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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2004
 
   
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  AVVIATE INDAGINI SU POSSIBILI AIUTI DI STATO CONSISTENTI IN INCENTIVI FISCALI DIRETTI A FAVORE DI IMPRESE AMMESSE ALLA QUOTAZIONE IN BORSA E DI IMPRESE PARTECIPANTI AD ESPOSIZIONI ALL'ESTERO  
   
  Bruxelles, 17 marzo 2004 - La Commissione europea ha deciso di avviare due procedimenti di indagine approfondita in merito ad incentivi fiscali a favore delle imprese ammesse alla quotazione in borsa e alle imprese partecipanti ad esposizioni all'estero. Le due misure sono previste dalla legge di accompagnamento alla legge finanziaria del 2004. Il regime a favore delle imprese ammesse alla quotazione in un mercato regolamentato europeo tra il 2 ottobre 2003 e il 31 dicembre 2004 prevede una riduzione dell'aliquota dell'imposta sulle società per tre anni. Le imprese potranno inoltre detrarre dall'imponibile le spese sostenute per essere ammesse alla quotazione. Il regime a favore delle imprese che partecipano ad esposizioni all'estero consente alle imprese di detrarre dalle proprie imposte le spese dovute alla partecipazione a fiere espositive. Le due indagini sono volte a stabilire se questi vantaggi fiscali, limitati ad una categoria di imprese estremamente ridotta, sono atti a falsare la concorrenza. In base ai risultati preliminari delle indagini, i regimi prevedono una riduzione delle imposte sul reddito delle società a favore di un gruppo di imprese estremamente limitato. Il regime a favore delle imprese ammesse alla quotazione in borsa Il regime a favore delle imprese ammesse alla quotazione in borsa concede ai beneficiari un'aliquota dell'imposta sul reddito delle società pari al 20% anziché al 33% solitamente applicabile in Italia. La riduzione dell'aliquota si applicherà per tre esercizi fiscali dopo l'ammissione alla quotazione dell'impresa su un mercato europeo. Le imprese ammesse alla quotazione potranno inoltre dedurre le relative spese sostenute, comprese i costi dell'analisi due diligence, di consulenza esterna e le spese regolamentari dell'ammissione alla quotazione in borsa. Questo trattamento fiscale speciale si applica solo se le società ammesse alla quotazione incrementano il proprio patrimonio netto in misura non inferiore al 15% in conseguenza dell'offerta pubblica iniziale (Ipo) delle loro azioni e a condizione che non siano già quotate in una borsa valori europea. Secondo le autorità italiane, si prevede che nel 2003 solo dieci imprese soddisfino queste condizioni. Non sono ancora stati presentati, a questo stadio, i dati esatti sulle imprese a cui si prevede di applicare il regime nel 2004. In questa fase, secondo la valutazione preliminare della Commissione, il trattamento fiscale speciale riservato alle imprese ammesse alla quotazione sarebbe una forma di aiuto al funzionamento che esenterebbe tali imprese dai costi che devono sostenere tutti i loro concorrenti, con sede sia in Italia che in altri Stati membri. Visti i probabili effetti della misura sulla quotazione iniziale delle imprese beneficiarie ammesse alla quotazione in borsa, la Commissione ha richiesto all'Italia di informare tutte le parti interessate sull'indagine in corso in merito agli aiuti di Stato. Il regime a favore delle imprese partecipanti ad esposizioni Il regime a favore delle imprese che partecipano ad esposizioni all'estero consente alle imprese di dedurre i relativi costi dal loro reddito imponibile. Tali costi possono comprendere le spese di pubblicità e di propaganda e le spese per l'esposizione di prodotti nelle fiere. L'obiettivo di questo beneficio fiscale è migliorare le condizioni degli scambi delle imprese italiane all'estero, ivi compresi altri Stati membri. Tali misure non sembrano, a prima vista, essere compatibili con una leale concorrenza nel mercato unico. Nell'avviare le due indagini, la Commissione ha invitato le autorità italiane e i terzi interessati a presentare le loro osservazioni sulle due misure in questione. Antefatti Alla fine del 2003, l'attenzione della Commissione è stata attirata dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale italiana di un decreto legge che prevedeva incentivi fiscali con effetto immediato per stimolare l'economia italiana e che faceva parte del pacchetto di bilancio 2004. In considerazione delle possibili distorsioni derivanti dagli incentivi proposti, la Commissione ha immediatamente avviato le discussioni con le autorità italiane allo scopo di subordinare gli incentivi in questione ad un'approvazione preventiva della Commissione per quanto riguarda gli eventuali aiuti di Stato. L'interesse della Commissione per questo pacchetto di misure è giustificato dalla preoccupazione che gli incentivi possano essere destinati specificamente a settori strategici dell'economia italiana e determinare pertanto una grave distorsione della concorrenza. Dopo i primi contatti con la Commissione, l'Italia ha convertito in legge due dei regimi in questione, che prevedono, rispettivamente, incentivi fiscali relativamente all'imposta sulle società a favore delle imprese che accedono alla quotazione in borsa e di quelle che partecipano ad esposizioni all'estero. Di conseguenza, la Commissione ha incluso le due misure nel registro degli aiuti non notificati ed ha avviato l'esame preliminare.  
     
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