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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2004
 
   
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  LOMBARDIA PRIMA REGIONE ITALIANA PER ATTRATTIVITÀ DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN RICERCA E SVILUPPO.  
   
  Milano, 17 marzo 2004 – La Lombardia è la prima regione italiana per capacità di attrarre capitali stranieri: è quanto emerge da un’analisi approfondita effettuata a livello locale dello studio Siemens-ambrosetti presentata nel corso di un incontro svoltosi oggi. Considerando il periodo 1998-2001, l’incidenza degli investimenti diretti esteri sul Pil regionale è stata dello 2,20%, valore di gran lunga superiore rispetto alla media delle regioni italiane (0,47%) e che consente alla Lombardia di piazzarsi nettamente davanti a Piemonte, Veneto e Lazio, sopravanzando anche la Baviera (1,7%) tra le regioni straniere prese in esame. Tuttavia resta però ancora indietro rispetto a regioni straniere come l’ Ile de France Rhones-alpes (4,0%) e Catalogna (5,4%) e per colmare questo divario e compiere un ulteriore “salto di qualità” in termini di attrattività e di competitività del territorio, la Lombardia, a tutti i suoi livelli territoriali, dovrebbe dotarsi di una missione (la raison d’être); di una visione di lungo periodo (che cosa si vuole diventare e dove si vuole arrivare); di obiettivi chiari da raggiungere, concreti, distintivi del territorio e misurabili e di un sistema di controllo del raggiungimento dei risultati. Se questo “salto di qualità” riuscisse, avrebbe un fortissimo impatto sull’economia regionale. Per fare un esempio, se la Lombardia fosse efficace come la Catalogna, beneficerebbe di un flusso annuo aggiuntivo di Investimenti Diretti Esteri di 8.546 milioni di euro e genererebbe un Pil aggiuntivo di circa 42.732 milioni di euro. Tra le Province, un’attrattività di Ide in percentuale sul Pil pari a quella di Barcellona porterebbe a Milano un flusso annuo aggiuntivo di Investimenti Diretti Esteri di 3.213 milioni di euro e genererebbe un Pil aggiuntivo di circa 16.065 milioni di euro. L’analisi dei fattori-chiave che più incidono sulla capacità di attrarre gli investimenti consente di elaborare un quadro più approfondito: la Lombardia fa registrare valori migliori rispetto alla media delle regioni italiane considerando gli indicatori relativi a capitale tecnologico innovativo, infrastrutture di base, benessere economico, ed ai sistemi amministrativo, finanziario e giudiziario. Prendendo in esame, invece, gli indici riguardanti le infrastrutture tecnologiche avanzate e il capitale umano/sistema formativo, la Lombardia segna valori leggermente inferiori alla media. Il dato riportato a livello provinciale mostra come Milano sia la provincia lombarda di gran lunga più attrattiva: nel periodo 1998-2002 l’incidenza degli investimenti diretti esteri sul Pil ha raggiunto lo 3,00%, valore che la pone anche al primo posto su scala nazionale. Tra le altre province lombarde, separate da un netto divario rispetto al capoluogo, Bergamo (0,60%) precede Cremona (0,54%), Lecco (0,50%), Mantova (0,38%), Como (0,36%), tutte posizionate tra le prime venti a livello nazionale. Seguono Brescia (0,29%), Lodi (0,26%), Varese (0,24%), Sondrio (0,13%) e Pavia (0,06%). L’analisi dei fattori che influenzano la capacità di attrarre investimenti consente di completare il quadro: Milano registra valori migliori rispetto alla media delle province italiane per tutti i 6 indicatori sintetici presi in considerazione, facendo segnare punte particolarmente elevate relativamente a capitale tecnologico innovativo/infrastrutture tecnologiche avanzate, maturità del sistema industriale e benessere economico. Bergamo, Cremona, Lecco, Como ma anche Lodi, Varese e Pavia raggiungono valori uguali o superiori alla media delle province italiane per tutti i 6 indicatori. Le uniche differenze: Brescia, che si posiziona appena al di sotto della media solo per l’indice relativo alle infrastrutture di base, Mantova e Sondrio che si attestano su valori leggermente inferiori rispetto a quelli medi per gli indicatori riguardanti capitale tecnologico innovativo e infrastrutture di base.  
     
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