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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Luglio 2004
 
   
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  RC AUTO: DAL 1994 TARIFFE LIBERE DI AUMENTARE BILANCIO DI ALTROCONSUMO A 10 ANNI DALLA LIBERALIZZAZIONE  
   
  Milano, 7 luglio 2004 - A 10 anni dalla liberalizzazione delle tariffe rcauto, avvenuta nel luglio 1994, Altroconsumo ha tracciato un bilancio sull’andamento dei premi, per verificare se l’effetto calmiere che una maggiore concorrenza avrebbe prodotto abbia realmente giovato gli assicurati nei 20 capoluoghi regionali in Italia. La risposta alla domanda “gli assicurati stanno meglio di 10 anni fa?” è sconfortante per gli assicurati più fedeli e sedentari, che non hanno cioé fatto giocare la concorrenza, anche scegliendo la migliore offerta sul mercato, come mostra la tabella (1) che segue*. Chi in questi 10 anni ha cambiato più volte compagnia scegliendo ad ogni rinnovo l’offerta migliore, ha potuto realizzare dei risparmi, come, per esempio, a Trento (-27.87%); Torino (-20,99%) e Roma (-19.88%). Per facilitare l’assicurato nella scelta della tariffa più conveniente per il proprio profilo rcauto e moto, Altroconsumo, in collaborazione con il ministero delle Attività produttive, mette a disposizione il numero verde 800.729.729 (lun-ven; ore 9-13, 14-18) per un servizio di consulenza totalmente gratuito. Lo studio ha analizzato il profilo di un quarantenne che si assicura per la prima volta, o che ha una classe bonus malus 14ma, unico guidatore di un’auto a benzina di cilindrata 1200 (14 cavalli fiscali) per un massimale pari a 3 miliardi di vecchie lire, oggi divenuto 1.600.000 euro. Oggi rispetto al quarantenne di allora, considerando l’inflazione sull’intero periodo di circa il 30%, scegliendo la migliore compagnia, attuale e di ieri, vede un premio più che raddoppiato a Napoli (+169.70%); Bari (+106.59%); Catanzaro (+125.08%) e Palermo (+151.17%); raddoppio quasi sfiorato a Bologna (+94.38%). Nel migliore dei casi paga un premio del 38,74% più alto ad Aosta; tantissimi capoluoghi di regione hanno visto aumenti superiori al 60%, come a Firenze, Perugia, Ancona, Genova, Venezia. Aumenti esponenziali per lo stesso quarantenne che avesse scelto, 10 anni fa e oggi, la peggiore compagnia del mercato: il caso migliore è sempre Aosta con un +145,18% (quasi triplicato!) e il peggiore è sempre Napoli con +391,24%. In generale dunque per chi sceglie senza confrontare e senza voler cercare l’offerta più conveniente per il proprio profilo, la tariffa è più che triplicata (Milano +232.12%, più del quadruplo, sfiora il quintuplo). Se poi guardiamo i bilanci assicurativi nel loro complesso, anche limitando l’analisi nel periodo 1998/2003, si potrà notare come l’insieme dei costi sostenuti dalle compagnie di assicurazione in percentuale sui premi incassati – che come abbiamo visto sono aumentati - sia sceso, ma anche come la discesa sia sostanzialmente imputabile al contenimento del costo dei sinistri sui premi incassati e non all’incidenza delle spese di gestione sui premi che sono rimaste pressoché invariate nel periodo. Una riprova che a tirare la cinghia sono stati gli assicurati e non gli assicuratori.  
     
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