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Notiziario Marketpress di
Venerdì 12 Marzo 2004
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A MILANO IN CORSO PIÙ DI 100 PROGETTI PER 8 MILIONI DI METRI QUADRI DI CUI OLTRE LA METÀ DESTINATI A VERDE E SERVIZI |
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Milano, 12 marzo 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga ha partecipato al convegno, che si è tenuto oggi al Mipim di Cannes, dal titolo “Il ruolo e la dimensione europea del mercato immobiliare italiano”, organizzato dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) e dalla sua società operativa Big Spa. Sono intervenuti: il prof. Oliviero Tronconi del Politecnico di Milano, l’On. Ugo Martinat vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, l’avv. Riccardo Delli Santi dello studio Delli Santi, l’avv. Corrado Sforza Fogliani presidente Confedilizia, il dr. Eustacchio Allegretti presidente Fiaip, il dirigente Unicredit Banca, Divisione Mutui e il dr. Romolo Ferrario presidente Beni Immobili Gestiti Spa. Nel suo intervento “I nuovi strumenti urbanistici per lo sviluppo e la riqualificazione del territorio”, l’assessore Gianni Verga ha sottolineato come, dai dati recentemente raccolti dall’ufficio Pianificazione Strategica dell’Assessorato allo Sviluppo del Territorio, siano emersi importanti e significativi risultati. “Da quando sono stati attivati i piani e i programmi complessi di trasformazione urbana in variante al Piano Regolatore del 1980 – ha spiegato l’assessore Verga - sono state e sono in corso di trasformazione 8 milioni e 300 mila mq di aree. Di queste quasi 3 milioni è destinato al verde pubblico e quasi 1 milione a servizi e strutture di interesse pubblico come, ad esempio, scuole, asili, strutture sportive e parcheggi a raso. Complessivamente, dunque, su 8 milioni e 300 mila mq di aree già trasformate o in trasformazione la metà è destinata a verde e servizi. Da quando sono stati istituiti i P.i.i. (Programmi Integrati di Intervento- legge regionale 9 del ’99) lo strumento urbanistico di trasformazione urbana di ultima generazione, è stato introdotto anche lo standard di qualità che consente l’acquisizione a costo zero da parte dell’Amministrazione di opere di interesse pubblico (come ad esempio i centri congressi, strutture espositive, asili nido, biblioteche, strutture sportive etc.) realizzate, e in molti casi gestite in convenzione, dai privati promotori del P.i.i.”. “In questo modo – ha continuato l’assessore - l’Amministrazione, oltre alle aree, acquisisce anche opere di interesse pubblico che, se tradotte in termini di mq, equivalgono allo stato attuale a 1 milione e mezzo di mq. Le aree complessive di verde e servizi, comprensivi dello standard qualitativo, ammontano a 5 milioni e mezzo di mq. Questi dati dimostrano come sia in atto una nuova stagione per la pianificazione e la riconversione del territorio, inaugurata nel giugno 2000 con l’approvazione del Documento di Inquadramento delle politiche urbanistiche comunali "Ricostruire la Grande Milano". “Il Documento – ha proseguito Verga - ha definito un nuovo scenario di riferimento creando le condizioni per una rinnovata stagione dell'urbanistica a Milano. Le strategie, gli indirizzi e gli obiettivi definiti dal Documento di Inquadramento, che oggi si stanno attuando, sperimentano, infatti, alle diverse scale territoriali, moduli innovativi di sviluppo della città. La flessibilità dello strumento dei P.i.i. Ha consentito di affrontare non solo la riqualificazione e la trasformazione di grandi aree dismesse, ma anche il recupero ambientale, il ripensamento di azzonamenti ormai inattuali, la ricerca della coerenza con il sistema della mobilità e l’attuazione delle previsioni di servizi e spazi verdi, già contenuti nel piano regolatore vigente, a favore di uno sviluppo della qualità ambientale. Nel Documento, infatti, si precisa come una strategia di rilancio e di sviluppo urbano sia condizionata ad una grande e ambiziosa politica delle aree verdi, degli spazi aperti e degli specchi e dei percorsi d’acqua. L’attrattività di una città nei confronti di attività produttive pregiate e importanti è condizionata anche dalla qualità ambientale che la città offre a chi opera in quelle attività. Da questo punto di vista la qualità della vita urbana è strettamente legata alla qualità dei servizi collettivi e individuali che la città offre”. “La dotazione di servizi di base – ha sottolineato l’assessore Verga - con priorità a quelli riguardanti le fasce più deboli quali anziani e bambini è una delle esigenze più sentite dalla città; la dotazione di grandi servizi, con priorità a quelli riguardanti il verde pubblico e le grandi attrezzature urbane, è indispensabile perché la città possa connotarsi quale città metropolitana al centro di una grande regione urbana e competitiva a livello internazionale. Nel caso di Milano, il tema dei servizi non si limita ad essere una questione compresa nei confini comunali, ma coinvolge diverse dimensioni territoriali, da quella urbana, a quella della regione urbana, a quella internazionale. Ciò spinge a considerare alle diverse scale l’offerta e la domanda di servizi a cui corrispondere. Offerta e domanda che necessita di essere raccolta e documentata attraverso un’esaustiva ricognizione sullo stato dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale esistenti e il loro grado di fruibilità e di accessibilità”. “A tale scopo – ha concluso l’assessore - nel luglio del 2002, la Giunta Comunale ha approvato il Documento di indirizzo per la redazione del Piano dei Servizi che pone le basi sia per soddisfare la legge regionale 1/2001, che impone ai Comuni di adeguare gli strumenti urbanistici alle esigenze effettive delle città affrontando concretamente il tema dei vincoli e dei servizi di pubblica utilità, sia per accogliere l’esigenza di produrre questo tipo di qualità ambientale che può essere realizzata soltanto attraverso un’adeguata pianificazione dei servizi stessi. Il Piano dei Servizi, infatti, ha il compito di individuare i concreti bisogni della collettività e di perseguire gli obiettivi di miglioramento della qualità urbana e di conseguenza del sistema ambientale e del verde. Il Piano dei Servizi persegue, inoltre, gli obiettivi dell’Amministrazione volti a realizzare una nuova politica per la casa orientata a favorire lo sviluppo della residenza nel territorio cittadino e il soddisfacimento del fabbisogno con riguardo particolare a quello derivante dalle categorie sociali che maggiormente sono interessate da condizioni di disagio abitativo come, ad esempio, le famiglie di nuova formazione, studenti e anziani. La casa viene intesa come servizio vero e proprio unitamente a tutti gli altri interventi di interesse pubblico”.
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