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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 14 Luglio 2004
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LA RICERCA COMUNITARIA OFFRE NUOVE OPPORTUNITÀ ALLE PMI NELL’EUROPA ALLARGATA |
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Bruxelles, 14 luglio 2004 - Le piccole e medie imprese (Pmi) costituiscono la maggioranza delle imprese europee e possono contribuire in maniera determinante a rafforzare la competitività dell’Europa allargata se si orienteranno maggiormente verso le attività di R&s (ricerca e sviluppo) e l’innovazione. Nel corso di una manifestazione che si è svolta oggi in Estonia, la Commissione europea ha sottolineato le opportunità offerte alle Pmi dal Sesto programma quadro dell’Ue nel settore della ricerca (6º Pq, 2002-2006); che può aiutare le Pmi dell’Europa orientale a sviluppare appieno le proprie potenzialità. Nell’ambito del bilancio quadriennale di 20 miliardi di euro del 6º Pq, 2,3 miliardi di euro sono destinati alle Pmi per consentire loro di usufruire di finanziamenti, assistenza pratica e consulenza sull’accesso ai programmi comunitari e di far confluire le attività di ricerca in innovazioni coronate da successo e in applicazioni commerciali. Alla manifestazione sono intervenuti rappresentanti dell’Unione europea e del governo estone nonché dirigenti di Pmi ceche, estoni, ungheresi e romene. “Le Pmi sono fondamentali per la competitività economica europea e hanno un ruolo centrale nella creazione di un’economia della conoscenza di rilevanza mondiale entro il 2010”, ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. “Il Sesto programma quadro riserva 2,3 miliardi di euro ai progetti di ricerca guidati dalle Pmi, onde contribuire a promuovere l’innovazione e trasformare le idee brillanti in imprese redditizie. Grazie all’allargamento, le Pmi delle “tigri baltiche” potranno non solo usufruire di frontiere più aperte e di una collaborazione nelle attività di ricerca, ma anche contribuire allo sviluppo dell’intero Spazio europeo della ricerca.” Le Pmi sono essenziali per la competitività europea In Europa, le Pmi forniscono il 66% degli impieghi nel settore privato e il 50% dei nuovi posti di lavoro; quasi la metà dei due milioni di Pmi europee operanti nell’industria ha introdotto innovazioni nei propri mercati. Grazie a un migliore accesso alla R&s e ai contatti con partner ed esperti, attraverso il 6º Pq queste imprese possono crescere più velocemente e incoraggiare la formazione di nuove start-up. Il 6º Pq è il più grande strumento mondiale a sostegno della ricerca delle Pmi. I nuovi Stati membri devono ancora approfittare appieno dei vantaggi L’allargamento dell’Ue sta cambiando il modo di operare delle Pmi in Europa. L’eliminazione degli ostacoli alla circolazione di beni, servizi, capitali e forza lavoro crea nuovi sbocchi di mercato e sta accrescendo la concorrenza e le possibilità di accesso, ma le Pmi dei nuovi Stati membri dell’Ue non stanno ancora approfittando appieno di questa situazione: soltanto il 12,7% delle domande di partecipazione ai primi bandi di gara del 6º Pq proviene dai nuovi Stati membri. Lo scorso anno la Commissione europea ha investito 13 milioni di euro per accrescere tale partecipazione. Il 6º Pq accresce la competitività delle Pmi La Comunità ha promosso progetti integrati, progetti specifici mirati nel campo della ricerca e programmi di ricerca collettiva e cooperativa che si rivolgono specificamente alle Pmi: si tratta di strumenti che offrono ottime opportunità a tali imprese. Il programma di ricerca cooperativa (ex Craft) consente alle Pmi di paesi diversi che si trovano ad affrontare problemi comuni di affidare a terzi le attività di ricerca; la ricerca collettiva consente di accrescere la competitività e il patrimonio di conoscenze scientifiche delle Pmi attraverso associazioni e raggruppamenti. I programmi di ricerca collettiva e cooperativa beneficiano di una dotazione di 473 milioni di euro. La società estone ad alta tecnologia Pioneer, che esporta il 70% dei propri prodotti di attrezzaggio rapido, è solo uno tra gli esempi di come i finanziamenti comunitari stiano aiutando le Pmi baltiche a raggiungere il successo su scala internazionale. Le azioni del 6º Pq per le Pmi in cifre Dopo l’integrazione dovuta all’adesione dei nuovi Stati membri, il bilancio totale del 6º Pq è passato da 17,6 a 20 miliardi di euro; il 15% del bilancio complessivo delle aree tematiche prioritarie (dedicato alle Pmi) è attualmente di 1,865 miliardi di euro (prima dell’adesione ammontava a 1,692 miliardi di euro); alle attività specifiche per le Pmi sono attualmente destinati 473 milioni di euro (in precedenza: 430 milioni di euro); il 6º Pq destina complessivamente 2,338 miliardi di euro alla partecipazione delle Pmi (in precedenza: 2,122 miliardi di euro). Infolink: http://sme.Cordis.lu/home/index.cfm
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