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Notiziario Marketpress di
Giovedì 01 Luglio 2004
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L'UNIONE EUROPEA PRONTA AL PROSSIMO ALLARGAMENTO |
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Bruxelles, 1 luglio 2004 - Appena concluso lo storico allargamento a 10 nuovi membri, l'Unione Europea si accinge a fare il prossimo passo. Un passo che la porterà dapprima a 27 e poi a 28 o 29 membri. In effetti all'ultimo Consiglio Europeo, svoltosi a Bruxelles lo scorso 17 e 18 giugno, è stata sostanzialmente confermata l'adesione congiunta di Bulgaria e Romania per il 2007. Il Presidente di turno dell'Ue, il premier irlandese Bertie Ahern, ha sottolineato che non vi sarà uno scollegamento fra i due paesi, sebbene il primo sia più avanti del secondo: Sofia ha infatti appena chiuso tutti i capitoli del negoziato con Bruxelles, dimostrando grande slancio nel portare avanti le riforme economiche e politiche richieste dall'Unione. La Romania, invece, segna ancora il passo in importanti settori, anzitutto la lotta alla corruzione e il sistema giudiziario del Paese. ''Se Bucarest farà gli sforzi necessari - ha affermato il Commissario all'Allargamento, Guenther Verheugen - ce la farà tranquillamente''. Lo stesso auspicio ha espresso anche il Presidente della Commissione Romano Prodi. Il fatto che non vi sarà il ''decoupling'', come l'ha chiamato Ahern, del resto, è una buona notizia per i rumeni. Un'affermazione contraria avrebbe sicuramente lasciato pensare a un forte pessimismo dell'Ue nei confronti del paese balcanico, indicando che Bruxelles poteva esser pronta a lasciarlo indietro procedendo invece con il vicino meridionale. Il Consiglio del 17 e 18 giugno, del resto, mentre è rimasto cauto sulla questione della possibile apertura di negoziati con la Turchia, ha invece spalancato la porta alla Croazia. L'unione Europea, si legge nelle conclusioni del vertice, ''ha deciso che la Croazia è un Paese candidato, e che il processo di adesione dovrà essere lanciato''. Vi è già una data abbastanza concreta: l'Ue - si legge ancora nel documento - ''ha deciso di aprire una conferenza intergovernativa bilaterale con la Croazia all'inizio del 2005 per avviare i negoziati''. In particolare, l'Ue continua a chiedere anzitutto che Zagabria cooperi con il Tribunale internazionale sull'ex Jugoslavia per il perseguimento dei criminali di guerra. Il Paese dovrà inoltre fare maggiori sforzi a tutela delle minoranze, sul ritorno dei profughi, sulla riforma del sistema giudiziario e sulla lotta alla corruzione. Insomma ancora lavoro da fare, ma, ha affermato il Presidente della Commissione Romano Prodi, ''il messaggio è chiaro, la porta è aperta''.
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