprendere circa 500 milioni di abitanti sarà necessaria la mobilitazione di tutti gli strumenti e i programmi di cui disponiamo, al fine di dare loro gli strumenti per sfruttare tutto il potenziale della loro appartenenza culturale e civica a un insieme di straordinaria diversità. Pertanto, i programmi che sono oggetto delle comunicazioni adottate oggi saranno caratterizzati da una nuova logica d’insieme, intesa a costruire ponti tra le culture e le persone». Comunicazione sulla «Nuova generazione dei programmi di istruzione e formazione» In questi ultimi anni il settore dell’istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita ha registrato un aumento esponenziale di programmi come Socrates e Leonardo da Vinci, così come una maggiore consapevolezza da parte degli Stati membri dell’importanza di porre l’istruzione e la formazione al centro della strategia di Lisbona che mira a fare dell’Europa l’economia basata sulla conoscenza più competitiva entro il 2010. Nello stesso spirito, le strategie di Bologna (insegnamento superiore) e di Copenaghen (formazione professionale), destinate a rafforzare la coerenza e la qualità delle politiche europee nei rispettivi settori, riconoscono il ruolo svolto dalle politiche comunitarie. La comunicazione adottata a questo riguardo risponde alle principali sfide e fissa obiettivi ambiziosi: a partire dal 2007 garantire un seguito agli attuali programmi a sostegno della mobilità e della cooperazione nei settori dell’istruzione e della formazione, ossia a Socrates e Leonardo da Vinci, nonché al programma di cooperazione esterna, Tempus; realizzare un solo e unico programma integrato sull’istruzione e la formazione lungo tutto l’arco della vita, che riunisca gli Stati membri, i paesi membri dell’Efta e i paesi candidati, e comprenda istruzione e formazione professionale, dalla scuola primaria alla formazione degli adulti; in risposta a una consultazione pubblica, in base alla quale gli attuali programmi sono troppo complicati, il programma integrato dovrà essere più flessibile e facilmente accessibile. Sarà caratterizzato da un’elevata decentralizzazione, per cui l’80% dei fondi sarà gestita da agenzie nazionali nei paesi partecipanti; qualche obiettivo in cifre permette di illustrare la gamma delle sfide:almeno il 10% degli alunni della scuola dell’obbligo dell’Unione e dei loro insegnanti devono partecipare al programma Comenius tra il 2007 e il 2013 (attualmente meno del 3%); entro il 2010 occorre raggiungere il numero di 3 milioni di studenti che hanno beneficiato di Erasmus, triplicando così il numero attuale di 120 000 studenti che partecipano ogni anno al programma; almeno 150 000 persone devono avere accesso al programma Leonardo entro il 2013 (oggi 45 000); almeno 50 000 adulti devono beneficiare ogni anno di un insegnamento o di una formazione all’estero entro il 2013; un nuovo programma Tempus, denominato Tempus Plus, esteso all’istruzione scolastica, universitaria e degli adulti, nonché alla formazione professionale, che sarà incentrato sulla cooperazione tra Stati membri, paesi limitrofi dell’Unione e paesi che partecipano già al programma Tempus. In base all’obiettivo della mobilità 100 000 persone dovranno aver beneficiato di un’azione di mobilità Tempus Plus entro il 2013. Comunicazione sulla «Cittadinanza in azione» La comunicazione «La cittadinanza in azione», richiamandosi alla comunicazione sulle prospettive finanziarie del 10 febbraio, che indica la «cittadinanza» come una delle priorità della Commissione, propone di rinnovare e modernizzare diversi programmi che scadono nel 2006. Quattro temi costituiranno il nucleo dell’azione a favore della «cittadinanza» dell’Unione: - Gioventù: il programma dovrà fornire ai giovani da 13 a 30 anni gli strumenti per sfruttare le opportunità offerte dall’appartenenza all’Unione europea. Sempre per motivi di semplificazione, il programma sarà gestito essenzialmente in modo decentralizzato e proporrà azioni come il «Servizio volontario europeo» (impegno dei giovani in un’azione di solidarietà) – per il quale sono previsti 10 000 volontari all’anno (ossia 70 000 nell’intero periodo) – o ancora «Gioventù per il mondo» (per esempio, azioni di cooperazione nei paesi limitrofi); - Cultura: il programma che nel 2007 succederà a Cultura 2000 dovrà tener conto della straordinaria diversità della cooperazione culturale in Europa caratterizzata da migliaia di soggetti di dimensioni molto diverse a seconda dello Stato membro. Il futuro programma sarà incentrato su alcune priorità, quali la promozione della mobilità transnazionale dei professionisti del settore culturale, la circolazione transnazionale delle opere, comprese le opere immateriali e lo sviluppo del dialogo interculturale. Sono stati proposti alcuni obiettivi quantitativi, come il sostegno annuale a circa 50 reti o organizzazioni culturali transeuropee e, per il dopo 2006, il finanziamento di circa 1 400 progetti di cooperazione culturale nell’Unione allargata; - Media 2007: il programma che sostituirà Media Plus dovrà portare avanti e rafforzare il suo ruolo nel promuovere la diversità culturale europea per quanto concerne l’aspetto audiovisivo, aumentare la circolazione delle opere audiovisive nell’Unione (per esempio, facendo passare dall’11% al 20% la quota di mercato dei film europei distribuiti al di fuori del paese di produzione) e promuovere la competitività del settore audiovisivo, al fine di facilitare l’accesso dei cittadini alle culture europee; - Partecipazione civica: il programma sarà destinato ai soggetti della società civile (Ong) e agli operatori sociali e promuoverà in particolare i gemellaggi. Http://europa.eu.int/comm/dgs/education_culture/index_it.htm http://europa.Eu.int/comm/education/programmes/newprog_en.html
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