|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Luglio 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina3 |
|
|
LOMBARDIA / DEDICATA AL MEDITERRANEO LA XXVII EDIZIONE DEL FESTIVAL LA NOTTE DI SAN LORENZO |
|
|
|
|
|
Da Celso Machado, in esclusiva dopo venti anni di assenza dai palcoscenici italiani, a Peppe Barra e Nacer-eddine Chaouli, undici appuntamenti da non perdere L’assessore alla Cultura e Musei del Comune di Milano, Salvatore Carrubba ha presentato, martedì 6 luglio, al Castello Sforzesco la diciassettesima edizione del “Festival La notte di San Lorenzo. “Dal Mediterraneo al Mediterraneo. Porti, viaggi, incontri” è il titolo della rassegna di quest’anno, organizzata dal Comune di Milano – Settore Cultura e Musei -Spettacolo, in collaborazione con Arci Milano, che si svolgerà dall’8 al 20 luglio nei suggestivi spazi di Cascina Monluè (via Monluè 70 - Tangenziale Est, uscita Camm). Il Mediterraneo, luogo delle mutazioni e delle integrazioni culturali, è uno dei temi tradizionali del Festival, che negli anni ha esplorato le culture che si affacciano sul “mare nostrum” in un immaginario itinerario di viaggio nel quale si incrociano culture, lingue, modi di vivere e costumi diversi. La tappa di quest’anno percorre alcuni luoghi particolarmente significativi per la vita sociale e culturale di ogni popolo: i porti e i mercati, luoghi di scambi e di contaminazioni, di grande umanità e forti relazioni. E’ in questi ambiti che nelle tradizioni musicali locali sono più forti le influenze esterne ed è in questi luoghi che si compongono armonie e tematiche che acquistano una novità di struttura musicale favorendo la nascita di generi autonomi. I luoghi attraversati percorrono tutte le coste dell’Africa del Nord rivolte al Mediterraneo e trovano riflesso speculare in quell’intricato laboratorio umano che è rappresentato dalle coste italiane, e in particolare da Napoli. “Il Mediterraneo è uno dei temi a cui quest’anno la nostra città sta dedicando particolare attenzione – ha dichiarato l’Assessore Carrubba – come dimostrano il programma del Piccolo Teatro, le iniziative per Milano incontra l’Europa, le rassegne realizzate con il Senegal. Con l’arrivo di tante popolazioni Milano sta cambiando – ha sottolineato -. Può essere un cambiamento negativo se vissuto nella non comprensione, ma estremamente positivo se vissuto come occasione di confronto fra le diverse culture, di conoscenza, di arricchimento e di scambio di emozioni. Il Festival “La Notte di San Lorenzo” ha sempre perseguito e raggiunto questo obiettivo portando in città gruppi e voci da Paesi diversi che il pubblico ha sempre apprezzato. Lo dimostrano i dati di ogni anno, circa 40mila presenze, a conferma che Milano ha verso il nuovo e ciò che proviene dagli altri paesi. L’offerta di qualità – ha concluso Carrubba – premia sempre”. Il programma parte l’8 luglio con il Maram Oriental Ensemble (Palestina e Italia) per continuare il giorno dopo con Napoli, con il concerto di Peppe Barra (9 luglio 2004); interprete magistrale di canzoni e tammurriate, di liriche teatrali e poesie. Conoscitore e attento ricercatore della cultura popolare e al tempo stesso innovatore della tradizione napoletana, Peppe Barra propone un concerto di grande suggestione e coinvolgimento che alterna brani tradizionali ad altri scritti da lui, in un affresco sonoro, melodico e ritmato che recupera gli echi del passato e i moderni ritmi del Mediterraneo. Il 13 luglio Nacer-eddine Chaouli, uno dei cantanti più conosciuti della nuova generazione, propone le musiche tradizionali della musica algerina, accompagnato dalle antiche sonorità del Kamantche (la viella). La terza tappa è Marrakech, e in particolare la piazza di Djamaa El-fna, immortalata dal film di Hitchcock L’uomo che sapeva troppo. E’ in questo brulicante luogo d’incontro e di “scambio” che si sviluppa l’attività del gruppo B’net Houariyat (16 luglio 2004); una formazione tutta al femminile che si esibisce nelle feste e nei mercati e che trova la materia dei suoi canti nei temi tradizionali dell’amore e dei sentimenti nelle loro componenti passionali e religiose. Mercato di grande impatto storico e architettonico, ravvivato dai mille colori delle stoffe, degli oggetti, dei profumi e delle spezie, La Medina di Tunisi rappresenta un unicum nelle città del Mediterraneo. In questo ambiente ricco di umori e ravvivato da forti tensioni culturali il Maluf, musica popolare del Nord Africa, acquista una particolare dimensione culturale che lo collega alla tradizioni colte arabe. A Cascina Monluè la sera del 17 luglio 2004, questo genere viene accostato alla tradizione meridionale italiana delle percussioni: una serata di forte suggestione e impatto emotivo che nasce dall’incontro dei musicisti Amine & Hamza M’raihi, due giovanissimi fratelli tunisini che si sono già esibiti nei più prestigiosi teatri del mondo arabo, con Alfio Antico. Ospite finale di questo viaggio è un grande musicista, Naser Shamma, virtuoso dell’Oud, che riesce a trarre da questo antico strumento tutta la magia della musica della sua terra unita alle atmosfere delle antiche corti andaluse. Attualmente direttore della più prestigiosa scuola di oud con sede al Cairo, Shamma sarà ospite a Cascina Monluè il 18 luglio, in un’unica ed eccezionale serata italiana che precede la sua esibizione a Madrid, città nella quale il grande musicista è stato chiamato ad inaugurare il nuovo Auditorium. Questo nucleo centrale del Festival è contornato da importanti presenze. E’ il caso del gruppo Baadala (10 luglio 2004); che rappresenta un interessante momento di ricerca nella tradizione musicale senegalese. Le loro composizioni, pur affondando le radici nelle tradizioni millenarie del loro paese (mbalax, ritmi mandinghi, jola) sono infatti costruite su suoni sperimentali nei quali convivono strumenti a corda e strumenti percussivi. L’11 luglio salirà sul palcoscenico di Cascina Monluè l’Enseble musicale Hannaneh importante formazione di musica tradizionale colta iraniana proveniente da Teheran. In occasione dell’inaugurazione del ricostruito ponte di Mostar, simbolo di una città che rappresentava un esempio di civile convivenza tra popoli, culture e religioni diverse, il Festival di San Lorenzo ospita il 14 luglio il concerto di Ljiljana Petrovic Buttler con la Mostar Sevdah Reunion, protagonisti della musica tradizionale Bosniaca. Il festival si chiude con un artista d’eccezione: Celso Machado. In esclusiva per l’Italia, il grande musicista brasiliano si esibisce a Cascina Monluè il 20 luglio dopo quasi vent’anni di assenza dai palcoscenici del nostro paese. I suoi brani e la sua tecnica esecutiva sono entrati a far parte delle più grandi accademie musicali del mondo, da Parigi a Montreal. Integrano il festival alcuni gruppi che derivano il loro repertorio dalla evoluzione di ricerche e innesti tra la musica tradizionale dei paesi di origine e quella italiana. E’ il caso del Maram Oriental Ensemble, gruppo che inaugura il festival (8 luglio 2004). Nato nel 2002 dall’incontro di musicisti palestinesi con musicisti italiani, il gruppo fonde sound orientale con atmosfere provenienti dalle musiche popolari italiane e nord americane, dal blues al jazz, alla musica classica. In un’unica serata (15 luglio); infine, si esibiranno i Trimuzike, interpreti di musiche Klezmer, balcaniche, mediorientali e i Karamogo, gruppo nato da un laboratorio tra musicisti Burkinabè ed italiani. Il Programma Inizio concerti ore 21.45 - Ingresso Libero 8 Luglio: Maram Oriental Ensemble (Palestina – Italia) 9 Luglio: Peppe Barra (Napoli) 10 Luglio: Baadala (Senegal) 11 Luglio: Ensemble Musicale Hannaneh (Iran) 12 Luglio: Riposo 13 Luglio: Nacer-eddine Chaouli (Algeria) 14 Luglio: Ljiljana Petrovic Buttler (Belgrado) E Mostar Sevdah Reunion (Mostar) 15 Luglio: Trimuzike + Karamogo’ ( Italia) 16 Luglio: B’net Houariyat (Marocco) 17 Luglio: Amine & Hamza M’raihi (Tunisia) E Alfio Antico (Napoli) 18 Luglio: Naser Shamma (Iraq) 19 Luglio: Riposo 20 Luglio: Celso Machado (Brasile) Informazioni per il pubblico: Arci Milano – tel. 0254178225
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|