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Notiziario Marketpress di Sabato 13 Marzo 2004
 
   
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  EMILIA ROMAGNA / CITTÀ D’ARTE: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ  
   
  Si chiamano città d’arte. Sono l’ultima piccola grande sorpresa fra i prodotti turistici dell’Emilia Romagna. Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Faenza, Forlì e Cesena, Rimini: sono queste le ultime mete che, a.quanto pare, piacciono sempre di più, stagione dopo stagione. Quel che è certo è che ‘Il viaggio d’arte’, da piccola esperienza di nicchia, si è trasformato oggi in quello che è il fenomeno più nuovo e dinamico del turismo contemporaneo. Forse perché è un viaggio facile da organizzare: dura anche solo una giornata (si parte il sabato o la domenica mattina), non costa quindi molto e si può modulare a piacere. Ma in compenso offre grandi emozioni. A tutti piace l’idea di scoprire una città e godere della bellezza di pievi antiche, di piazze scenografiche, palazzi rinascimentali, borghi medioevali, curiose botteghe artigianali. Senza dimenticare gli irresistibili itinerari del gusto dell’Emilia Romagna. Un fenomeno nuovo, perché fino a ieri il turismo di molte di queste città d’arte era quello delle manifestazioni turistiche e dei convegni internazionali. Ma appena si sono affacciate sul mercato come destinazioni di puro piacere, l’innamoramento del pubblico è stato immediato. E non solo in Italia. Anche all’estero le città d’arte dell’Emilia Romagna stanno riscuotendo molto interesse, soprattutto in Francia, Germania, Inghilterra. Molte richieste arrivano anche dal mercato del turismo scolastico: Ravenna con la vicina Faenza, Ferrara, Parma, Bologna, Modena, ma anche Piacenza, Reggio Emilia, Forlì, Cesena, Rimini sembrano ottime destinazioni per i viaggi scolastici. A questo proposito l’Apt ha pubblicato recentemente un manuale delle città d’arte dedicato alle scuole: “Città d’Arte, le strade che conducono alle nostre radici”. A proposito di stampa, l’ultima pubblicazione (presentata alla Bit di febbraio a Milano) è un depliant, ricco di curiosità dal titolo: “La porta delle città d’arte”. Non tutti forse sanno che in Emilia Romagna ci sono tre città, dichiarate dall’Unesco “Patrimonio mondiale dell’Umanità”. Quali sono? Il centro storico rinascimentale di Ferrara e, sempre nel ferrarese, il grandioso Delta del Po con le delizie estensi (cioè le residenze di vacanza della famiglia d’Este). Ecco poi Ravenna, la città tutta d’oro con i suoi mosaici scintillanti e misteriosi, i più famosi del mondo. Ravenna è quasi un record perché offre al viaggiatore il piacere di ben otto siti e monumenti entrati nella lista dell’Unesco. Infine c’è Modena: dal 1997 la piazza Grande e la torre della Ghirlandina (87 metri) sono stati dichiarati “Patrimonio dell’Umanità”. Ma l’elenco delle sorprese non è finito. A Bologna si può passeggiare sotto i portici più lunghi del mondo (47 km.) o entrare all’Archiginnasio, cioé la vecchia sede dell’Università più antica del mondo (ha quasi mille anni!), magari per entrare nella Sala Anatomica, dove gli studenti di medicina dissezionavano i cadaveri. Un’esperienza da non perdere è il giro dei castelli del territorio piacentino. A Piacenza, città dei Farnese e ricca di palazzi patrizi c’è anche un incredibile Museo delle Carrozze, ospitato a Palazzo Farnese. Parma, elegante e nobile, patria di Giuseppe Verdi è la capitale mondiale della musica e del cibo, con il profumato culatello in testa. Reggio Emilia è un po’ la ‘casa’ di tutti gli italiani perché qui è nata la bandiera italiana. Da visitare il nuovo Museo del Tricolore in piazza Prampolini. In Romagna ecco Faenza, città delle ceramiche artistiche più belle del mondo e del Museo internazionale della ceramica. Un’idea romantica è il tour delle terre malatestiane fra Forlì, Cesena e Rimini. Cesena ha una Biblioteca Malatestiana, rimasta intatta dal 1447 (nessuno ha mai acceso una lampadina per non rovinare l’equilibrio dell’ambiente) con i suoi 340 manoscritti ancora al loro posto. Rimini, poi è conosciuta come la destinazione balneare più popolare d’Europa. In realtà è una città d’arte con monumenti  di epoca Romana fra i meglio conservati. Come il ponte di Tiberio perfettamente agibile dopo duemila anni o  l’Arco di Augusto (non guardate i merli, quelli sono stati aggiunti in epoca medioevale). Per saperne di più, scaricare la guida, manuali, depliant e conoscere gli eventi il sito è www.cittadarte.emilia-romagna.it  
     
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