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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Luglio 2004
 
   
  Web e diritto per le nuove tecnologie  
  SPAMMING: PRIMA CONDANNA ITALIANA  
   
 

Un giudice di pace di Napoli ha pronunciato la prima sentenza italiana relativa al danno da "spamming", riconoscendo un risarcimento di mille euro, 750 euro di spese legali e la pubblicazione della sentenza di condanna sui maggiori quotidiani nazionali.

Ricordiamo che lo spam è l’invio di posta elettronica in maniera molesta, senza un’autorizzazione o una richiesta esplicita da parte del mittente. I messaggi di solito sono inviati per fini di pubblicità o per espandere virus.

Nella causa intentata dall'avvocato Angelo Pisani del movimento "Noi Consumatori", era stata messa sotto accusa una azienda di articoli sportivi, che aveva inviato una e-mail di pubblicità indesiderata inviata a una mailing list di un migliaio di persone, che hanno subito un'illegittima violazione della loro privacy.

Il giudice di pace di Napoli ha precisato nelle motivazioni che i messaggi pubblicitari di posta elettronica non richiesti e non preventivamente autorizzati rappresentano una violazione della legge sulla privacy e la società che li invia "deve rispondere del comportamento illecito dei propri dipendenti".

Secondo il magistrato l'invio di posta elettronica indesiderata è illegittimo sotto due profili: "la scorrettezza e l'illiceità del trattamento dei dati personali" e "perché provoca una illegittima intrusione nella sfera privata del soggetto destinatario", e ciò, come stabilito anche dal Garante per la Privacy, costituisce una lesione della riservatezza.

 
     
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