Milano, 29 giugno 2004 - Un viaggio in 25 paesi per vedere e indagare chi sono e come vivono i ventenni d'Europa. Eurogeneration è un reportage fotografico realizzato in contemporanea in città e luoghi differenti nel corso degli ultimi tre mesi del 2003. Un documentario transnazionale. Gli autori sono 14 giovani fotografi scelti da eye, la nuova struttura di produzione mostre dell'agenzia Contrasto, punto di riferimento per il fotogiornalismo di qualità e la fotografia d'autore. Ogni fotografo ha scelto di raccontare il dove, come, quando e perché della generazione che sarà chiamata a guidare la nuova Europa.
I colori, i volti, gli ambienti e le storie si incrociano, si sovrappongono, si mescolano. Grazie a un'interpretazione sempre autentica e diretta. Spesso provocatoria. A volte disorientante. Comunque anticonformista, come Stone Island Denims, il marchio italiano d'abbigliamento informale in tela indaco che sponsorizza la mostra. Insieme a Contrasto/eye Stone Island Denims partecipa così alla realizzazione della mostra a Palazzo Reale che rimarrà aperta fino al 5 settembre 2004, nell'ambito della manifestazione Estate Fotografia dell'Assessorato alla Cultura e Musei del Comune di Milano. Una selezione di 200 immagini, una o più storie di ogni paese, corredate da testi di 6 giovani europei. Un'occasione per offrire uno spaccato di un universo eterogeneo. Con caratteristiche comuni dall'Irlanda a Cipro.
Qualche anteprima: i giovani europei formano un gruppo in costante evoluzione. Tutti cercano di entrare nel mondo del lavoro e di formare eventualmente una famiglia molto più tardi di quanto accadesse solo una generazione fa. Scuola e università, lavoro e ambiente sociale, non svolgono più lo stesso ruolo d'integrazione e si raggiunge l'autonomia più avanti nel tempo. I percorsi individuali sono ancor più differenziati e specifici.
Molti di loro desiderano partecipare alla vita politica anche se non hanno ancora trovato il modo per farlo. Un fatto: i giovani europei hanno molto da raccontare. Sono i primi a sentire gli andamenti economici e demografici, la globalizzazione e le differenze culturali. E da loro ci si aspetta il cambiamento.