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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Giugno 2004
 
   
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  TRIPLETTA SUZUKI AL RALLY DI TURCHIA  
   
  Robassomero, 30 giugno 2004 - È un vero e proprio dominio, quello messo in mostra dalla Suzuki nella terza prova del Mondiale Rally Junior, disputata in Turchia su fondi particolarmente "distruttivi" per le macchine e con temperature così elevate da aver messo in difficoltà non solo i mezzi ma anche gli equipaggi. Solo otto tra le venti vetture iscritte al Jwrc hanno visto il traguardo e cinque sono Suzuki! Le Ignis Super1600 sono sempre state al comando della gara e lo svedese Per-gunnar Andersson ha conquistato un brillante successo davanti ai compagni di colori Kosti Katajamaki, secondo, e Guy Wilks, terzo. Ancora sfortuna per il sanmarinese Mirco Baldacci, relegato in sesta posizione da una serie di forature dopo essere stato lungamente al comando. Nel precedente rally dell'Acropoli, poi vinto dalla Ignis di Wilks, Baldacci si era dovuto fermare quando era in testa. Completa lo strapotere Suzuki in Turchia il piazzamento dell'estone Urmo Aava, quinto assoluto con la Ignis modello 2003. Gli equipaggi Suzuki in Turchia Per Gunnar Andersson (S)-jonas Andersson (S) Il giovane svedese ha impressionato per l'abilità con la quale ha incrementato progressivamente il suo ritmo senza mai prendere rischi. La sua strategia ha funzionato alla perfezione ed in questo è stata assecondata dall'affidabilità mostrata dalla Ignis nonostante le difficili condizioni di gara. P-g è passato in testa all'inizio della terza tappa per non essere più ripreso, nonostante un problema al cambio, rimasto bloccato in terza marcia nella penultima speciale. "Sono molto felice di aver vinto e aver portato la vettura intatta al traguardo e sono contento anche di essere riuscito ad andare veloce, ma la mia priorità era arrivare e prendere punti. In questo mi ha molto aiutato l'affidabilità della Ignis, ancora una volta perfetta. Adesso guardo con fiducia al rally di Finlandia, sempre favorevole a noi piloti scandinavi...". Kosti Katajamaki (Sf)-timo Alanne (Sf) Vincitore Jwrc della passata edizione del rally di Turchia, il finlandese dagli occhi di ghiaccio è stato costantemente nelle posizioni di vertice, ma la sua corsa è stata rallentata come quella di Baldacci dalle forature. Soprattutto nella seconda tappa. Il secondo posto conclusivo è un premio alla sua caparbietà e alla competitività della Ignis: "E' un rally duro e selettivo e sono felice di aver concluso. Mi rincresce ovviamente non aver vinto ma questo, davvero, è un rally imprevedibile, dove arrivare al traguardo è già un successo. Noi della Suzuki siamo stati bersagliati dalle forature ma questo non ci ha impedito di ottenere un fantastico risultato di squadra". Guy Wilks (Gb)-phil Pugh (Gb) Guy ha vinto all'Acropoli e in Turchia ha fatto sfoggio della sua guida "pulita", portando la Ignis affidatagli al terzo posto finale, risultato che gli vale il secondo posto nella classifica generale del Mondiale Junior, primo fra i piloti Suzuki, e nonostante un'uscita di strada nella Superspeciale del venerdì, causata dalla polvere sollevata dalla vettura che lo precedeva. Altri due minuti il britannico li ha persi poi per strada in seguito a piccoli inconvenienti: "Dopo i problemi che ho avuto essere sul podio è una gran cosa. Voglio ringraziare i meccanici per tutto il lavoro che hanno fatto nel mettere a posto la mia Ignis dopo l'uscita nella Superspeciale". Mirco Baldacci (Rsm)-giovanni Bernacchini (I) Baldacci aveva già dimostrato di essere a suo agio sui percorsi più difficili all'Acropoli, dove era al comando quando è stato costretto a fermarsi, e si è confermato in Turchia. Scattato immediatamente al comando, vi è rimasto, mostrando di essere l'uomo da battere. Alla fine una foratura gli ha fatto perdere tre minuti e un'altra gli è costata ancora qualche posizione in classifica. Un sesto posto, il suo, che non rispecchia il valore messo in campo: "E' amaro perdere la possibilità di vincere per una cosa stupida come le forature. L'unica consolazione è che ho dimostrato di essere in grado di vincere e di poter portare a casa parecchi punti. La fortuna, prima o poi, deve girare!". Urmo Aava (Ee)-kuldar Sikk (Ee) Nonostante forature e una penalità per anticipo a un controllo orario, Aava ha saputo stare "lontano dai guai", come da sua stessa ammissione, portando all'arrivo l'unica Ignis modello 2003 schierata: "E' uno dei rally più duri che io ricordi e sono davvero soddisfatto di aver finito. La chiave di tutto è stato evitare guai".  
     
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