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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2005
 
   
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  CNEL: UNA RIFORMA PER RILANCIARE I DISTRETTI INDUSTRIALI  
   
  Roma, 2 maggio 2005 - Rilanciare i distretti industriali attraverso una riforma della legge che li ha istituiti, la numero 317 del 1991, puntando su innovazione, formazione, crescita delle imprese e attivazione dello sportello unico. Con l’obiettivo di portare il distretto ad essere non solo territoriale, ma ‘di filiera’, comprendendo quindi l’intero sistema produttivo. E’ la proposta lanciata dal Cnel e presentata il 29 aprile in una conferenza stampa. Per studiare la riforma dei distretti industriali, il Cnel ha creato un gruppo di lavoro ad hoc, formato da esperti e rappresentanti dei sindacati e delle organizzazioni imprenditoriali. L’obiettivo è quello di arrivare all’elaborazione di un disegno di legge che, attraverso la riqualificazione dei distretti, supporti il progetto governativo per il rilancio della competitività, ma anche il protocollo d’intesa per la ricerca e l’innovazione siglato da sindacati, Confindustria e regioni. “La riforma dei distretti industriali - ha detto il presidente del Cnel, Pietro Larizza, illustrando il progetto - può dare un contributo coerente e funzionale al provvedimento sulla competitività, che si muove nella direzione giusta, ma non è esaustivo. Il distretto, infatti, può offrire vantaggi competitivi e sviluppare nuove sinergie. Per questo, il Cnel intende elaborare una propria proposta di legge in materia e stimolare un confronto tra tutti i soggetti coinvolti”. Per riformare i distretti industriali, il Cnel punta su diverse direttrici. Innanzitutto, l’attivazione di uno sportello unico. “Uno strumento di semplificazione burocratica - ha spiegato Antonino Mirone, coordinatore del gruppo di lavoro del Cnel sulla riforma - a cui le imprese possono delegare una serie di adempimenti legali e fiscali, riducendo i propri costi. Ma il rilancio dei distretti deve passare necessariamente attraverso l’innovazione, fattore fondamentale per lo sviluppo. Occorre, poi, favorire la crescita dimensionale delle imprese, attraverso agevolazioni normative e fiscali”. Strategie di marketing e formazione sono gli altri punti cardine su cui si basa il progetto del Cnel. “Bisogna riorganizzare la formazione professionale all’interno dei distretti e la ricerca applicata, stabilendo rapporti sistematici con enti e università”, come ha sottolineato l’economista Paolo Sylos Labini, esperto del gruppo di lavoro del Cnel. “I distretti, però, non devono essere ‘recintati’ - ha avvertito - perché il sistema funziona se e’ aperto anche alle altre imprese. Ma, soprattutto, il successo del modello, dipende dalla tenacia nel realizzarlo”.  
     
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