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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2005
 
   
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  ALTRI ALFABETI: SCULTURE E INSTALLAZIONI DI FRANCA GHITTI DAL 29 APRILE AL 26 GIUGNO 2005 AL MUSEO DIOCESANO EVENTI COLLATERALI ED APERTURE STRAORDINARIE SERALI  
   
  Milano, 2 maggio 2005 - Si è aperto al pubblico il 29 aprile, nella suggestiva cornice dei Chiostri del Museo Diocesano di Milano (Corso di Porta Ticinese 95), una grande rassegna d’arte contemporanea che vede protagoniste le sculture e le installazioni di Franca Ghitti www.Francaghitti.it Questo nuovo appuntamento del Diocesano con l’arte contemporanea - che fa seguito alla recente inaugurazione della mostra pittorica dedicata a William Congdon, aperta sino al 29 maggio - sigla l’attenzione con la quale il Museo apre alla contemporaneità del fatto artistico, sia nella pittura che nella forma plastica della scultura e dell’installazione. Franca Ghitti intende la scultura come un alfabeto che tenta di ricreare una comunicazione dispersa con gesti di raccolta e composizione di pezzi sparsi. L’artista lombarda lavora - con ferro e legno, la materia che predilige - dagli Anni Sessanta, realizzando un tipo di scultura che costruisce per aggregazioni “per luoghi” e mirando a ricostruire l’immagine di uno spazio quasi arcaico dove penetrano forme, usanze e dimensioni del territorio umano. La scultura è prima di tutto per lei un’esperienza concettuale per gestire un patrimonio di forme e contenuti. Partita dalla “geometria della corda” l’antico sistema di misurazione dei campi con un pezzo di corda usato dai contadini della Val Camonica - e dalle antiche culture materiali, cariche di consapevolezza antropologica, l’artista approda ad una dimensione della scultura che si misura con le tecnologie ed i linguaggi seriali del mondo contemporaneo, evocando varie “organizzazioni del tempo”, tra culture contadine, artigiane, e civiltà metropolitane e tecnologiche. Nel percorso espositivo della mostra, nei chiostri del Museo Diocesano, s’incontrano opere tutte ugualmente rappresentative di una geografia umana perduta e riscoperta, luoghi d’identificazione e di riflessione per la comunità contemporanea: una serie di installazioni daranno vita ad un percorso dove saranno visibili i grandi paesaggi mentali realizzati dall’artista. In Altri alfabeti Franca Ghitti reinventa linguaggi dispersi o perduti che erano depositati nei gesti e nei ritmi di fabbri, carpentieri, segantini, fucinieri, mugnai, pastori, contadini in un ordine progettuale che non perde il contatto materico con le cose che hanno segnato l’esperienza collettiva, e che, avendo una storia d’uso, facevano già parte di una rete di comunicazione di cui l’artista si riappropria. In tal modo ripensa il concetto di scultura come attraversamento di un’antropologia volutamente periferica ed essenziale. La mostra, accompagnata da brevi note critiche di Paolo Biscottini, Claudio Cerritelli, Elena Pontiggia e Fausto Lorenzi, è stata realizzata grazie al contributo di Comunità Montana di Valle Camonica, Consorzio Comuni Bacino Imbrifero Montano di Valle Camonica, Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio,metallurgia Bresciana, S4win Solutions for Web, Fen Energia - Piancogno, Gruppo Fondiaria Sai Agenzia Generale di Brescia, Simes, Entis, Collegio dei Costruttori Edili di Brescia e Provincia.  
     
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