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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Marzo 2004
 
   
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  LE MODIFICAZIONI GENETICHE POSSONO AIUTARCI A CONTROLLARE I MUTAMENTI CLIMATICI, AFFERMANO GLI SCIENZIATI  
   
  Bruxelles, 19 marzo 2003 - L'ingegneria genetica potrebbe contribuire a ridurre l'impatto del riscaldamento globale sulle specie locali di piante e alberi. È quanto affermano gli scienziati che hanno partecipato alla riunione dell'Rhs (Royal Horticultural Society) a Londra. Alla riunione, svoltasi il 16 marzo, gli scienziati hanno anche affermato che i benefici delle modificazioni genetiche (Gm) per l'orticoltura sono talmente evidenti che gli orticoltori potrebbero ottenere quello che l'industria biotecnologica è stata fino ad oggi incapace di fare: rendere le Gm accettabili. 'Non dobbiamo lasciare che lo scalpore sui prodotti Gm oggi disponibili, di livello tecnologico relativamente primitivo, c'impedisca di riflettere sui benefici ambientali accettabili che potrebbero derivare da una tecnologia Gm più sofisticata', ha dichiarato Phil Gates, un biologo botanico della Durham University. Simon Thornton-wood, responsabile del settore scientifico della Rhs, si è detto d'accordo e ha aggiunto: 'Esistono soluzioni per ogni tipo di problema (ad esempio mutamenti climatici, insetti nocivi e malattie varie che ci affliggono oggigiorno) [...] e la risposta potrebbe in buona parte dei casi essere rappresentata dalle Gm'. Resta tuttavia da vedere se l'opinione pubblica permetterà agli scienziati di portare avanti questi studi. Secondo gli scienziati la temperatura media dovrebbe aumentare di due gradi centigradi nei prossimi 50 anni, spingendo sempre più a nord le zone temperate di crescita. Thornton-wood ha spiegato che due gradi potrebbero sembrare un cambiamento di poca importanza, ma potrebbero avere un impatto significativo sulle condizioni di crescita di tutti i tipi di pianta. D'altronde in certe zone d'Europa frutta e piante richiedono gelate all'inizio della stagione per svilupparsi correttamente. Gli scienziati ammettono che i mutamenti, le maggiori temperature e le minori precipitazioni piovose non possono essere fermati; è quindi tempo di vedere cosa si può fare per controllare la situazione. In termini di orticoltura, le aziende americane di biotecnologia hanno già prodotto prati Gm che crescono più lentamente di quelli tradizionali e sopportano la siccità. La tecnologia Gm, suggerisce il dottor Gates, potrebbe produrre piante e alberi senza polline aiutando così i malati di febbre da fieno. Altri possibili benefici includono piante erbacee resistenti alle gelate e piante in grado di assorbire gli elementi nutritivi in modo più efficiente, richiedendo quindi meno fertilizzanti. 'Ho l'impressione che gli orticoltori accetteranno questo tipo di tecnologia più facilmente degli altri consumatori', sostiene il dottor Gates. 'Gli orticoltori hanno una lunga tradizione di innovazione e novità, e non si fanno scrupoli di incrociare specie o di creare mutanti. Molte rose sono ibridi creati incrociando fino a sei specie differenti'. La nuova tecnologia organica potrebbe anche rendere gli orticoltori meno dipendenti dai pesticidi chimici e dai fertilizzanti. 'Quello odierno è qualcosa di più di un dibattito sulla sicurezza alimentare. È un dibattito che potrebbe influenzare aspetti insospettabili della nostra vita', ha concluso Thornton-wood. Per ulteriori dettagli sulla relazione Rhs sull'impatto dei mutamenti climatici sugli orti inglesi: : http://www.Rhs.org.uk/research/climate_change/climate_reports.asp    
     
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