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Notiziario Marketpress di
Venerdì 19 Marzo 2004
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INTERPUMP GROUP: IL CDA APPROVA I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2003 DIVIDENDO PROPOSTO ALL’ASSEMBLEA: 0,12 EURO (+9%) RICAVI NETTI 2003: 501,7 MILIONI DI EURO (+1,8%) |
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Milano, 19 marzo 2004. Il Consiglio di Amministrazione di Interpump Group S.p.a., riunitosi ieri a Milano, ha approvato il progetto di bilancio dell'esercizio 2003. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proposto all'Assemblea degli Azionisti, convocata per il giorno 20 aprile in prima convocazione e per il giorno 22 aprile in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo pari a 0,12 euro, in crescita rispetto agli 0,11 euro distribuiti nell'anno precedente (in cui già peraltro era cresciuto del 10% rispetto al 2001). Il dividendo, se approvato, sarà messo in pagamento dal 13 maggio 2004, con data stacco 10 maggio 2004. I ricavi netti 2003, nonostante la debolezza del dollaro e la stagnazione dei mercati, sono risultati comunque in crescita (+1,8%) a 501,7 milioni di euro, rispetto ai 492,9 milioni di euro del 2002. A parità di dollaro, il fatturato sarebbe stato superiore del 5,8%. L’incremento del fatturato 2003 è in gran parte dovuto al Settore Cleaning, cresciuto del 12,1%, (+11,0% a parità di area di consolidamento), anche grazie all’aumento delle vendite del segmento consumer. Il Settore Oleodinamico ha ridotto, invece, il fatturato dell’8,8%, principalmente per la svalutazione del dollaro. Le vendite sul mercato americano sono aumentate dell’1,7% su base annua in valuta locale ma sono diminuite del 15% se convertite in euro. Il fatturato negli altri mercati è risultato inferiore del 4,1%. Il Settore Industriale è risultato in flessione del 10,8%. Con riguardo alla ripartizione del fatturato per area geografica il Nordamerica ha fatto registrare una crescita complessivamente del 17,8%, mentre in Europa (compresa l’Italia) si è verificata una flessione del 9,4%. Anche i risultati reddituali dell’esercizio 2003 sono stati fortemente penalizzati dall’andamento del dollaro americano, dal cambiamento di mix e dalla riduzione dei volumi in alcuni settori del Gruppo. Il margine operativo lordo consolidato (Mol) è di 75,3 milioni di euro, pari al 15% del fatturato (con una diminuzione, rispetto agli 84,5 milioni di euro del precedente esercizio, dell’11,0%). L’utile operativo consolidato (Ebit) è pari a 59,2 milioni di euro (- 4,5% rispetto ai 69,2 milioni di euro dell’esercizio 2002). L’utile netto consolidato nel 2003 è stato di 14,3 milioni di euro (rispetto ai 21,1 milioni di euro del 2002). Nell’ipotesi di utilizzo degli stessi cambi del 2002, la flessione del margine operativo lordo sarebbe stata limitata al 2,1% rispetto all’11% registrato a cambi correnti; la flessione dell’utile operativo sarebbe stata contenuta al 4,2% rispetto al 14,5% rilevato a cambi correnti. Il patrimonio netto consolidato è stato di 173,8 milioni di euro (193,4 milioni di euro al 31 dicembre 2002). L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 205,6 milioni di euro rispetto ai 175,4 milioni di euro nel 2002, principalmente per l’acquisto di quote di minoranza di società controllate (20,6 milioni di euro), per la distribuzione del dividendo straordinario (15,1 milioni di euro) e per l’acquisto di azioni proprie (3,3 milioni di euro). Il cash flow reddituale al 31 dicembre 2003 è pari a 42,6 milioni di euro (55,9 milioni di euro nel 2002). L’utile netto per azione (Eps), rettificato per l’ammortamento dell’avviamento e calcolato sul numero medio ponderato di azioni in circolazione, è pari a 0,315 euro (0,398 euro al 31 dicembre 2002). Il Vice Presidente e Amministratore Delegato di Interpump Group, Ing. Giovanni Cavallini, ha dichiarato: “Nell’esercizio 2003 hanno influito la stagnazione dei mercati europei e la debolezza del dollaro. Ma l’andamento del mercato ha offerto segnali incoraggianti, a partire dal terzo e quarto trimestre, nell’oleodinamico in U.s.a. E nelle pompe ad alta pressione. Grazie al bilanciamento tra i settori in cui opera e alla continua attenzione nella razionalizzazione delle strutture e del controllo dei costi, Interpump Group è riuscita a mantenere i livelli di redditività e di efficienza tradizionalmente elevati”.
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