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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Giugno 2004
 
   
  Pagina1  
  EFFETTO EURO (E CINA) SULL’EXPORT LOMBARDO EURO FORTE E CONCORRENZA DALL’ESTREMO ORIENTE OSTACOLI PER LA LOMBARDIA INTERNAZIONALE  
   
  Milano, 29 giugno 2004 - Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. I dati sono stati presentati oggi, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano, via Meravigli 11. “ Sono oltre 31 mila le imprese lombarde attive nell’import export, di cui circa 12 mila solo nell’area milanese, quasi un terzo delle circa 100 mila in tutta Italia - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali. Oggi la proiezione internazionale delle imprese e del sistema paese è sempre più una dimensione strategica che richiede un impegno serio e un’azione coordinata da parte di tutte le istituzioni che lavorano per la promozione all’estero del nostro sistema economico. E’ il primo casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione, e si fonda sulla piattaforma di servizi della Camera di commercio, sulla quale collaborano le altre istituzioni ”. Ostacoli allo sviluppo dell’export. Quasi 9 imprese su 10 (l’85,8% del campione) sottolineano la presenza di fattori che hanno frenato l’attività sui mercato esteri nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a livello di macro categoria, il 70% delle imprese segnala la concorrenza da parte di altri paesi; il 65% la congiuntura mondiale; il 42,1% i problemi interni all’azienda; l’11,2% la congiuntura italiana. Se guardiamo più nel dettaglio, l’ostacolo principale sollevato dalle imprese è costituito dalla caduta del dollaro rispetto all’euro (35%); segue la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente (33%); una generale flessione della domanda dall’estero a seguito della crisi economica mondiale (30%); la concorrenza proveniente da altri operatori italiani (20%); è meno sentita, invece, la concorrenza proveniente da altri paesi dell’Ue. Tra i vincoli presenti all’interno dell’azienda, il 16% sottolinea la mancanza di personale idoneo; il 12,5% le dimensioni aziendali. Tipi di imprese e ostacoli all’export. Gli ostacoli allo sviluppo dell’attività sui mercati esteri sono percepiti in misura diversa a seconda del livello di internazionalizzazione delle imprese: le imprese meno internazionalizzate sottolineano soprattutto i problemi interni all’azienda (carenza di personale/mancanza di informazioni/limiti organizzativi: 65%); quelle con una presenza internazionale più consolidata risentono maggiormente della concorrenza degli altri paesi (79%) e degli effetti del cambio euro/dollaro (78%). Se consideriamo la dimensione di imprese, il 41% delle micro imprese ammette ostacoli interni all’azienda (contro il 20% delle altre classi dimensionali); la congiuntura mondiale viene percepita come un ostacolo dal 60% delle medie e grandi imprese (e solo dal 37% delle micro imprese). Punti di forza…E’ nella qualità dei prodotti e dei servizi l’arma segreta degli imprenditori milanesi e lombardi sul mercato globale (per l’85,3% degli intervistati). Ma hanno successo anche grazie al rapporto consolidato con il cliente (73,6%); alla flessibilità rispetto ai prodotti richiesti dal cliente (72,6%); alla assicurazione della qualità del prodotto (72,1%); e alla innovatività nel prodotto (71,6%). Bene anche il rispetto dei tempi di consegna (65,5%) e la rapidità delle consegne (64%). …e di debolezza rispetto alla concorrenza. Le imprese si sentono deboli nei confronti della concorrenza in particolare per agenti o rappresentanti nei paesi di sbocco (35,5%). Lavorare in gruppo. Circa un quarto del campione di imprese (26,4%) ha scelto di fare parte di un gruppo o di un consorzio per avere successo sui mercati esteri, in particolare tale percentuale sale al 36,8% per le imprese con il livello di internazionalizzazione più elevato. Una impresa su due (il 52,3%) considera poi vantaggioso presentarsi sui mercati esteri insieme ad altre imprese, in particolare per la possibilità di ridurre i costi di esplorazione del mercato; di promozione e dei rappresentanti in loco. I servizi più richiesti dalle imprese. E’ la partecipazione a fiere il servizio più importante richiesto dalle imprese per il successo del loro processo di internazionalizzazione (voto da 0 a 3: 2,15); seguono i servizi specialistici richiesti dalle aziende (1,99); le informazioni on-line (1,85); le missioni all’estero (1,81); e l’accoglienza in Italia di delegazioni straniere (1,75). Più contenuta la valutazione dell’importanza dell’organizzazione di seminari e convegni (1,60); e della promozione di prodotti on-line (1,46). La valutazione del ruolo che assumano i vari servizi dipende dal livello di internazionalizzazione delle imprese: le aziende più dinamiche e già attive sui mercati esteri attribuiscono maggior importanza alle fiere (voto: 2,24) e ai servizi personalizzati (2,03). Quelle con una presenza meno consolidata, soprattutto le informazioni on-line (2,08) e i servizi specifici richiesti dalle aziende (2,04). L’identikit delle imprese lombarde internazionali. Nel 41,1% dei casi si tratta di imprese con in media tra 10 e 50 addetti e tra 2 a 10 milioni di euro di fatturato; seguono per il 38,1% delle piccole imprese (con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato); nel 15,7% dei casi si tratta di medie imprese (tra 50 e 499 addetti e tra 10 e 50 milioni di fatturato); infine nel 5,1% dei casi si tratta di grandi imprese (oltre 500 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato). I settori più rappresentati sono il metalmeccanico/elettronica (34,6%); seguono i servizi per le imprese e il tessile/abbigliamento/calzature (15,8%); le altre industrie manifatturiere (14,9%); e infine il legno/mobilio/arredamento (8,4%). Per circa la metà delle imprese (pari al 41,4% del totale); l’export incide in misura notevole sul giro d’affari aziendale (50% o più del fatturato); per un altro 24,4% incide poi tra il 20 e il 49%. Più di una impresa su tre (35,0%) ha avviato o prevede l’avvio di altre forme di internazionalizzazione nel futuro prossimo della sua azienda al di là dell’export (presenze dirette; joint venture; accordi produttivi). Tra le aree di riferimento: a fare la voce grossa è l’Unione Europea (dove il 69,5% delle imprese milanesi e lombarde ha sviluppato relazioni d’affari); segue l’Estremo Oriente (47,7%); il Centro Est Europa (46,2%); il Nord America (37,1%); e il Centro Sud America (28,4%). Tra le relazioni d’affari in nuove aree previste per i prossimi anni, a prevalere è il Centro Est Europa (21,3% della imprese); segue l’Estremo Oriente (15,2%); e il Centro Sud America (10,7%). Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 )
Totale complessivo imprese Ostacoli Allo Sviluppo All'export % % opera in gruppo % opera in consorzio Ritengono vantaggioso presentarsi sui mercati esteri con altre imprese: % Si
Milano 101 84,2 13,1 8,1 46,5
Bergamo 16 68,8 25,0 18,8 43,8
Brescia 20 95,0 23,8 19,0 76,2
Como 14 100,0 14,3 28,6 85,7
Varese 18 83,3 5,6 16,7 50,0
altre province 28 89,3
da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 )
Punti Di Forza E Di Debolezza Rispetto Alla Concorrenza
provincia di Milano provincia di Bergamo provincia di Brescia provincia di Como provincia di Varese
% forza % debolezza % forza % debolezza % forza % debolezza % forza % debolezza % forza % debolezza
Prezzo/costi 28,3 43,4 37,5 37,5 38,1 38,1 7,1 64,3 38,9 33,3
Dilazioni pagamento 20,2 41,4 18,8 31,3 19,0 33,3 21,4 42,9 44,4 16,7
Qualità prodotti/servizi 82,8 1,0 75,0 0,0 100,0 0,0 100,0 0,0 77,8 0,0
Prodotti nuovi/innovativi 66,7 7,1 62,5 12,5 81,0 4,8 92,9 0,0 72,2 5,6
Design del prodotto 2,0 57,6 50,0 0,0 66,7 9,5 85,7 0,0 61,1 11,1
Capacità adattam. Richieste 70,7 9,1 56,3 12,5 85,7 9,5 85,7 7,1 66,7 16,7
Elasticità variaz. Volumi 67,7 10,1 56,3 18,8 61,9 28,6 78,6 14,3 61,1 11,1
Rapporti consolidati 74,7 4,0 62,5 0,0 71,4 14,3 92,9 0,0 66,7 11,1
Rapidità consegne 61,6 11,1 43,8 18,8 76,2 14,3 92,9 0,0 61,1 16,7
Rispetto tempi consegna 61,6 11,1 43,8 18,8 81,0 14,3 71,4 7,1 66,7 11,1
Garanzia qualità 66,7 3,0 68,8 0,0 95,2 4,8 92,9 0,0 61,1 5,6
Assistenza 57,6 4,0 62,5 0,0 61,9 4,8 71,4 0,0 44,4 5,6
Presenza in loco 36,4 38,4 43,8 12,5 42,9 23,8 57,1 21,4 11,1 44,4
servizi Piu' Importanti Per L'internazionalizzazione
Provincia di Milano Provincia di Bergamo Provincia di Brescia Provincia di Como Provincia di Varese
importanza media importanza media importanza media importanza media importanza media
Fiere 2,16 2,25 1,95 2,62 2,28
Delegazioni 1,71 1,60 1,86 2,00 1,72
Missioni 1,82 1,94 1,73 2,00 2,00
Servizi specifici per imprese 1,90 1,81 1,95 2,23 2,12
Informazioni online 1,85 1,63 1,86 1,85 1,81
Promozione online 1,37 1,44 1,64 1,77 1,65
Seminari e convegni 1,50 1,53 1,90 1,58 1,78
 
     
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