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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Ottobre 2004
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ENEL SCARONI INCONTRA I VERTICI SINDACALI IL RIEQUILIBRIO DEL MIX DI COMBUSTIBILI LIBERERÀ LA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELL’AZIENDA DAL PETROLIO E RIDURRÀ I COSTI DI PRODUZIONE DEL 30-40%, DANDO PIÙ FLESSIBILITÀ E SICUREZZA AL SISTEMA ENERGETICO NAZIONALE E PREZZI PIÙ CONTENUTI PER IMPRESE E FAMIGLIE |
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Roma, 26 ottobre 2004 – L’amministratore delegato di Enel, Paolo Scaroni, ha incontrato ieri i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti. Nel corso della riunione, l’amministratore delegato ha illustrato il piano industriale dell’azienda relativo alla riconversione del parco centrali che permetterà di realizzare tre importanti obiettivi. Ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio, che comporta costi di produzione particolarmente elevati e ci espone ai rischi di approvvigionamento legati all’instabilità delle aree di produzione degli idrocarburi. Ammodernare il parco centrali di Enel, con l’adozione delle più avanzate tecnologie, riducendo del 60-80%, rispetto ai vecchi impianti a olio combustibile, le emissioni di sostanze nocive per l’ambiente come l’anidride solforosa, gli ossidi di azoto e le polveri.Rispettare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto in coerenza con il piano nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra.I vertici confederali hanno preso atto dell’impegno di Enel per rendere più competitivo il mercato elettrico italiano. L’azienda ha intenzione di investire oltre 4 miliardi di euro per riconvertire le proprie centrali che si aggiungono al miliardo e mezzo già investito; la produzione da olio combustibile e gas a bassa efficienza si ridurrà dal 45 per cento del 2002 al 1 per cento del 2008; al completamento dei progetti di riconversione, quella da carbone salirà dal 22 a circa il 50 per cento, quella da fonti rinnovabili dal 24 al 30 per cento e quella da gas ad alta efficienza dal 9 al 19 per cento. La realizzazione di questo progetto comporterà una riduzione dei costi di combustibile di Enel del 30-40 per cento, a beneficio delle flessibilità e della sicurezza dell’intero sistema energetico italiano e dei prezzi per i consumatori e per le imprese.
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