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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2004
 
   
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  I MINISTRI OLANDESI DICHIARANO FIDUCIOSI: LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA SARANNO RAGGIUNTE  
   
  Milano, 8 luglio 2004 - 'Il problema in Europa è che abbiamo una crisi strutturale, ma non ci rendiamo conto dell'urgenza', ha detto il ministro olandese dell'Economia Laurens-jan Brinkhorst. La Presidenza olandese intende quindi dare la sveglia al continente e introdurre una massa di cambiamenti. Parlando delle priorità della Presidenza nel settore della ricerca, Brinkhorst e Maria van der Hoeven, ministro dell'Istruzione, cultura e scienza hanno dichiarato al Notiziario Cordis di sentirsi ottimisti quanto alla possibilità di raggiungere gli obiettivi previsti. 'Le priorità di ricerca della Presidenza sono state fissate nel dicembre 2002, in una riunione tra le università olandesi e il Commissario Busquin', ha spiegato van der Hoeven. 'E da allora non sono cambiate. Vedo buone opportunità di fare qualcosa in proposito nel corso della nostra Presidenza e sono sicura che raggiungeremo i nostri obiettivi'. Brinkhorst ha confermato, aggiungendo che entrambi si erano preparati per la Presidenza da oltre un anno. 'Vogliamo imporre uno standard. La nostra ambizione è quella di creare una sorta di banco di prova per le altre Presidenze olandesi. Si tratta di qualcosa che richiede molto lavoro, ma lo merita. Lo facciamo a tutto vantaggio dell'Europa'. Le priorità della ricerca per il semestre di Presidenza olandese sono la promozione della ricerca fondamentale con la possibile creazione di un Consiglio europeo per la ricerca (Cer); il miglioramento della base di capitale umano, il miglioramento della cooperazione europea nel campo delle infrastrutture di ricerca, le Piccole e medie imprese (Pmi) e le piattaforme per la tecnologie europee, hanno spiegato i ministri. Parlando del Consiglio europeo per la ricerca, la sig.Ra van de Hoeven ha confidato al Notiziario Cordis di essere rimasta stupefatta per l'ampio sostegno riscosso dall'idea nel corso del Consiglio informale Competitività del 1° luglio. 'Sono veramente lieta di vedere che i ministri avvertono l'urgenza di esprimere le loro idee e suggerimenti a proposito delle condizioni da soddisfare riguardo al quadro giuridico, la questione della trasparenza e la nozione di eccellenza quale base per selezionare ed offrire opportunità ai migliori ricercatori in Europa', ha dichiarato. 'Siamo tutti d'accordo che il Cer dovrebbe essere un piccolo consiglio con quanta meno burocrazia e regolamenti possibile. Farne qualcosa di semplice e trasparente è vitale'. La ricerca fondamentale, ha insistito la sig.Ra van der Hoeven, è tanto necessaria al panorama della ricerca europea quanto quella applicata, e il Settimo programma quadro (7Pq) deve garantire che le due estremità della scala ottengano entrambe l'attenzione che meritano. Secondo il ministro, industria e ricerca fondamentale hanno bisogno l'una dell'altra: 'La ricerca fondamentale è importante in sé, ma lo è anche per l'industria e l'innovazione. Quindi non si parla nemmeno di scegliere tra ricerca di base o applicata. Dobbiamo finanziarle tutte e due'. La sig.Ra van der Hoeven ha espresso soddisfazione per il fatto che il concetto di Cer abbia riscosso un ampio sostegno sia politico che scientifico. 'Sono assai compiaciuta delle osservazione fatte dal Commissario Busquin a proposito di questo punto. Busquin è veramente impaziente di mettere il tutto in prima linea, non solo nell'agenda del Consiglio Competitività di novembre, ma addirittura magari già in quello di settembre', ha aggiunto. Passando all'argomento Iter, la sig.Ra van der Hoeven ha detto al Notiziario Cordis che era stato introdotto dopo la fine dell'incontro informale. 'La situazione è che noi procederemo attenendoci alla procedura ordinaria della Comunità. Cosa accadrà dopo dipende realmente da se i nostri amici americani e giapponesi diranno qualcosa di più di quanto hanno detto fino ad ora'. Tutti i ministri, ha detto, hanno espresso il desiderio di inserire la questione nell'agenda dell'incontro del Consiglio del 24 settembre. Quanto alla valutazione a medio termine dei nuovi strumenti del Sesto programma quadro (6Pq) condotta dal gruppo ad alto livello di Ramon Marimon e da lui presentata al Consiglio Competitività del 3 luglio, il sig. Brinkhorst ha spiegato che la relazione conteneva 12 raccomandazioni per un programma quadro più efficiente. 'Noi speriamo di conseguire l'attuazione di almeno sei di esse', ha confidato Brinkhorst. 'C'è un paragone interessante da fare con Eureka. Eureka impiega la metà del tempo per fare la valutazione sussidiaria. Il nostro modello dovrebbe essere questo'. I due ministri sono sembrati impegnati a fare della Presidenza olandese un sinonimo di competitività e innovazione accresciute per l'Europa. Ma hanno convenuto entrambi che si delinea uno scoglio potenziale, ed è quello del brevetto comunitario. 'Il brevetto comunitario è un bisogno reale per l'Europa. Se vogliamo veramente migliorare la competitività e l'interazione tra la ricerca pubblica, l'infrastruttura e l'impresa privata dobbiamo risolvere il problema del brevetto comunitario', ha detto la sig.Ra van der Hoeven. 'Tuttavia', ha aggiunto il sig. Brinkhorst, 'abbiamo il problema non solo delle lingue, ma anche dei produttori di brevetti e dei consumatori di brevetti, che va risolto. Dobbiamo veramente trovare un equilibrio tra i due'. Poiché l'argomento è stato già trattato, e a lungo, il ministro dell'Economia olandese ha optato per non inserirlo dell'agenda del Consiglio Competitività, a meno che non si delinei una soluzione. 'Abbiamo deciso che avrò contatti bilaterali con i vari Stati membri. Sull'argomento vogliamo il successo, non una reiterazione di fallimenti. Lo metteremo nell'agenda solo se intravederemo una possibilità di soluzione', ha concluso Brinkhorst. Infolink: http://www.Cordis.lu/netherlands/home.html  http://www.Eu2004.nl/  
     
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