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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2004
 
   
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  I DECISORI POLITICI DELL'UE SEGNALANO UNA RIVALUTAZIONE DELL'INNOVAZIONE EUROPEA  
   
  Bruxelles, 17 marzo 2004 - Se vuole sfruttare a fondo il suo potenziale di competitività, l'Europa ha bisogno di un cambio fondamentale di mentalità, ha dichiarato l'attuale capo del Consiglio Competitività e ministro irlandese per le Imprese Mary Harney all'European Business Summit il 12 marzo. 'I leader politici e industriali dell'Europa debbono modificare alla svelta il loro modo di pensare, perché le politiche non basteranno', ha detto la Harney, ed ha aggiunto che leggi e regolamenti non renderanno l'Europa competitiva, anzi, potrebbero sortire l'effetto contrario e, in definitiva, frenare l'innovazione. Menzionando un recente rapporto dell'agenzia inglese di indagini demoscopiche Demos, la Harney ha detto che talento, tecnologia e tolleranza hanno sostituito gli elementi che tradizionalmente erano i componenti fondamentali della competitività, come la disponibilità di risorse umane. 'Siamo veramente tolleranti nei confronti del nuovo pensiero e delle nuove idee in Europa? Sarei tentata di rispondere no, non sempre', ha commentato. La Harney ha delineato le sue considerazioni sulle modifiche organizzative che debbono imperativamente avvenire per migliorare la posizione dell'Europa. In primo luogo, si dovrebbe spendere una quota maggiore del bilancio dell'Ue per finanziare la ricerca e l'innovazione, specialmente la ricerca di base. Questa spesa dovrebbe essere accompagnata dalla creazione di migliori relazioni tra atenei e aziende, e dalla semplificazione delle norme per la partecipazione ai programmi quadro di ricerca dell'Unione. In secondo luogo, i decisori politici dovrebbero adottare un nuovo approccio alla legislazione destinata a stimolare la competitività, chiedendo a se stessi: 'ne abbiamo veramente bisogno, ed è competitiva?' La Harney ha anche sottolineato l'attuazione della direttiva Servizi e l'adozione di una comunicazione sulla mobilità dei ricercatori come azioni in grado di incrementare al massimo la competitività. 'Lisbona è la sola agenda, e abbiamo sbagliato i calcoli, ma possiamo ancora portarla a termine se abbiamo il senso dell'urgenza. [...] La presidenza irlandese userà il Consiglio di primavera per rivitalizzare l'agenda di Lisbona', ha promesso la Harney ai delegati. Successivamente David White, direttore della Politica per le imprese della Dg Imprese della Commissione ha offerto al Summit una panoramica del prossimo Piano d'azione per l'innovazione della Commissione. White ha spiegato ai delegati che il Piano d'azione è stato studiato per liberare le potenzialità d'innovazione dell'Europa, non solo nei settori dell'alta tecnologia, ma in tutti i campi e per tutte le aziende. White ha spiegato che il Piano d'azione verterà su tre aree principali: regolamentazione, conoscenze e risorse. 'Una buona regolamentazione crea un clima di fiducia, in cui fiorisce l'innovazione, mentre una cattiva regolamentazione la soffoca lentamente', ha esordito White. La regolamentazione, ha detto, è essenziale per controbilanciare le inquietudini del pubblico e le opportunità commerciali, ed ha menzionato la questione degli Ogm (organismi geneticamente modificati) come esempio di quanto sia difficile equilibrare la bilancia. 'L'assenza di regolamentazione non ci giova, abbiamo bisogno di una buona regolamentazione', ha ribadito. In secondo luogo, il Piano d'azione verterà sulla creazione di un 'mercato del sapere', in cui la proprietà intellettuale è protetta e sfruttata, il trasferimento di tecnologia è incoraggiato e le persone e le aziende sono collegate in rete in aggregati aperti alla cooperazione ed alle nuove idee. Il Piano d'azione, infine, mirerà ad assicurare la presenza delle giuste risorse per l'innovazione. Questo significa colmare l'attuale divario nel mercato del capitale di rischio, annullare gli svantaggi regionali per l'innovazione, offrire aiuto statale chiaro e semplice, e investire nel capitale cognitivo delle persone, offrendo loro la possibilità di apprendere lungo l'intero arco della vita. Allo scopo di raggiungere gli obiettivi del Piano d'azione Innovazione, White ha affermato che 'i governi dovranno collaborare. L'attività più innovativa avviene ai livelli regionale o nazionale, ma sebbene l'innovazione sia essenzialmente un fenomeno locale, il quadro in cui avviene è quello comune'. White ha comunicato che nelle prossime settimane dovrebbe essere aperto un processo di consultazione di due mesi sul Piano d'azione, in vista della sua adozione a luglio da parte della Commissione. Ha poi concluso sollecitando il contributo del settore industriale al processo di consultazione. Infolink: http://www.Ebsummit.org/  http://www.Cordis.lu/guidance/services1.htm  
     
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