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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Luglio 2004
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ITALIA I DATI DELLA RICERCA “MEDITERRANEO TRA NOI” (ELABORAZIONE CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO SU 11 PAESI DEL MEDITERRANEO: ALGERIA, CIPRO, EGITTO, GIORDANIA, LIBANO, LIBIA, MALTA, MAROCCO, SIRIA, TUNISIA, TURCHIA)
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Milano, 7 luglio 2004 - I dati sulle ditte individuali sono aggiornati al primo trimestre 2004 (fonte: Registro delle Imprese). I dati relativi ai residenti sono aggiornati al 31 12 2000 (fonte: Istat). Quota delle ditte individuali con titolare originario degli 11 Paesi del Mediterraneo presenti in Italia. La provincia con il maggior numero di ditte individuali (Di) degli 11 Paesi dell’area del Mediterraneo è Milano con 4.990 (11.7% sul territorio italiano); seguono Roma con 2.625 (6.1%); Torino 2.222 (5.2%); Reggio Emilia (2.9%); Catanzaro (2.7%); Bologna (2.2%); Genova (2.1%); Parma, Modena e Caserta (2%); Verona e Brescia (1.9%); Palermo (1.8%); Bergamo (1.6%); Firenze e Napoli (1.5%); Perugia, Cosenza e Salerno (1.4%); Varese, Reggio Calabria, Messina Treviso (1.3%). Lecce (1.2%); Cagliari, Mantova, Lucca, Cuneo, Bari e Latina (1.1%); Como, Imperia e Ravenna (1%). Variazione delle ditte individuali degli 11 Paesi mediterranei presenti in Italia nel 2000 e nel 2004. La provincia con la variazione percentuale più elevata è Cosenza +1941.4% (29 ditte individuali nel 2000, 592 nel 2004); seguono Caserta +1570% (50 verso 835); Reggio Calabria +1475% (36, 567); Salerno +1116.7% (48, 584); Catanzaro +709.7% (144, 1166); Frosinone +644.4% (45, 335); Napoli +592.2% (90, 623); Messina +550.6% (87, 566); Crotone +474.1% (27, 155). Ancora: Isernia +457.1% (14, 78); Cremona +439.1% (46, 248); Verbano-cusio-ossola +438.5% (13, 70); Bolzano +436.8% (38, 204); La Spezia +415.6% (32, 165); Sondrio +400% (15, 75); Vibo Valentia +367.4% (43, 201); Benevento +338.9% (18, 79); Rovigo +338.1% (42, 184); Lucca +334.9% (109, 474); Vercelli +331.1% (45, 194); Foggia +325.9% (54, 230); Forlì/cesena +319.3% (57, 239); Nuoro +315.3% (59, 245); Mantova +307.7% (117, 477). Biella +305.4% (37, 150); Cagliari +305% (119, 482); Caltanissetta +305% (60, 243); Lodi +302.4 (42, 169); Asti +289.2% (37, 144); Grosseto +284.7% (59, 227); Potenza +283.3% (30, 115); Bari +273.6% (125, 467); Avellino +272.9% (48, 179); Novara +261.7% (81, 293); Pesaro e Urbino +242.5% (87, 298); Cuneo +240.9 (137, 467); Perugia +233.7% (181, 604). Seguono poi: Brindisi +231.1% (61, 202); Ravenna +228.2% (124, 407); Treviso +225.3% (166, 540); Genova +219.9% (287, 918); Taranto +218.2% (55, 175); Palermo +215.4% (241, 760); Brescia +212.2% (255, 796); Imperia +205.8% (137, 419); Varese +196.9% (193, 573); Pavia +195.7% (117, 346); Ferrara +192.9% (70, 205); Verona +186.9 (282, 809). Tra le altre province: Como +184.1% (157, 446); Bergamo +183.7% (246, 698); Reggio Emilia +183% (435, 1231); Piacenza +181.9% (72, 203); Macerata +178.4% (88, 245); Teramo +176.2% (42, 116); Torino +173% (814, 2222); Modena +169% (319, 858); Agrigento +166.9% (124, 331); Lecco +162.9% (62, 163); Parma +160.5% (334, 870); Terni +159.3% (27, 70); Venezia +158.7% (92, 238); Ancona +157.4% (61, 157); Lecce +153.3% (199, 504); Oristano +152.2% (23, 58); Chieti +148.2% (56, 139); Pistoia +147.1% (68, 168); Catania +145.8% (131, 322). Vengono poi Milano +144.4% (2042, 4990); Vicenza +143% (135, 128); Matera +140.2% (82, 197); Viterbo +138.7% (93, 222); Belluno +136.7% (49, 116); Rimini +136.4% (55, 130); Pisa +127.5% (149, 339); Livorno +127.1% (96, 218); Padova +124.7% (170, 382); Ragusa +123% (126, 281); Alessandria +123% (135, 301); Firenze +117.4% (298, 648); Roma +112.6% (1235, 2625); L’aquila +111,5% (78, 165); Bologna +108.3% (457, 952); Massa Carrara +106.5% (138, 285); Arezzo +101.9% (104, 210); Udine +101.5 (68, 137); Gorizia +100% (9, 18). Quota di Ditte individuali con titolare originario degli 11 Paesi del Mediterraneo sul totale Di per ogni provincia italiana. La provincia che ha la quota più consistente di ditte individuali straniere è Catanzaro (5.2%); seguono Reggio Emilia (3.8%); Parma (3.4%); Milano (3.2%); Massa Carrara (2.6%); Imperia (2.4%); Modena (2.3%); Genova (2.1%). Ancora: Lucca (2%); Torino, Lodi, Vibo Valentia, Bologna, Como e Mantova (1.9%); Varese, Vercelli, Roma e Novara (1.7%); Ravenna, Reggio Calabria, Caserta e La Spezia (1.6%); Pisa, Messina, Bergamo, Cremona e Perugia (1.5%); Biella, Verona e Latina (1.4%); Brescia,cosenza, Isernia, Palermo, Crotone, Lecco e Caltanissetta (1.3%). Firenze, Ragusa, Pesaro/urbino, Frosinone, Matera, Pavia, Livorno, Belluno e Grosseto (1.2%); Nuoro, Piacenza, Cagliari (1.1%); Treviso, Siracusa, Trapani, Alessandria, Rovigo e Trento (1%). Quota dei residenti originari degli 11 Paesi mediterranei sul totale italiano. La provincia con il maggior numero di residenti stranieri degli 11 Paesi è Milano con 38.284 (11.8% rispetto al totale dei residenti “mediterranei” in Italia). Seguono Roma con 22712 (7% sul totale); Torino, 16352 (5% sul tot.); Brescia con 11472 (3.5%); Modena 10915 (3.4%); Bologna 10795 (3.3%); Bergamo 9790 (3%). Ancora: Verona 8502 (2.6% sul totale); Reggio Emilia 7242 (2.2%); Treviso 6932 (2.1%); Napoli 6763 (2.1%); Ragusa 6208 (1.9%); Vicenza 5726 (1.8%); Varese 5657 (1.7%); Perugia 5492 (1.7%); Trapani 5406 (1.7%); Cuneo 5090 (1.6%); Palermo 4751 (1.5%); Como 4654 (1.4%); Padova 4607 (1.4%). Quota dei residenti originari dei Paesi del Mediterraneo sul totale residenti per ogni provincia italiana. La città che ha la quota più consistente di residenti stranieri sul totale degli abitanti della provincia è Milano (1.03%); Seguono Roma (0.61%); Torino (0.44%); Brescia (0.31%); Modena e Bologna (0.29%); Bergamo (0.26%); Verona (0.23%). Reggio Emilia e Treviso (0.19%); Napoli (0.18%); Ragusa (0.17%); Vicenza, Varese, Perugia e Trapani (0.15%); Cuneo (0.14%); Palermo e Como (0.13%); Padova, Firenze e Parma (0.12%); Mantova e Caserta (0.11%); Trento (0.10%). Ancora: Genova (0.09%); Reggio Calabria, Pavia, Bari, Alessandria e Pesaro/urbino (0.08%); Novara, Cremona, Salerno, Ancona, Agrigento e Catanzaro (0.07%); Latina, Messina, Ascoli Piceno, Catania, Biella, Lecco e Piacenza (0.06%); Ravenna, Lucca, Macerata, Forlì/cesena, Vercelli, Pisa, Venezia, Imperia e Bolzano (0.05%). Foggia, Savona, Lodi, Asti, Siracusa e Arezzo (0.04%); Lecce, Cagliari, Ferrara, Cosenza, Frosinone, Aosta, Rimini, Belluno, Udine, Sassari, Rovigo, Pistoia, Prato e Massa Carrara (0.03); Siena, Livorno, La Spezia, Viterbo, Caltanissetta, Grosseto, Vibo Valentia, Sondrio Verbano- Cusio-ossola, Teramo, Avellino, Pordenone, Nuoro e Potenza (0.02%); Chieti, Taranto, Matera, Crotone, Brindisi, Benevento, Terni, Campobasso, Rieti, Pescara, Trieste, Enna (0.01%). Ditte individuali con titolare Mediterraneo in Italia. I titolari di una ditta individuale provenienti dal Mediterraneo in Italia sono prevalentemente originari del Marocco (con 26.266 attività, 61.3%); della Tunisia 6506 (15.2%); dell’Egitto 5387 (12.6%); della Libia 1813 (4.2%); dell’Algeria 1021 (2.4%). Seguono coloro che provengono dalla Turchia 649 (1.5%); dalla Siria 488 (1.1%); dal Libano 346 (0.8%); dalla Giordania 284 (0.7%); da Malta 39 (0.1%) e da Cipro 19. Ditte individuali con titolare Mediterraneo in Italia per paese: I trim. 2004 Stato di nascita | Tot. Italia | % su tot | Marocco | 26.266 | 61,3% | Tunisia | 6.506 | 15,2% | Egitto | 5.387 | 12,6% | Libia | 1.813 | 4,2% | Algeria | 1.021 | 2,4% | Turchia | 649 | 1,5% | Siria | 488 | 1,1% | Libano | 346 | 0,8% | Giordania | 284 | 0,7% | Malta | 39 | 0,1% | Cipro | 19 | 0,0% | Tot.med | 42.818 | 100,0% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 1° trim. 2004 Ditte individuali con titolare Mediterraneo per settore di attività in Italia. I titolari mediterranei delle Di in Italia nel settore dell’agricoltura, della caccia e della silvicoltura sono 632 (1.5%) sul totale; la Tunisia è il Paese con la quota più elevata: infatti i titolari sono 248. Nel settore di pesca, piscicoltura e servizi connessi, la quota più elevata spetta ancora alla Tunisia (5 è il numero dei titolari tunisini di Di) per un totale complessivo di 12 titolari Mediterranei in tutta Italia. I marocchini sono i titolari principali delle attività manifatturiere (827 su 2546); questo settore riveste il 5.9% sulle tutte le attività; per quanto riguarda la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica, di gas e di acqua gli unici titolari delle Di in Italia sono i Tunisini (1). Il settore delle costruzioni vede al primo posto ancora i tunisini con 3577 titolari di Di in Italia su 10076 (23.5% su tutte le attività). Il settore che registra più titolari Mediterranei di Di in Italia è quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio (57.1% sul totale dei settori); di riparazioni beni personali e per la casa, che vede a capo di tutti i marocchini (20362 su 24464). Gli egiziani sono i titolari della quota più elevata di Di in Italia del settore di alberghi e ristoranti (337 su 680); 1.6% sul totale delle attività. Il settore dei trasporti, del magazzinaggio e della comunicazione influisce del 4.6% sul totale delle attività e vede al primo posto i marocchini (1046 su 1955 titolari di Di in Italia). L’intermediazione monetaria e finanziaria ricopre lo 0.3% del totale e vede al primo posto i Libici (53 su 119); l’attività immobiliari, il noleggio, l’informatica e la ricerca occupano il 3.9% del totale delle attività e vedono al primo posto dei titolari di Di del Mediterraneo gli egiziani (713 su 1679). La pubblica amministrazione e difesa ha solo 2 titolari, l’istruzione 5 entrambi in Egitto. Il settore della sanità e di altri servizi sociali ha il maggior numero di titolari Mediterranei di Di provenienti dal Marocco (7). Altri servizi pubblici, sociali e personali coprono l’1% del totale dei settori con al primo posto i tunisini (115 su 438). Il numero di titolari di imprese non classificate è maggiore in Marocco (102 su 181) e riveste sul totale delle attività lo 0.4%. Ditte individuali con titolare Mediterraneo in Italia per settore di attività: I trim. 2004 Settore di attività | Algeria | Cipro | Egitto | Giordania | Libano | Libia | Malta | Marocco | Siria | Tunisia | Turchia | Totale | % su tot settori | Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa | 463 | 7 | 1.042 | 104 | 159 | 765 | 19 | 20.362 | 174 | 1.232 | 137 | 24.464 | 57,1% | Costruzioni | 255 | 2 | 2.217 | 49 | 46 | 208 | 1 | 3.213 | 149 | 3.577 | 359 | 10.076 | 23,5% | Attivita' manifatturiere | 82 | 5 | 607 | 46 | 39 | 223 | 5 | 827 | 59 | 595 | 58 | 2.546 | 5,9% | Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 97 | 0 | 290 | 10 | 11 | 91 | 0 | 1.046 | 11 | 381 | 18 | 1.955 | 4,6% | Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca | 55 | 2 | 713 | 36 | 43 | 106 | 4 | 454 | 61 | 173 | 32 | 1.679 | 3,9% | Alberghi e ristoranti | 20 | 0 | 337 | 26 | 14 | 63 | 1 | 74 | 17 | 118 | 10 | 680 | 1,6% | Agricoltura, caccia e silvicoltura | 23 | 3 | 52 | 2 | 11 | 188 | 3 | 85 | 4 | 248 | 13 | 632 | 1,5% | Altri servizi pubblici,sociali e personali | 17 | 0 | 76 | 8 | 16 | 105 | 0 | 84 | 6 | 115 | 11 | 438 | 1,0% | Imprese non classificate | 4 | 0 | 24 | 1 | 2 | 4 | 0 | 102 | 4 | 34 | 6 | 181 | 0,4% | Intermediaz.monetaria e finanziaria | 1 | 0 | 19 | 1 | 4 | 53 | 3 | 11 | 2 | 22 | 3 | 119 | 0,3% | Istruzione | 1 | 0 | 5 | 0 | 1 | 2 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 17 | 0,0% | Sanita' e altri servizi sociali | 2 | 0 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 7 | 0 | 3 | 0 | 16 | 0,0% | Pesca,piscicoltura e servizi connessi | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | 0 | 1 | 5 | 0 | 12 | 0,0% | Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0,0% | Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0,0% | Estrazione di minerali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | Serv.domestici presso famiglie e conv. | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | Totale | 1.021 | 19 | 5.387 | 284 | 346 | 1.813 | 39 | 26.266 | 488 | 6.506 | 649 | 42.818 | 100,0% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 1° trim. 2004
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