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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Giugno 2004
 
   
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  DOPO CINQUANT'ANNI D'ENERGIA NUCLEARE, L'AIEA GUARDA AL FUTURO  
   
  Bruxelles, 30 giugno 2004 - Esattamente mezzo secolo dopo che nell'ex Unione Sovietica una centrale nucleare era stata per prima collegata ad una rete di distribuzione dell'energia elettrica, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) afferma che il futuro dell'energia nucleare in Europa è ben lungi dall'essere chiaro. Malgrado vi siano molte più centrali nucleari in Europa occidentale e America del nord che ovunque altrove, la maggior parte dei nuovi impianti vengono costruiti in Asia. Dei 27 attualmente in costruzione, 18 saranno ubicati nella regione, mentre l'Europa orientale (Russia inclusa) viene al secondo posto per le nuove costruzioni, con un totale di otto. Secondo l'Aiea, i fattori che guidano l'espansione dell'energia nucleare in Asia sono le pressioni della crescita economica, la scarsità di risorse naturali e l'aumento della popolazione. E sebbene l'espansione dell'energia nucleare nell'Europa occidentale sia tutto tranne che in stasi, l'agenzia non esclude la possibilità che questa immagine possa subire drammatici cambiamenti negli anni a venire. 'Quanto più guardiamo al futuro, tanto più ci aspettiamo che i paesi vadano considerando i potenziali vantaggi che l'espansione dell'energia nucleare potrebbe offrire per l'ambiente globale e la crescita economica', dichiara il direttore generale dell'Aiea Mohamed Elbaradei. 'La decisione di adottare l'energia nucleare non può essere presa ricorrendo al principio della 'taglia unica'. Le nuove centrali nucleari risultano più attraenti dove la domanda d'energia è in crescita e le risorse alternative sono scarse, e dove la sicurezza energetica e la riduzione dell'inquinamento atmosferico e dei gas a effetto serra sono una priorità. Ma certi paesi hanno escluso l'energia nucleare dal loro mix energetico a causa delle preoccupazioni per la sicurezza e i rifiuti nucleari', ha aggiunto Elbaradei. Gli esperti dell'Aiea fanno regolarmente proiezioni sul futuro dell'energia nucleare, ma poiché queste stime spesso si basano su decisioni politiche non ancora prese in molti paesi, l'Aiea fa una stima 'alta' e una 'bassa'. Nella sua più recente valutazione 'bassa', l'Aiea vede la quantità d'energia nucleare generata aumentare annualmente fino al 2020, ma poiché questo tasso di crescita sarebbe inferiore a quello di altre fonti energetiche, la quota di elettricità nucleare generata nel mondo scenderebbe entro il 2020 dall'attuale 16% al 12%. Secondo le proiezioni di stima 'alta' dell'Aiea, l'energia nucleare genererà nel 2030 il 70% d'elettricità in più che nel 2002, con un tasso di crescita continuo che però inciderà poco sulla quota nucleare del mix energetico globale. Tuttavia l'Aiea addita gli studi a più lungo termine dell'Ipcc (Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti del clima); dell'Aie (Agenzia internazionale per l'energia) e di altri per la prova della presenza sempre più forte dell'energia nucleare nei prossimi decenni. Questi studi calcolano l'energia totale necessaria per incrementare gli standard di vita in tutto il mondo, oltre a tenere conto dell'esaurirsi delle risorse di carburanti fossili e a predire quale sarà la scelta più sensata per l'economia a lungo termine. Gli studi concludono che, con il suo 27% della produzione totale d'elettricità, l'uso dell'energia nucleare aumenterà di due volte e mezzo entro il 2030, e si quadruplicherà nel 2050. Secondo l'Aiea, l'avverarsi di uno dei vari futuri previsti per l'energia nucleare dipende da un certo numero di fattori. In modo inequivocabile, la sicurezza nucleare e i rifiuti nucleari figurano come i punti chiave che attualmente dissuadono i paesi dall'adottare questa tecnologia. Per quanto riguarda la sicurezza, mentre l'Aiea afferma che sono stati compiuti progressi sostanziali nel miglioramento delle prestazioni degli impianti, un certo numero di questioni, come le preoccupazioni per l'invecchiamento delle attrezzature, richiedono una maggiore attenzione. Tuttavia Tomihiro Taniguchi, vice direttore generale dell'Aiea per la sicurezza nucleare, sottolinea: 'La base adesso è che esiste il riconoscimento a scala mondiale e il relativo impegno sul principio che il funzionamento [delle centrali termonucleari] deve concentrarsi sulla sicurezza, prima di qualsiasi cosa'. Per quanto attiene alla questione dei rifiuti nucleari, l'Aiea obietta che la comunità scientifica generalmente è concorde nell'affermare che i rifiuti d'alto livello e il combustibile esaurito possono essere smaltiti in tutta sicurezza interrandoli a grande profondità geologica. 'Tuttavia in molti paesi del mondo non sono stati fatti grandi progressi per l'approntamento di depositi per lo [...] smaltimento, e la soluzione di questo punto appare come un fattore chiave di grande incidenza sul futuro sviluppo dell'energia nucleare', afferma l'Aiea. Anche l'innovazione sarà un fattore chiave nello sviluppo delle future tecnologie nucleari, secondo il vice direttore dell'Aiea per l'energia nucleare Yuri Sokolov: 'Su un più lungo termine, nuove progettazioni innovative, con tempi di costruzione più brevi e costi significativamente inferiori, potrebbero contribuire alla promozione di una nuova era dell'energia nucleare', ha dichiarato. L'aiea calcola che i giacimenti mondiali di uranio conosciuti e sfruttabili usando le odierne tecnologie dureranno dai 50 ai 65 anni, ma afferma che le future innovazioni tecnologiche dovrebbero moltiplicare per 60 la sfruttabilità di queste risorse. 'Tenendo conto di tutti questi fattori, non vi sono sicuramente limiti d'approvvigionamento per lo sviluppo dell'energia nucleare nel Xxi secolo, e nemmeno per molto tempo dopo', ha concluso Sokolov. Infolink: http://www.Iaea.org/newscenter/focus/nuclearpower/index.shtml  
     
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