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Notiziario Marketpress di Sabato 13 Marzo 2004
 
   
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  EMILIA ROMAGNA / A SAN PIETRO IN CERRO (PC), NEL CASTELLO "IN MOTION", I CAPOLAVORI IN VETRO DELLA GIAPPONESE MASUDA  
   
  I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, pur nella varietà, hanno tutti la stessa, straordinaria particolarità. L'Associazione, sempre pronta a recepire le tendenze attuali, offre un esauriente calendario che prevede visite guidate, eventi in costume legati all'enogastronomia "storica" (le celebri Ricordanze di Sapori), ricostruzioni di battaglie, tornei, mercatini medioevali e grandi avvenimenti del mondo dell'arte. E c'è un maniero, a 20 km da Piacenza, situato nel borgo omonimo, dove l'arte è sempre "di casa". E' il Castello di San Pietro in Cerro, con il MIM, il Museum In Motion, geniale "invenzione" del proprietario Franco Spaggiari, che ospita un'invidiabile e nutrita collezione d'arte moderna: circa 400 tra quadri, sculture, disegni, dal dopoguerra a oggi. Dal 7 al 28 marzo 2004, nel castello del 1460, fatto erigere dal giureconsulto Bartolomeo Barattieri, ambasciatore presso papa Giulio II della Rovere, il MIM inizia la sua attività espositiva con la bella mostra "Play the Glass" dell'artista giapponese Masuda Hiromi (orari d'apertura sabato e festivi: 11/12.30 e 15/17.30). Nata a Yokohama nel 1942, due lauree a Tokyo, presso la National University of Fine Arts and Music e alla Post Graduate School, dal 2000 Masuda lavora periodicamente a Venezia dove si dedica alla produzione di sculture in vetro in collaborazione con il Coboking Studio di Tsuchida Yasuhiko (per info sulla mostra e prenotazioni: Fondazione D'Ars-Oscar Signorini onlus, organizzatrice dell'evento: tel. 02.860290, oppure Roberta Castellani, coordinatrice, cell: 338.2531126). E sono davvero suggestive, per fattura e per collocazione negli spazi così poco "istituzionali" di San Pietro, le sue cinque installazioni in vetro di Murano. Cristina Trivellin , curatrice della mostra le giudica così: "Ogni opera è una partitura: movimenti, pause, scansioni, successioni. Gesti: Con Brio, Passione, Requiem, Accentato, Adirato. Stati d'animo, cantati e vissuti per mezzo dell'arte". Con tali premesse, perderla sarebbe imperdonabile. Sempre a proposito di mostre nei Castelli del Ducato, imperdibile "Gli Ori delle Marche", nella Rocca Sanvitale di Fontanellato (Parma), fiera e bella, con il suo fossato pieno d'acqua, i mobili del '500, '600 e '700, le opere di Felice Boselli e l'indiscreta Camera ottica, l’"occhio" dei Sanvitale puntato sul borgo. Dal 19 al 28 marzo (inaugurazione venerdì 19, alle ore 19 con degustazione di tipicità marchigiane, in presenza delle autorità dei due territori), lustriamoci gli occhi con i gioielli dell'arte orafa, esposti accanto a un gioiello dell'arte pittorica italiana: il mitico affresco del Parmigianino eseguito nel 1524 nella "stanza di Diana e Atteone" su commissione di Galeazzo Sanvitale e Paola Gonzaga. E' la prima volta degli orafi marchigiani a Parma: nella Sala Mostre del castello 120 pezzi unici (bracciali, collane, anelli, orecchini, spille, ciondoli), lavorati in oro e pietre preziose da 18 artigiani eredi di un'arte antica, saranno esposti al desiderio e alla conseguente voglia di acquistarli dei visitatori (orari a ingresso libero: 9-12 / 15-19; domenica 21 e 28 marzo orario continuato 9-19). La mostra-mercato è arricchita da sei eventi collaterali: i "Gioielli poveri" realizzati dagli studenti del Liceo d'Arte di Parma "Toschi"; il Mercatino dell'antiquariato intorno alla Rocca; la Degustazione di prodotti e quella dei vini tipici delle Marche; la Degustazione di prodotti tipici parmensi, la Presentazione dell'offerta turistica della Regione Marche. Infolink: www.castellidelducato.it  
     
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