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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2004
 
   
  Pagina1  
  PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DI PREVISIONE, 30 GIUGNO 2004  
   
   Bologna, 6 luglio 2004 – Il 30 giugno Prometeia ha presentato a Bologna il suo Rapporto di Previsione di Giugno 2004 sulle prospettive dell'economia internazionale e italiana nel prossimo triennio. Sono molte le domande che si intrecciano in questa fase congiunturale, in bilico tra opposti timori di un rimbalzo negativo della crescita economica e di tensioni inflazionistiche. Domande che danno per scontato che la crescita sia stabilmente avviata si affiancano ad altre che evidenziano come questa ripresa abbia caratteristiche di peculiare fragilità: ci si chiede quando ricominceranno a salire i tassi di interesse; quanto a lungo resterà elevato il prezzo del petrolio e con quali effetti sull'inflazione ma anche se la forte ripresa mondiale in atto preluda a un rallentamento ciclico nel 2005 e, in tal caso, se l'economia europea e quella italiana ora in difficoltà riusciranno a mantenere la promessa di un'accelerazione della crescita nel corso del 2005. Questi, e altri, sono i temi affrontati dal Rapporto di Previsione. Fragilità del retroterra della ripresa in atto, in termini di squilibri nell'economia statunitense e cinese, e rischi inflazionistici contenuti sono i due elementi di fondo dello scenario disegnato da Prometeia. Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, la possibilità di una relativa normalizzazione della situazione in Iraq nel corso dei prossimi diciotto mesi consentirà la riduzione del premio per il rischio politico sul prezzo del petrolio dal 2005 e il ritorno del prezzo del Brent a prezzi inferiori ai 30 dollari per barile. I prezzi delle materie prime stanno già mostrando un rallentamento. Per questo, e per il timore di un eccessivo aggravamento delle posizione debitorie negli Usa, l'aumento imminente dei tassi di interesse negli Usa sarà "graduale" e non sarà seguito, per almeno sei mesi, da quello dei tassi europei. La Bce, infatti, nonostante i timori più volte espressi, ha di fronte una ripresa europea ancora insufficiente, e tale da garantire che gli impulsi inflazionistici da "caro petrolio" non verranno interamente trasmessi a valle. Confermiamo dunque uno scenario di rallentamento della crescita americana nel 2005 (cfr. Tabella allegata); per il progressivo venire meno degli eccezionali impulsi espansivi delle politiche economiche che l'avevano sostenuta negli ultimi anni, e invece un'accelerazione per quella europea, per l'uscita dalla stagnazione della Germania, il più importante mercato di sbocco per le economie dell'area. All'interno di questo scenario internazionale, l'economia italiana dovrebbe seguire un profilo di crescita analogo a quello europeo, ma con tassi più contenuti. Sarà la domanda interna a trainare la crescita, anche favorita da una politica fiscale espansiva, mentre il contributo del settore estero continuerà ad essere negativo, rimanendo uno degli aspetti differenziali e più problematici della nostra economia. Le esportazioni, infatti, torneranno a crescere a tassi medi del 4.5 per cento nel prossimo biennio (dopo essere cadute del 3.5 per cento nel 2002 e nel 2003); ma a fronte di una crescita del 6.7 per cento della domanda nei mercati di sbocco. Ma vi è un altro rischio nelle previsioni per l'Italia, ovvero la deriva assunta dai conti pubblici, che l'attuazione degli sgravi fiscali previsti accentuerebbe. La progressiva erosione del saldo primario delle Ap in atto dal 2001 segnala che è venuta meno la capacità del "conto economico" delle Ap di contribuire alla riduzione del debito pubblico, pre condizione perché il settore pubblico possa liberare risorse dal servizio del debito da destinare alla crescita del paese. E ciò sarà ancora più urgente perché non potremo più contare su ulteriori riduzioni nell'onere del debito, visto l'aumento previsto dei tassi di interesse.
Italia Usa Uem
Pil 2004 1.1 4.3 1.8
2005 2.3 3.0 2.3
Inflazione 2004 2.4 2.5 2.4
2005 2.1 2.3 1.8
Indebitamento netto delle A.p. (in % del Pil) 2004 3.2 5.2 2.8
2005 3.5 4.9 2.7
 
     
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