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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Aprile 2005
 
   
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  IN UN DOCUMENTO DI LAVORO SPIEGATA LA STRUTTURA DEL PCI  
   
  Bruxelles, 26 aprile 2005 - Prima di redigere le proposte per il nuovo Programma quadro per la competitività e l'innovazione (Pci), la Commissione ha esaminato e respinto una serie di altre opzioni, secondo quanto riportato nel documento di lavoro allegato alla proposta. Come osservato dalla Commissione stessa, a livello comunitario sono da tempo attivi diversi programmi che affrontano le stesse questioni che saranno oggetto del Pci: promozione dell'imprenditorialità, stimolo all'innovazione nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic), e sostegno alla promozione dell'efficienza energetica. "Una possibile opzione sarebbe dunque stata quella di proseguire l'attuazione dei singoli programmi già attivi. Tuttavia, una scelta del genere non avrebbe prodotto sinergia fra i programmi, né sarebbe stato accettabile continuare ad affrontare in maniera frammentaria alcuni dei temi legati alla strategia per la crescita e l'occupazione", si afferma nel documento di lavoro. "Una scelta più ambiziosa sarebbe stata quella di far confluire i programmi specifici in un unico programma integrato e trasversale. Il risultato della consultazione delle parti interessate ha mostrato una chiara preferenza per una strategia più equilibrata, che è quanto si propone di fare la soluzione scelta: un programma quadro con specifici pilastri basato sui programmi comunitari esistenti", si spiega nel documento. Il programma che ne risulta avrà un impatto sul piano economico, sociale e ambientale, impatto per lo più positivo. Ad esempio, strumenti finanziari per le piccole e medie imprese consentiranno la nascita e la crescita di aziende laddove il mercato non è riuscito nell'intento, creando in tal modo occupazione. Una maggiore diffusione delle Tic imprimerà slancio alla produttività e, si afferma nel documento, migliorerà l'equilibrio fra lavoro e tempo libero. Una tabella allegata al documento di lavoro elenca i risultati che si possono verosimilmente ottenere se tutti i programmi comunitari per la competitività e l'innovazione venissero portati a termine, se non si apportassero modifiche agli attuali programmi, e se il Pci venisse applicato. Dall'analisi risulta che l'attuazione del Pci è la scelta più adeguata. La Commissione ammette tuttavia che l'approccio scelto comporterà sacrifici. Ad esempio, "Lo spostamento verso attività ad elevato grado di conoscenza e innovative, potrebbe comportare un aggravamento a breve termine dei problemi di occupazione dei lavoratori non qualificati", si afferma nel documento. Inoltre, gli strumenti finanziari per le Pmi contemplati nelle proposte dipendono dal mercato e sono perciò diversi dalle sovvenzioni pubbliche e dagli aiuti di Stato che sono di norma legati a un obiettivo politico. Ciò ostacolerà il loro utilizzo, qualora le Pmi ottengano sovvenzioni pubbliche o aiuti per gli stessi obiettivi di investimento. In sintesi l'argomentazione della Commissione a favore dell'esistenza a livello comunitario di un programma per affrontare la competitività e l'innovazione è la seguente: "Nonostante i progressi compiuti in alcuni Stati membri, nel complesso il quadro è quanto meno lacunoso. C'è dunque spazio per un ruolo complementare dell'azione comunitaria a sostegno della coerenza, per affrontare determinate lacune del mercato e garantire un'attuazione omogenea dei programmi. Se il programma sia più o meno efficace, e se la strategia raccomandata sia la più adeguata, sarà dimostrato dalla pubblicazione di varie relazioni di valutazione del programma. Valutazioni intermedie e finali prenderanno in esame temi quali pertinenza, coerenza, efficacia, efficienza, sostenibilità e utilità. Http://www.cordis.lu/innovation/en/policy/cip.htm  
     
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