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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Marzo 2004
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LA PIATTAFORMA TECNOLOGICA EUROPEA PER L'ACCIAIO: UNA NUOVA DINAMICA PER IL SETTORE SIDERURGICO EUROPEO |
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Bruxelles, 16 marzo 2004 - Il commissario europeo responsabile della Ricerca, Philippe Busquin, e Guy Dollé, amministratore delegato di Arcelor e presidente di Eurofer, hanno avviato la piattaforma tecnologica europea per l'acciaio. Questo gruppo di alto livello riunisce i principali rappresentanti dell'industria siderurgica europea che hanno presentato una relazione per la realizzazione di un ordine del giorno strategico per la ricerca volto ad assicurare una visione a lungo termine e una tabella di marcia per l'industria siderurgica europea fino al 2030. La piattaforma riunisce i principali soggetti europei tra i quali le imprese, gli istituti di ricerca e le organizzazioni degli utilizzatori dell'acciaio. La finalità della piattaforma è aiutare il settore a fronteggiare le sfide del mercato globale, dei cambiamenti nella domanda e nell'offerta, degli obiettivi ambientali e a snellire la legislazione europea e nazionale nel settore. Con l'allargamento dell'Ue, inoltre, la necessità di un'ampia ristrutturazione delle industrie siderurgiche è ancora più avvertita. La piattaforma contribuirà ad individuare modi per promuovere la ricerca e l'innovazione e per sviluppare nuovi metodi di lavorazione più puliti, tra i quali la riduzione delle emissioni di Co2. Essa incoraggerà inoltre i collegamenti tra l'industria e il mondo accademico al fine di sviluppare le qualifiche e le competenze necessarie in questo settore in rapida evoluzione. La piattaforma indicherà inoltre come meglio perfezionare e coordinare gli strumenti e le risorse disponibili – compresi i programmi dell'Ue – per sfruttare al meglio l'accesso al capitale, all'eccellenza scientifica e al know how tecnologico. "L'acciaio rappresenta un settore chiave per l'Europa", ha affermato il commissario europeo responsabile della Ricerca, Philippe Busquin. "Nel corso degli ultimi decenni, l'industria siderurgica europea ha subito una pesante ristrutturazione, ma sono necessari ulteriori sforzi. L'innovazione ha salvato il settore europeo dell'acciaio e l'ha trasformato in un attore globale competitivo. Sono tuttavia necessari ulteriori investimenti e maggiore ricerca per restare competitivi e fronteggiare le sfide della globalizzazione e dello sviluppo sostenibile. Grazie a una lunga esperienza di eccellenza nella cooperazione scientifica, nell'innovazione e nella messa in rete e al sostegno della ricerca europea sull'acciaio, il settore è pronto ad affrontare tali sfide. I soggetti attivi nel settore siderurgico che partecipano alla piattaforma tecnologica per l'acciaio uniranno le forze per definire una strategia che consenta di rispondere alle sfide future e creare un vero spazio di ricerca europeo nel settore dell'acciaio". Il gruppo di alto livello comprende i principali rappresentanti di: Arcelor S.a., Acerinox S.a., Badische Stahlwerke Gmbh, Böhler-uddeholm, Celsa Group, Corus, Federacciai, Ilva S.p.a., Riva Acciaio S.p.a., Ispat Europe Group S.a., Megasa, Outokumpu Oyj, Rautaruukki Oyj, Salzgitter Ag Stahl und Technologie, Steel Institute Vdeh, Ssab Swedish Steel, Thyssenkrupp Steel e Voestalpine Ag. L'acciaio: un settore chiave per la competitività europea L'acciaio è un settore chiave per l'economia e la competitività dell'Europa. L'industria siderurgica europea è leader mondiale nella produzione dell'acciaio ed è all'avanguardia nei metodi di produzione moderni. Essa può vantare un reale vantaggio competitivo rispetto ai suoi principali partner commerciali grazie ai continui sforzi di collaborazione nella ricerca intrapresi, in parte, nel quadro della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca). L'industria siderurgica europea ha una produzione annua totale di circa 160 milioni di tonnellate e produce ogni anno un giro d'affari di 90-100 miliardi di euro. L'industria fornisce occupazione diretta per oltre 250 000 cittadini dell'Unione europea (Ue), mentre un numero molto superiore è occupato nelle industrie di lavorazione, uso e riciclaggio dell'acciaio. Di conseguenza, l'industria siderurgica è anche alla base di milioni di altri posti di lavoro in numerosi settori industriali. L'industria europea delle costruzioni in acciaio e il settore automobilistico, ad esempio, rappresentano in Europa, rispettivamente, 1,1 milioni e 200 000 posti di lavoro. Dalla crisi alla leadership Trent'anni fa l'industria siderurgica europea dava lavoro a 774 000 persone. Nel corso degli anni settanta e ottanta il settore è stato colpito da gravi crisi ed ha subito una profonda ristrutturazione. Durante gli anni novanta, tuttavia, sono stati introdotti nuovi processi produttivi e nuove tecnologie e il settore ha riacquistato nuovo slancio. Anche le privatizzazioni e le fusioni transfrontaliere hanno contribuito a migliorare la competitività dell'industria. A partire dal 1998 il mercato europeo assorbe completamente la produzione di acciaio dell'Ue e l'industria esporta i suoi prodotti di elevata qualità in tutto il mondo. Il settore punta ora a mantenere la sua posizione di leader mondiale attraverso l'attuazione di una politica di sviluppo sostenibile che risponderà alle esigenze della società e conserverà la sua competitività. Nell'arco di 40 anni l'industria siderurgica europea ha ridotto le sue emissioni di Co2 del 60% e il consumo di energia del 50%, ma tale livello di Co2 rappresenta ancora il 6% delle emissioni totali di Co2 dell'Ue. Le sfide future L'industria siderurgica europea deve affrontare sfide importanti nel mercato mondiale come, ad esempio, la concorrenza dei paesi emergenti, la necessità di soddisfare mercati sempre più esigenti e l'imperativo di impegnarsi in modo chiaro per la salvaguardia delle risorse naturali in conformità della normativa ambientale, in particolare riducendo decisamente le emissioni di Co2. Tali sfide richiedono misure risolute a lungo termine da parte di tutti i soggetti attivi nel settore. In particolare, le questioni ambientali e l'elaborazione di soluzioni innovative per numerose applicazioni richiederanno l'attuazione di nuove filiere di produzione. L'allargamento è dietro l'angolo L'industria siderurgica svolge un ruolo relativamente più importante nei dieci nuovi Stati membri dell'Ue, rispetto a quanto avviene nell'attuale Ue-15. Nel 2002 la produzione di acciaio nei paesi in via di adesione ammontava a 26,1 milioni di tonnellate, ossia il 16,5% della produzione dell'Ue-15 (158,6 milioni di tonnellate). I nuovi Stati membri dell'Ue hanno avviato l'ammodernamento delle loro acciaierie e partecipano a progetti di ricerca dell'Ue in questo campo al fine di colmare il divario che li separa dai partner dell'Ue-15. Il ruolo centrale della ricerca dell'Ue La ricerca è un elemento chiave per garantire che l'industria siderurgica mantenga la sua leadership su un mercato mondiale sempre più competitivo, rispondendo al tempo stesso ai bisogni della società. È pertanto indispensabile un maggiore sforzo nel campo della ricerca e dello sviluppo. Di pari passo con tali attività devono essere affrontate le questioni della sicurezza sul lavoro e della disponibilità di una manodopera qualificata e sottoposta a formazione adeguata. Gli 1,6 miliardi di euro lasciati dalla Comunità europea del carbone e dell'acciaio, che forniscono gli introiti del "Fondo di ricerca carbone e acciaio" (Frca), assicurano il sostegno finanziario alle attività di ricerca nei settori del carbone e dell'acciaio, a cui è destinato circa il 73% del bilancio del Frca. Per il periodo 2003-2004 saranno stanziati oltre 43 milioni di euro, con 49 progetti per il 2003. Nel 2004 la Commissione si è impegnata a sostenere progetti coordinati (20 milioni di euro per il Sesto programma quadro e 5 milioni di euro per il Frca) al fine di ridurre le emissioni di Co2 e di gas serra dalle acciaierie. In aggiunta esistono possibilità di finanziamento della ricerca sull'acciaio nel quadro del Sesto programma quadro di ricerca (6° Pq, 2003 2006), dotato di 20 milioni di euro, che conta numerose priorità tematiche pertinenti per la ricerca sull'acciaio, tra le quali i nuovi materiali, i nuovi processi produttivi e l'energia. Questo è un esempio di integrazione dei sistemi di finanziamento volta a rendere la produzione dell'acciaio più snella ed efficiente e soprattutto più pulita, con la priorità assoluta di ridurre le emissioni di Co2. La piattaforma tecnologica per l'acciaio: obiettivi ambiziosi per l'Europa Nel marzo 2002, il Consiglio europeo di Barcellona ha invitato l'Ue ad accrescere la sua spesa per la ricerca al fine di raggiungere, entro il 2010, il 3% del Pil medio dell'Ue. La costituzione di partenariati pubblico-privato per la ricerca tecnologica (piattaforme tecnologiche) permetterà di aumentare l'investimento nella ricerca e di garantire che i fondi siano utilizzati in modo più efficiente e coerente. È per questo motivo che la Commissione europea e tutti i soggetti attivi nell'industria siderurgica si sono riuniti per avviare insieme la piattaforma tecnologica europea per l'acciaio. Questa nuova piattaforma si fonda sulle priorità di ricerca fissate con successo nel corso degli ultimi due anni in numerosi altri settori chiave, come l'aeronautica (da parte del "Consiglio consultivo per la ricerca aeronautica in Europa" Acare Advisory Council on Aeronautics Research in Europe) e il trasporto ferroviario (da parte del "Consiglio consultivo europeo per la ricerca ferroviaria" Errac European Rail Research Advisory Council), in base a un ordine del giorno in continua evoluzione. Tutti i partecipanti alla piattaforma tecnologica per l'acciaio hanno collaborato per preparare una relazione nella quale sono individuati i punti forti, i punti deboli e le sfide in questo settore. L'iniziativa prepara la strada a un ordine del giorno strategico per le attività di ricerca ed è stato firmato congiuntamente da tutti i rappresentanti dell'industria siderurgica. Esso definisce le principali sfide per il futuro e dovrebbe fornire all'industria siderurgica dell'Ue prospettive a lungo termine fino al 2030, nonché chiare priorità di ricerca strategica. L'obiettivo principale consiste nel coordinare tutti gli strumenti e le risorse disponibili, compresi i programmi dell'Ue, al fine di conseguire una massa critica in termini di mezzi finanziari, di conoscenze scientifiche e di eccellenza tecnologica. La piattaforma è una struttura aperta alla quale potranno aderire altri soggetti interessati in funzione dell'evoluzione delle priorità. Per informazioni sulla ricerca europea nel campo dell'acciaio è possibile visitare il sito Internet: http://www.Cordis.lu/coal-steel-rtd/
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