CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: CRESCITA A RISCHIO PER IL CARO-ENERGIA NECESSARI INTERVENTI STRUTTURALI DI MEDIO-LUNGO PERIODO
Roma, 2 maggio 2005 - Dato che induce forti elementi di preoccupazione segnalando, ancora una volta, come la componente energetica continui a rappresentare uno dei principali fattori di rischio per la crescita del Paese: questo il commento del Centro Studi Confcommercio alle stime provvisorie sull’inflazione di aprile. I continui e sensibili aumenti registrati sul versante dei prodotti derivati dal petrolio – prosegue la nota - oltre a determinare un consistente aggravio di costi per le famiglie, che si vedono in molti casi costrette a spostare quote di spesa comprimendo i consumi di altri beni, rappresentano anche un elemento di pressione sui costi delle imprese di tutti i settori, che al momento sono assorbiti attraverso una compressione dei margini. Se per attenuare nel breve periodo gli effetti negativi di questa situazione sul sistema Paese sono necessari interventi congiunturali – conclude il Centro Studi - va anche sottolineato come il problema energia abbia assunto ormai un carattere strutturale e siano pertanto urgenti azioni di medio lungo periodo che rendano meno sensibile il nostro Paese alla volatilità dei prezzi delle materie prime petrolifere sui mercati internazionali.