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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Luglio 2004
 
   
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  LA DICHIARAZIONE DI MILANO: IL PRIMO IMPEGNO PER UN’ECONOMIA ETICA DEI PAESI DEL MEDITERRANEO LIBERALIZZAZIONE, SCOLARIZZAZIONE, PARTECIPAZIONE FEMMINILE, CONTROLLO ALL’IMMIGRAZIONE TRA I PRINCIPI CONDIVISI  
   
  Milano, 7 luglio 2004 - Un avvicinamento ai valori tipici dell’economia etica e di mercato, a partire da una crescente partecipazione delle donne e dalla condanna del lavoro minorile unita alla crescente scolarizzazione. Ma anche nuovi progetti per l’integrazione delle economie e delle genti del Mediterraneo. E un ruolo riconosciuto nel dialogo mediterraneo per Milano. E’ questa la sintesi che emerge dal “Secondo Laboratorio Euro-mediterraneo” che si è chiuso oggi alla Camera di commercio di Milano, nella “Dichiarazione di Milano”, documento finale di sintesi dei lavori con il quale ha chiuso la conferenza Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio per l’internazionalizzazione. Un documento condiviso dai rappresentanti delle imprese degli 11 Paesi del Mediterraneo coinvolti nel convegno (Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia). Tra i presenti all’iniziativa: i ministri italiani Antonio Marzano, Franco Frattini, Lucio Stanca, Ghassan Rifai, Ministro dell’Economia e del Commercio Estero, Siria, Karim Ghellab, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Marocco, Khalida Toumi Messaoudi, Ministro della Cultura, Algeria, Heba El Serafie, Vice Presidente Borsa del Cairo, Egitto, Alfred Mallia, Presidente Borsa Valori, Malta, Nondas Cl. Metaxas, Direttore Generale Borsa Valori, Cipro. Alla conferenza di due giorni, 5 e 6, hanno partecipato ministri dei Paesi Mediterranei, dal Marocco alla Siria, all’Algeria, imprenditori dei Paesi del Mediterraneo oltre alle autorità e imprese del nostro Paese. Alcuni numeri: 85 relatori, 7 rappresentanti governativi italiani, 10 rappresentanti governativi esteri, 34 personalità italiane, 28 straniere, 4 rettori. E il Mediterraneo è tra noi: secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, anche dove il mare non arriva, giungono le idee, lo spirito imprenditoriale, la cultura, i colori, la gente del Mediterraneo. Tra le prime quattro province italiane di una speciale classifica di “mediterraneità” ci sono infatti Verona al primo posto, Torino al terzo e Milano al quarto. E solo Trapani, al secondo, si affaccia sul mare nostrum. Tra le prime dieci “non marittime” anche Reggio Emilia (5°); Modena (7°); Vicenza (9°) e Brescia (10°). “Per Milano e l’Italia la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. E nell’ottica della crescente centralità del dialogo tra paesi europei e dell’altra sponda del Mare Nostrum oggi presentiamo le linee guida di un processo di integrazione che fa di Milano, come del nostro Paese, un vero e proprio laboratorio del Mediterraneo”. “Come sintetizzato nella dichiarazione finale della Conferenza Euromediterranea vorremmo offrire strumenti concreti – ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – che discendono da una strategia di sistema per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea: per questo stiamo rafforzando il “Pacchetto per il Mediterraneo”. Ogni fatto concreto risponde ad una tematica precisa. Dalla finanza, alle informazioni, alla formazione, alla cultura. Tra le iniziative il rafforzamento dell’ Euro Med Fund, un fondo Euro - mediterraneo dell’ammontare di 45 milioni di euro, per facilitare l’ingresso nell’area mediterranea delle aziende italiane, lo sviluppo delle imprese locali e la creazione a Milano di un Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo e la proposta della “Fiera del Mediterraneo”. Tra gli impegni dei partecipanti per una crescita economica, con attenzione agli aspetti etici: nuove leggi e misure per favorire la partecipazione delle donne alla vita culturale, sociale, economica, in misura di crescente equilibrio, condannare il lavoro minorile come strumento di sviluppo economico e favorire la massima scolarizzazione delle nuove generazioni mediterranee, facilitare l’interscambio, gli investimenti, i rapporti tra le banche, ridurre l’immigrazione. Tra le nuove iniziative da attivare insieme: un Mediterranean Business Center per facilitare il confronto, il Fondo Euromed per le joint venture dei diversi Paesi, programmi culturali mirati alla creazione di una identità comune, borse di studio per laureati e l’estensione del programma Erasmus a questi Paesi, la collaborazione reciproca tra i media, una fiera Euromediterranea in un ambito centrale a livello europeo come il nuovo polo fieristico milanese, la conferma dell’appuntamento annuale della Conferenza Euromediterranea. Con Milano come luogo privilegiato dell’Europa per l’incontro e l’elaborazione di proposte per la comunità degli affari euro-mediterranei. La ricerca. Il Mediterraneo è tra noi: e anche dove il mare non arriva, giungono le idee, lo spirito imprenditoriale, la cultura, i colori, la gente del Mediterraneo. Tra le prime quattro province italiane di una speciale classifica di “mediterraneità” ci sono infatti Verona al primo posto, Torino al terzo e Milano al quarto. E solo Trapani, al secondo, si affaccia sul mare nostrum. Tra le prime dieci “non marittime” anche Reggio Emilia (5°); Modena (7°); Vicenza (9°) e Brescia (10°). La classifica è stata compilata tenendo in considerazione 5 indicatori di presenza “mediterranea” in Italia: per numero di ditte individuali con titolare originario degli 11 Paesi del Mediterraneo; per variazione del numero di ditte individuali “mediterranee” dal I trimestre 2000 al I trimestre 2004; per quota ditte individuali “mediterranee” sul totale Di per provincia italiana; per numero di residenti e per quota dei residenti “mediterranei” sul totale della popolazione per provincia. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Registro Imprese, I trimestre 2004 e su dati Istat al 31.12.2000. Classifica finale "Mediterraneo tra noi"
Pposizione Classifica finale province Per N. Ditte individuali con tit. “mediterraneo” Quota di Di con titolare mediterraneo su tot. Di per prov Variazione Di con titolare mediterraneo (I trim. 00- I trim 04) N. Cittadini “mediterranei” residenti (31.12.2000) Quota di residenti “mediterranei” su tot. Prov
1 Verona 1 Milano 1 Catanzaro 1 Cosenza 1 Milano 1 Milano
2 Trapani 2 Roma 2 Reggio Emilia 2 Caserta 2 Roma 2 Roma
3 Torino 3 Torino 3 Parma 3 Reggio Calabria 3 Torino 3 Torino
4 Milano 4 Reggio Emilia 4 Milano 4 Salerno 4 Brescia 4 Brescia
5 Reggio Emilia 5 Catanzaro 5 Massa Carrara 5 Catanzaro 5 Modena 5 Modena
6 Caserta 6 Bologna 6 Imperia 6 Frosinone 6 Bologna 6 Bologna
7 Modena 7 Genova 7 Modena 7 Napoli 7 Bergamo 7 Bergamo
8 Catanzaro 8 Parma 8 Genova 8 Messina 8 Verona 8 Verona
9 Vicenza 9 Modena 9 Lucca 9 Crotone 9 Reggio Emilia 9 Reggio Emilia
10 Brescia 10 Caserta 10 Torino 10 Isernia 10 Treviso 10 Treviso
Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese (I trim. 2004) e Istat (31.12.2000)
 
     
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