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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Aprile 2005
 
   
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  CNEL: SERVE UN ‘PATTO’ PER LA RIFORMA DELL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE. SISTEMA SIA APERTO A CONFRONTO CON PARTI SOCIALI E SOCIETÀ CIVILE  
   
  Roma, 28 aprile 2005 - In Italia, un giovane su quattro (24%) abbandona gli studi e solo il 73% completa l’istruzione secondaria superiore. La ridotta scolarità limita, specie per le donne, il tasso di attività e la qualità del lavoro. Inoltre, la quota di adulti interessati da azioni di formazione permanente è meno della metà della media europea. Sono ancora inadeguati, nel nostro Paese, gli investimenti in educazione e capitale umano. La spesa pubblica complessiva per l’educazione, infatti, non supera il 5% del Pil. Per questo, il Cnel - in uno specifico documento di osservazioni e proposte - sottolinea l’esigenza di fare ogni sforzo per aumentare l’efficacia della spesa, ampliando le funzioni di orientamento e sostegno per gli studenti e prevedendo sistemi di valutazione oggettivi della qualità dei servizi educativi. L’istruzione, infatti, è uno dei terreni su cui si gioca il destino del Paese e ciò rende necessario un patto per la riforma, che veda la più ampia convergenza tra le parti sociali, gli operatori del settore, le istituzioni statali, regionali e locali, gli attori politici. Secondo il Cnel, si deve puntare a un sistema educativo di istruzione e formazione unitario e integrato, organizzato su un partenariato multiplo, ispirato ai principi dell’inclusione e della coesione sociale. Il sistema dell’istruzione e della formazione va inteso come sistema aperto alla verifica e all’apporto delle parti sociali e della società civile, attraverso un confronto con i cambiamenti della realtà economica, sociale e culturale. E’ necessario, quindi, rilanciare il monitoraggio come strumento della gestione condivisa del sistema di partecipazione a tutti i livelli, come strategia di alleanza sociale e verifica dell’efficacia della funzione svolta. In quest’ottica, il Cnel può giocare un ruolo importante nel monitoraggio e nell’affiancamento delle parti sociali per la governance del sistema dell’educazione e della formazione.  
     
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