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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Luglio 2004
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LA SCELTA DELL'AGENZIA DI SEARCH ENGINE MARKETING SULLA NECESSITÀ DI AVERE CLIENTI E ACCOUNT PREPARATI PER RICEVERE ED EROGARE SERVIZI DI ADVERTISING NEI MOTORI DI RICERCA ADEGUATI |
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Milano, 8 luglio 2004 - Scegliere l'agenzia a cui affidare la visibilità e le strategie di promozione del proprio sito web e con la quale definire i budget adeguati da stanziare per le campagne di keywords advertising piuttosto che per i servizi di ottimizzazione e posizionamento dei siti web nei motori di ricerca, non è un'operazione semplice per due principali fattori: 1. Il proliferare di numerose agenzie con dubbie competenze sia operative, ma soprattutto di analisi delle esigenze dei clienti) 2. La non preparazione dei clienti in materia Prendo spunto da una non recente "blog riflessione" di Mauro Lupi (amministratore Admaiora) per citare le considerazioni del presidente di una delle più grandi aziende del settore, Iprospect, tra le più focalizzate verso le grandi corporation, con importi medi dei suoi servizi di 20.000 dollari al mese (si, mese!). Il suo presidente fondatore Frederick Marckini scrive in un suo articolo riguardo le modalità di selezione del fornitore a cui affidare la visibilità sui motori di ricerca della propria azienda. Secondo Marckini, le Rfp (Request for proposal); il tradizionale sistema usato nella scelta dei fornitori, non è adeguato ai servizi di search engine marketing. Il principale motivo sarebbe la mancanza di competenze delle aziende di entrare nel merito dei servizi e quindi di non riuscire a compiere la scelta migliore comparando offerte più o meno standardizzate delle diverse agenzie. I parametri di valutazione molto spesso sono parametri "freddi", più quantitativi che qualitativi, e si basano su numeri e garanzie spesso "camuffate" che non valorizzano o perseguono la reali esigenze o possibilità di marketing che l'azienda cliente meriterebbe. Tali parametri spesso riducono le campagne di search engine marketing a degli investimenti "un tanto al kilo" ("mi servono 30 parole chiave, quanto mi fate?"); e non valorizzano invece le specificità del dettaglio che ogni servizio d'eccellenza deve perseguire. Per uscire da tale approccio bisognerebbe approfondire non solo i dettagli tecnici delle offerte, ma soprattutto le caratteristiche di affidabilità delle singole aziende. Oggi tutto questo è molto difficile perchè la materia del search engine marketing è tanto complessa quanto non conosciuta e sottovalutata dai responsabili aziendali che se ne devono occupare. Le agenzie Sem oggi affrontano il problema di questo "gap" in due modi: 1. Lasciando ignorante il cliente e "giocando" su tale impreparazione 2. Dedicando tempo e risorse per renderlo edotto Per quel che riguarda il punto 1, avere clienti preparati ed informati è sicuramente più impegnativo e non permette di barare. Molte agenzie oggi invece stanno decidendo di entrare velocemente nel mercato in crescita dei motori di ricerca senza preoccuparsi troppo di sapere cosa serve a livello di competenza (che ricordiamo deve essere un insieme di competenze di strategia aziendale, marketing, web marketing, comunicazione, programmazione); e basando la loro strategia di crescita sul fattore ignoranza appunto. Fare web o search engine marketing significa invece operare a fianco del cliente per una sua crescita, con "assestamenti" di strategie e valutazione dei risultati periodiche. Utilizzando la conoscenza e l'intelligentia di tutte le parti per il raggiungimento dei migliori risultati possibili. E con questa ottica ad esempio, sin dal suo nascere, (cito la mia azienda con la dovuta modestia) aziende come la nostra hanno deciso di contribuire allo sviluppo del settore offrendo in primis informazione tramite i canali abow e below the site www.Studiocappello.it
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