Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 29 Giugno 2004
 
   
  Pagina1  
  ASSEMBLEA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: L’INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE ROBOT E AUTOMAZIONE RESTA SALDA AL TERZO POSTO NELLE GRADUATORIE MONDIALI DI PRODUZIONE E ESPORTAZIONE ANDREA RIELLO CONCLUDE IL SUO MANDATO; ALBERTO TACCHELLA È IL PRESIDENTE DESIGNATO DELL’ASSOCIAZIONE  
   
  Cinisello, 29 giugno 2004 - Nonostante il negativo andamento della congiuntura economica internazionale, nel 2003, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione resta salda al vertice delle graduatorie mondiali, dove ricopre, ormai da anni, il terzo posto, sia per produzione che per esportazione. Ciò non toglie che il bilancio 2003 sia caratterizzato da un segno prevalentemente negativo. Secondo i dati di consuntivo presentati da Andrea Riello, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, durante l’annuale assemblea dei Soci, la produzione italiana ha, infatti, patito un decremento dell’8%, rispetto al 2002, che ne ha ridotto il valore a 4.028 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, il calo delle consegne sul mercato interno, ridottesi a 2.177 milioni (-10,3%). Più contenuto, invece, il decremento registrato dalle esportazioni, diminuite, del 5,1%, a 1.851 milioni. I principali mercati di sbocco della produzione italiana sono risultati la Germania, che ha assorbito l’11,9% del totale, la Francia (9,7%) e gli Stati Uniti (9,4%); tornati davanti alla Spagna (8,9%); al quinto posto della graduatoria, la Cina con una quota pari all’8,2% del totale esportato. Risultati soddisfacenti sono stati raccolti dall’export nei mercati emergenti: accanto alla Cina, dove le consegne sono cresciute del 32,1% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, India (+20,6%); Russia (+33,3%); Repubblica Ceca (+14,1%) e Turchia (+26,3%). Risultati, questi, che, almeno in parte, hanno arginato il calo delle consegne nelle tradizionali aree di sbocco del made in Italy (Germania -16,7%; Francia -23,2%; Spagna -25%); fra le quali solo gli Stati Uniti hanno mostrato chiari segnali di ripresa (+30,8%). Ha affermato Andrea Riello: “i costruttori italiani, da sempre votati alle esportazioni, cui è destinato più della metà della produzione nazionale di settore, hanno dimostrato, negli anni, grande flessibilità nel ri-orientare l’offerta verso le aree più dinamiche. Ma - ha continuato Riello - oggi, più che mai, si trovano a dover fronteggiare un mercato fortemente modificato, nei flussi e nelle modalità, un commercio che sposta il proprio focus dalle aree tradizionali a quelle emergenti, vicine e lontane”. “Da qui -ha rilevato Riello- la necessità di riflettere sui mercati potenzialmente più interessanti, in prospettiva, per l’industria italiana e sulle modalità per presidiarli”. Proprio su questi temi, Andrea Riello ha chiamato esponenti del mondo politico e economico italiano a confrontarsi nel corso della tavola rotonda “I nuovi mercati: Europa dell’allargamento o Cina”. Al dibattito, moderato dal professor Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento Economia Università Luiss, sono intervenuti Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive, Danilo Oreste Broggi, presidente Confapi, Massimo Calearo, vicepresidente Federmeccanica e presidente associazione industriali Vicenza e Raffaello Vignali, presidente Compagnia delle Opere. L’assemblea coincide con il rinnovo delle cariche associative. Designato a succedere a Andrea Riello alla presidenza di Ucimu-sistemi Per Produrre è Alberto Tacchella, presidente di Tacchella Macchine e già vicepresidente dell’associazione dal 2000.  
     
  <<BACK